La battaglia di Azio tra Augusto e Marco Antonio stabilisce uno scontro del fato, l'aspetto geografico e politico è strettamente connesso con un problema religioso e spirituale, Giulio Cesare aveva ben compreso che Roma d'Occidente aveva bisogno di un grande alleato orientale e trovò questo alleato in Cleopatra, Cesare voleva superare il dualismo tra Terra e Mare, egli non aveva né una concezione sedentaria della Terra - come quella che avrà poi il cristianesimo con la visione feudale - né tanto meno una visione atlantista-statunitense in cui il Mare viene visto come una sorta di nuovo "emisfero" che deve escludere la terra, Cesare supera il dualismo geopolitico che giuristi come Carl Schmitt secoli più tardi vedranno, il dualismo tra la Terra e il Mare, vi è invece in Cesare un gioco di Terra e Mare prettamente "legionario", Cesare con l'alleanza di Cleopatra porta lo spirito legionario di Roma ad Alessandria, dall'altra parte il Mare che porta ad Alessandria diventa il grande straniero che però prenderà cittadinanza nella Legione Romana e cesariana, l'alleanza delle divinità Romana della terra con le divinità d'oriente che avevano una logica "marittima".
La cosa migliore da fare sarebbe stato costituire un principato a Roma con il triumvirato al completo, facendo in modo che Marco Antonio si alleasse con Augusto, ma gli dèi non sono come il Dio cristiano (per fortuna) - non fanno sempre la cosa giusta, non fanno i moralisti - agli dèi piace giocare e scontrarsi, forse in quel caso non si è fatto la cosa giusta ovviamente perché sarebbe stato meglio che la battaglia di Azio non avesse mai avuto luogo, perché? Perché grazie all'alleanza tra la Roma di Augusto e l'Egitto di Antonio e Cleopatra, il cristianesimo - che è il vero cancro del mondo "classico" e antico - avrebbe avuto più difficoltà ad inserirsi, il cristianesimo inizialmente si sviluppa ad Oriente ed avrebbe avuto molta più difficoltà con la femminilità di Cleopatra e la virilità di Antonio e Augusto e svilupparsi, la disgregazione del Triumvirato se da una parte è salutare - la guerra tra legionari è sempre tonificante - costituendo il Principato, dall'altra apre l'inizio di uno sparti acque, l'oriente inizia a diventare qualcosa di Negativo rispetto all'occidente ed il Mare diventa qualcosa che vuole escludere l'emisfero della terra, le forze d'oriente cominciano a diventare forze della dissoluzione, ed è in questo clima di dissoluzione che si sviluppa il cancro del cristianesimo, e ve lo dice una persona come il sottoscritto che fino a poco tempo fa era un cattolico ed un cristiano e che poi ha lasciato questa dottrina cancerosa che è contro la vita per avvicinarsi - in maniera seppur modesta - alla danza degli dèi e al loro politeismo.
(Maurizio Rubicone)
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