Così parlò Nisargadatta... - Libertà e amore


Giocare all'aperto: scoprirsi e scoprire in libertà

La libertà da tutti i desideri di durare è l'eternità. Ogni attaccamento implica la paura, perché tutto è transitorio. E la paura rende schiavi. La libertà dall'attaccamento non viene con la pratica; s'instaura naturalmente quando si conosce il proprio essere. Quando vedi il dolore e la sofferenza, sii con essi. ... e metti a nudo le sue radici; aiutare a capire è il vero aiuto. Ovviamente, nutri l'affamato e vesti l'ignudo nel frattempo, se puoi.

L'amore dice: "Sono tutto". La saggezza dice: "Non sono niente" . Tra l'uno e l'altra la mia vita scorre. Quale che sia la situazione, se è accettata è piacevole; se no, è dolorosa. Non importa che cosa la rende accettabile: la causa può essere fisica, psicologica o di altra natura; ciò che conta e l'accettazione. 


Inversamente, la sofferenza deriva dalla non-accettazione. Il dolore è fisico; la sofferenza è mentale. Al di là della mente non c'è sofferenza. Il dolore è solo un segnale che il corpo è in pericolo e che ha bisogno di attenzione. Allo stesso modo la sofferenza ci ammonisce che la struttura delle memorie e delle abitudini che chiamiamo "persona" è minacciata da una perdita o da un cambiamento. 

Il dolore è essenziale per la sopravvivenza del corpo, ma nessuno obbliga a soffrire. La sofferenza è dovuta solo all'attaccamento e alla resistenza, mostra la nostra incapacità di andare avanti, di fluire con la vita... L'essenza della santità è l'accettazione totale del momento presente, l'armonia con le cose così come avvengono. Un santo non desidera che le cose siano diverse da quello che sono; egli sa che, considerando tutte le cose, esse sono inevitabili. Egli è amichevole con l'inevitabile e perciò non soffre. Può conoscere il dolore, ma esso non lo frantuma. Se può, fa quello che è necessario per ritrovare l'equilibrio perduto... oppure lascia fare alla vita. 

"Io sono" è esso stesso Dio. La ricerca è Dio. Cercando scopri che non sei né il corpo né la mente, ma l'amore del Sé in te e del Sé in tutto. Le due cose sono un tutto unico. La coscienza in te e la coscienza in me, appaiono distinte, ma sono un'unica cosa, cercano l'unità e questo è amore.

Nisargadatta Maharaj


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