Siediti in silenzio e lascia che le tue dita si muovano. Senti il movimento dall’interno, non cercare di vederlo dall’esterno. Quindi tieni gli occhi chiusi e senti i movimenti dall’interno. Lascia che l’energia scorra sempre di più nelle mani.
Le mani sono profondamente connesse al cervello: la mano destra all’emisfero sinistro, la mano sinistra all’emisfero destro. E se alle dita è concessa una totale libertà di espressione, possono essere rilasciate molte, molte tensioni accumulate nel cervello. Questo è il modo più semplice per liberare il meccanismo cerebrale, le sue repressioni, la sua energia inutilizzata. Le mani sono perfettamente in grado di farlo.
Da tali esperienze si è evoluta in Oriente una scienza separata: la scienza dei mudra. Le persone si sono rese conto che quando accade una certa cosa nella mente, la mano fa un certo gesto, assume una certa postura. Quando sei arrabbiato, può diventare un pugno. Deve diventare un pugno, perché rabbia significa che non vuoi allentare la tensione. Vuoi accumularla nella testa e poi diventa violenza.
Quindi nella rabbia la mano si chiude e diventa un pugno. L’energia non è rilasciata dalla mano, ma si accumula. Nella rabbia vuoi picchiare, colpire, perché la mano raccoglie troppa energia e ha bisogno di un rilascio immediato. Questo è ciò che sta dietro all’atto di colpire.
Ed è per questo che, quando sei arrabbiato, è molto utile colpire un cuscino, picchiare un cuscino: fa lo stesso effetto. Non importa chi stai picchiando. Non ha senso picchiare tua moglie, tuo figlio o il tuo amico: puoi picchiare un cuscino. Perché la cosa importante non è colpire, ma che l’energia accumulata è troppo pesante. Deve essere rilasciata, deve essere alleggerita.
Quando la mente diventa silenziosa, la mano fa dei gesti diversi. Quando la mente diventa assolutamente silenziosa, lo si vede dai gesti della mano. Hanno una grazia e un’eleganza che non sono di questo mondo: i gesti di un Buddha sono gesti di illuminazione.
I meditatori si sono seduti per secoli nel modo in cui vi sedete adesso per un motivo particolare. Una mano sull’altra crea un cerchio di energia: nulla è rilasciato. Dalla mano sinistra si sposta a destra e continua a girarti dentro: è un corto circuito! È immensamente potente. Raccoglie energia e la raccoglie in un modo diverso, non come pugno, perché quella è una linea spezzata in cui l’energia diventa troppa e deve essere rilasciata. Ma quando l’energia si muove in circolo non c’è bisogno di liberarla. Ecco perché in meditazione ci si siede in questo modo.
Ricorda e osserva che a volte troverai la mano sinistra in alto, a volte la mano destra. Non imporre alcun modello: qualunque sia il bisogno, l’energia prenderà quella forma. Quando la parte sinistra del cervello vuole rilasciare energia, assumerà una certa forma e quando è la parte destra del cervello a essere troppo carica, allora ci sarà un gesto diverso.
Puoi diventare un grande meditatore attraverso i gesti delle mani... Quindi, seduto in silenzio, gioca, lascia libera la tua mano... e rimarrai sorpreso.
È magico.
Testo di Osho da: The Madman’s Guide to Enlightenment
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