Basho ha detto: “È come se tutto fosse un’enorme ragnatela. Prova a toccarla in qualsiasi punto e tutta la tela inizierà a tremare, a vibrare”.
Tocca una foglia d’albero e con essa farai vibrare tutte le stelle. Potresti non essere in grado di vederlo in questo momento, ma le cose sono legate così profondamente che toccando una foglia d’albero, una fogliolina, è impossibile non toccare le stelle.
Il tutto è uno: la separazione non è possibile. È l’idea della separazione che diventa una barriera. L’idea della separazione è ciò che chiamiamo “ego”. Se segui l’ego, non sei sul sentiero, non sei nel Tao. Quando abbandoni l’ego, sei nel Tao.
Tao significa un’esistenza senza ego, vivere in quanto parte di questo tutto infinito, non come un’entità separata.
Ci è stato insegnato a vivere come entità separate, ci è stato insegnato ad avere la nostra volontà.
Alcuni vengono a chiedermi: “Come faccio a sviluppare la forza di volontà?”. Il Tao è contro la volontà, il Tao è contro la forza di volontà, perché il Tao è per il tutto e non per la parte. Quando la parte esiste nel tutto, c’è armonia. Quando la parte inizia a esistere da sola, tutto diventa disarmonico: c’è discordia, conflitto, confusione. Quando non sei fuso con il tutto, c’è confusione. Se la fusione con il tutto non accade, è inevitabile che ci sia confusione. Quando non sei con il tutto sei infelice.
Facciamo che questa sia la definizione di felicità: essere con il tutto significa essere felici. Essere con il tutto significa essere sani. Essere con il tutto è essere santi. Essere separati significa essere malati. Essere separati significa essere nevrotici. Essere separati significa essere caduti in disgrazia.
La caduta dell’uomo non è perché ha disobbedito a dio, è perché pensa di ESSERE, perché pensa di essere un’entità separata.
Osho
Testo tratto da: Tao: The Pathless Path, Vol. 1
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