Psiche, vasi comunicanti e società umana....
Proviamo ad immaginare la società simbolicamente rappresentata da
tanti vasi comunicanti attraverso tubi inferiori dotati ciascuno di un
rubinetto valvola per ogni vaso, che rappresentano naturalmente i
soggetti partecipi all'insieme e le loro relazioni.
Quanto più ciascun mantiene chiuse le sue valvole tanto meno partecipa
agli scambi di liquido (che rappresenta i flussi di energia di ogni
genere: denaro, cibo, merci, attività) con gli altri vasi. Al
contrario, quanto più si mantengono aperte le valvole, tanto più gli
scambi scorrono, provvedendo automaticamente una continuo riequilibrio
dei contenuti: ogni evoluzione dinamica tende spontaneamente a
mantenere il medesimo livello in ogni vaso.
Le valvole aperte corrispondono alla condizione di massima mutua
cooperazione, il genere di relazione maggiormente stabilizzante per il
sistema, quello che produce la migliore condizione sociale degli
individui.
Se io ho molti spaghetti senza condimento e tu hai molto aglio olio e
peperoncino ma sei senza spaghetti, agevolare il mutuo flusso delle
nostre disponibilità produrrà un buon piatto per il pranzo di
entrambi.
E si noti che di nessuno si può dire che non abbia nulla con cui
partecipare al mutuo scambio: perché ognuno dispone, innanzitutto, di
se stesso, presenza umana in qualche modo complementare alla altrui.
Nel grande numero dei nostri vicini di vita umana ce ne sono molti del
tutto compatibili ad una soddisfacente relazione con noi, anche in
assenza di possedimenti materiali. Come ho potuto concretamente
constatare nella mia vita.
Si noti che l'apertura o chiusura delle valvole simboliche descritte
non è cosa che possa venire imposta da leggi e normative (illusioni
dell'arida semplificazione filosofica istituzionale): solo la
coscienza e consapevolezza interiore lo può veramente.
Altrimenti, si otterrà una grande apparato improduttivo che spreca
energie nel tentativo di imporre norme e regolamenti, invece di far
evolvere la mentalità relazionale. La vita non migliora in quanto si
imponga coercitivamente, bensì solo in quanto si proponga
motivatamente.
L'essere umano è strutturalmente un essere sociale, come dimostrato
dal fatto che isolato a stento riesce a sopravvivere , e con grandi
difficoltà. Non dobbiamo far altro che ottimizzare le condizioni di
interscambio dei flussi di materia ed energia che costituiscono la
nostra socialità per la sopravvivenza e migliore esistenza.
Ciò richiede la prosecuzione e sviluppo di una profonda rivoluzione
culturale esistenziale rispetto ai modelli inutilmente separativi e
dannosamente conflittivi che l'ideologia dominante cerca di imporre
per mero arido calcolo di interesse di parte. Modelli mentali che non
ci agevolano, poiché costruiti per favorire l'interesse di pochi
tramite il danno di molti, e, pertanto, si tratta di modelli
ingannevoli, fraudolenti, da abbandonare.
Om Namo Bhagavate Vasudevaya jee,
Tashi Delek,
Sarvamangalam.
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