Teodoro Margarita: "Recensione al Manuale per salvare i semi dell'orto e la biodiversità"




Manuale per salvare i semi dell'orto e la biodiversità di Michel e Jude Fanton a cura di Civiltà Contadina 
(Coedizione di Terra Nuova edizioni, Arianna editrice e Fattoria dell'autosufficienza)


Michel e Jude Fanton hanno scorrazzato in lungo e in largo per il Continente novissimo e sono andati a caccia di ortaggi, legumi, cereali, ne hanno scovato di strani e incredibili, per europei come noi, ma ne hanno anche trovato di molto familiari a noi.

Si, perché essi vivono in Australia e questa terra è un crogliolo, da secoli, di immigrazioni. Dagli Inglesi agli Irlandesi, ad Asiatici da ogni parte , gli Italiani e i Francesi, Tedeschi e Portoghesi si sono affacciati alla ribalta di questo mondo agli antipodi.

Tutto ciò si riflette nella singolarità di questo libro: frutto della miscelanza originata dal fatto che tutte queste popolazioni hanno portato con sé anche le semenze originarie dei paesi di provenienza, risultato un melting pot unico e raro.

Così i pomodori ed i peperoni di origine italiana si ritrovano coltivati e popolari quanto le patate inglesi o tedesche, data la varietà di climi presenti in Australia, ritroviamo gli ortaggi adatti alle latitudini più disparate. Michel e Jude Fanton hanno contribuito a fondare, in un mondo che ne ha sempre più bisogno, una rete di seedsavers estesa, hanno studiato ed aggregato, hanno viaggiato e conosciuto gente. Sono venuti anche in Italia, ospiti graditi dell'Ecoistituto di Cesena e di Civiltà Contadina, organismi che curarono la prima edizione del manuale del 2004. A testimonianza della curiosità e della vivacità intellettuale dei Fanton, qui in Italia essi girarono alcune scene di un documentario sulla biodiversità planetaria da essi adorata, nel quale vi si vede la signora Zavalloni preparare le tagliatelle: questo per dare un'idea di questo libro, un'idea del sapore che vi è dentro. Per ogni varietà o specie esaminata ritroviamo oltre all'utilissima scheda botanica, anche gli usi locali, con tanto di ricette apprese in ogni angolo del pianeta.

Questa riedizione particolarmente ricca, rivista e adeguata per tutto quanto è stato possibile, da Alice Pasin, ha previsto la riscrittura , nel caso degli ortaggi europei, delle singole voci e l'aggiunta, preziosa, di quanto i Fanton non erano riusciti a sapere.

Per esempio, e ne vado personalmente fiero, nel caso della cucurbitacea detta caygua o koryla, cyclanthera pedata, il nome botanico, solamente in Italia ed in particolare dove viviamo noi, in Vallassina, tra Como, Lecco e Bellagio, si ritrova coltivata questa varietà e si ritrovano notizie di fatti, ricette ed una diffusione che nel resto d'Europa è assente. Ciò è particolare in quanto la cyclanthera, qui detta "miliun" a causa del numero enorme di frutti, pur essendo adatta ad un clima tropicale e mediterraneo, non è comunemente coltivata nel sud dell'Italia. Nel manuale si riportano ricette adoperate nel sud del mondo, ad esempio la cottura al forno, in Vallassina e pochi altri posti della Lombardia e del Canton Ticino, si consuma esclusivamente sott'olio o sottaceto.
Una curiosità che arricchisce e stupisce come la biodiversità tutta considerata. Salutiamo questo manuale certi di una sua buona accoglienza, le tematiche della difesa delle specie della tradizione, la difesa dagli invasivi e minacciosi Ogm, dagli ibridi senza storia, passa dall'avere uno strumento come questo. Un manuale che con chiarezza spieghi a tutti i nuovi contadini, nuovi in quanto consapevoli del lavoro di enorme importanza che si compie quando si salvaguardano specie locali non presenti sul mercato sementiero, modalità di coltivazione, di uso alimentare o terapeutico, le distanze minime per impedire libridazioni indesiderate, cosa afre per riprodurre la semente.

Tutto questo è vitale e siamo certi che troverà risposta tra le pagine del libro. Il lavoro che va riconosciuto a tutti quanti si sono cimentati nell'impresa della traduzione e dell'adattamento, gli autori stessi sono consapevoli della grande ricchezza che il nostro paese, a confronto di altri ed a dispetto di poteri pubblici che latitano, ancora conserva in specie ma anche e soprattutto in usi culinari, in sapienza poplare nei riguardi del cibo.
Coltivare per salvaguardare, coltivare per praticare dal basso la propria sovranità alimentare, necessita di conoscenze e di messa in comune di queste. Michel e Jude Fanton hanno svolto il compito con fantasia e competenza, un'associazione come Civiltà Contadina, adesso e prima assieme all'Ecoistituto di Cesena, hanno fornito altre gambe a questa opera. Unirsi alle varie associazioni di salvatori di semi esistenti, partecipare agli scambi sempre più diffusi in tutta Italia, mantenersi collegati, scambiarsi esperienze e notizie, mai troppe su questa materia viva per definizione, è l'augurio che facciamo all'opera. Una primavera di semina ci attende, facciamo tesoro dei consigli preziosi presenti nel testo e continuiamo la ricerca .
Daremo una mano, partendo da un balcone, da un piccolo orto a questa grande meraviglia che si chiama biodiversità vegetale.

Teodoro Margarita

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.