Come nasce la poesia Zen ?



Minagawa Shunzaemon, poeta famoso, cultore della rima e adepto dello Zen, sentì parlare di un celebre maestro, Ikkyu, che era a capo del Tempio di Daitoky-ji nella regione dei Campi viola. 

Volendo divenire suo discepolo, si recò a fargli visita. Iniziarono a dialogare all'ingresso del tempio.
" Chi sei?" chiese Ikkyu.
"Un buddista" rispose Minagawa.
"Da dove vieni?"
"Dalla tua terra....."
"Ah! E quali notizie mi rechi da quei luoghi?"
"I corvi gracchiano, i passeri cinguettano"
"E in che luogo ora ritieni di essere?"
" Nei Campi viola"
" Perchè?"
" I fiori, gloria del mattino....... aster, crisantemo, zafferano...."
" E qui in questo campo cosa accade?"
"Scorre il fiume, soffia il vento"


Stupito nell'udire queste parole che avevano un sapore di Zen, Ikkyu condusse l'ospite nella sua stanza e gli offrì il tè. 

Poi, improvvisò questi versi: Una vivanda raffinata vorrei ora servirti, ma aihmè, lo Zen non ha
nulla da offrire...


E Minagawa rispose:
"Lo spirito che nulla può offrire se non il nulla, è il vuoto
originario, vivanda raffinata fra tutte"


Profondamente commosso, il maestro concluse
"Molto hai appreso, figlio mio"

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