Era il 2 od il 3 gennaio 2010 allorché misi piede per la prima volta a Treia. (http://bioregionalismo-treia.
La mia adorata compagna Caterina venne a prelevarmi a Calcata e mi portò fino a questa cittadina marchigiana da cui la sua famiglia era originaria. Qui nella casa di Caterina ebbi la netta sensazione che avrei trovato il mio "buen retiro", il rifugio in cui ripararmi dalle gelide folate di vento calcatese, che ancora mi soffiava nelle orecchie. Non che a Treia non ci fosse vento, anzi dal punto di vista meteorologico ce n'era anche di più e più freddo, ma il senso di riparo che provavo in questa casa e soprattutto il sentirmi libero dalle incombenze calcatesi, di guru obbligato all'infamia, mi aveva sollevato lo spirito...
Avevo finalmente trovato il luogo adatto per continuare la mia ricerca bioregionale e spirituale.
Di lì a poco mi trasferii definitivamente a Treia, e per farvi vivere le sensazioni che anch'io vissi in quei primi momenti vi invito a leggere questa memoria: http://bioregionalismo-treia.
Questa breve premessa per spiegarvi come una volta insediatomi a Treia non potessi far a meno di imparare a conoscerla e ad amarla, per quello che è... nel bene e nel male. Il bene è senz'altro preponderante, sia dal punto di vista ambientale che sociale, ma anche qui -soprattutto in seguito al generale degrado subito dalla società italiana negli ultimi anni- la crisi e il senso di scollamento sociale si fa sentire.
In parte il disagio è dovuto all'estraneazione dovuta alla paura del contagio che attanaglia gli animi della popolazione ma anche alla carenza di input culturali e sociali. Purtroppo non posso esimermi dal prestare attenzione all'allarme lanciato da tante nobili anime che qui vivono, il loro amore per il luogo e per la comunità mi ha coinvolto, mi ha attirato e spinto verso la insospettata necessità di compiere un dovere umano verso la società treiese che mi ospita.
La buona occasione per promuovere lo spirito comunitario è giunta in seguito al lavoro indefesso svolto, nell'ambito delle attività portate avanti dall'associazione Auser Treia, soprattutto da due cari amici, Andrea Biondi e Chiara Teloni, due insegnanti e neo contadini che si sono impegnati a promuovere e realizzare una biblioteca pubblica e gratuita nella sede del locale Circolo Auser, che dai primi di ottobre 2021 è accessibile alla cittadinanza (Vedi: https://
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