La vita vista dall’esterno è solo un flusso: tutto cambia, niente è costante. Ma vista dall’interno, nulla cambia mai. Il nucleo più intimo del tuo essere è sempre costante; questo è il centro immobile del mondo in movimento.
Si dice che Newton abbia detto: “Se riuscissi a trovare un centro immobile potrei cambiare il mondo intero”. Ma non riuscì a trovarlo, perché cercava nella direzione sbagliata, cercava all’esterno. Lì non è possibile trovarlo: niente resta mai uguale, neanche per due istanti consecutivi.
Il cambiamento è la legge. Anche se non lo vedi, le cose stanno cambiando. Non solo i fiumi e gli oceani, ma anche le rocce e le montagne stanno cambiando: cambiamenti lenti, cambiamenti invisibili, ma il cambiamento accade continuamente. E dove c’è cambiamento c’è morte; il cambiamento non può avvenire senza la morte. Cambiamento significa che qualcosa muore e qualcos’altro nasce; una cosa muore, un’altra nasce. Il cambiamento è il passaggio tra la morte e la nascita.
Ma nel profondo di te, dove Newton non ha mai guardato, dove altrimenti lo avrebbe trovato... Buddha l’ha trovato, Gesù l’ha trovato, Lao Tzu l’ha trovato, Zarathustra l’ha trovato, perché non Newton? Ma non si è mai guardato dentro. Può essere trovato solo nel mondo interiore. Più vai in profondità, più ti allontani dal cambiamento. E c’è un punto, un singolo punto – chiamalo il tuo sé, anima, coscienza, verità – da dove esisti, da dove prendi tutte le tue energie vitali. È costante, assolutamente costante. È semplicemente lo stesso, sempre lo stesso.
Ecco perché tutti vivono un fenomeno strano: che se chiudi gli occhi e ti guardi dentro non puoi dire quanti anni hai. Giovane, vecchio, non puoi dirlo; vent’anni o ventuno o cinquanta o sessanta o settanta, non puoi dirlo. Se guardi dentro di te semplicemente non hai età. Sei lo stesso di quando eri bambino. Anche se adesso hai ottant’anni!
Nel nucleo più intimo del tuo essere c’è qualcosa che è sempre lo stesso, immobile. Quello è il centro dell’esistenza, il centro del ciclone. Fuori c’è il ciclone, dentro c’è il centro. E una volta compreso, hai compreso che non c’è morte, perché ciò che è costante non può fare esperienza della morte; non può nemmeno fare esperienza della nascita. Non conosce nascita né morte. È sempre esistito.
C’è una strana affermazione di Gesù. Qualcuno gli chiese: “Che ne dici del nostro grande padre, Abramo?” e Gesù disse: “Prima che Abramo fosse, io sono”. Ora, c’è un divario di almeno tremila anni tra Abramo e Gesù, ma la sua affermazione è immensamente significativa. Dice: “Prima che Abramo fosse, io sono”. Indica l’eterno, il senzatempo, l’interiore, l’immortale.
Testo di Osho tratto da: Snap Your Fingers, Slap Your Face and Wake Up!
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