“L’indigestione” disse Bahaudin, “è la tua vera malattia. Potrò insegnarti, se sei pronto a seguire le mie istruzioni e stare qui con me a digerire, con l’aiuto di attività che non ti appariranno iniziatorie, ma che equivalgono a mangiare qualcosa che sarà digerito e trasformato in nutrimento, non in peso”.
Mangiare va bene se ti dà nutrimento. Non va bene se ti dà solo peso. Va bene se ti dà vitalità, non va bene se ti rende pesante. Non ha senso. Essere pesante significa non essere vitale. Una persona vitale non è pesante, è leggera, quasi senza peso. Si muove sulla terra, ma i suoi piedi non la toccano mai. Può volare in qualsiasi momento, in qualsiasi momento, la forza di gravità non la influenza.
Bahaudin dice: “Ma dovrai soddisfare alcune condizioni, solo così potrò insegnarti”.
Un vero maestro può insegnarti solo se soddisfi alcune condizioni. Da parte tua indica che sei pronto a ricevere.
Molte persone mi chiedono: “Perché non possiamo stare qui a imparare senza essere sannyasin?”. Io rispondo: “Potete stare, e ciò che riuscite a imparare lo imparate, ma se non siete degli ‘interni’, non sarete in grado di ricevere la grazia che vi metto a disposizione”. Diventando un sannyasin fate un semplice gesto, che “le mie porte sono aperte per te” e che “sono pronto a ospitare la tua energia” che “vieni e sii mio ospite”.
È questo il sannyas, ed è questo che un Sufi deve essere.
“Potrò insegnarti, se sei pronto a seguire le mie istruzioni e stare qui con me...”.
Tratto da: Osho, The Secret
(Brano apparso su Osho Times n. 229)
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