L'ultima "Festa dei Precursori" tenuta a Calcata (la Festa poi si trasferì a Treia)

 


Dal 1° al 10 maggio 2009 si svolgeva a Calcata l'ultima edizione della  Festa dei Precursori.  In questo evento si ricordava l'apertura ufficiale   del Circolo VV.TT., avvenuta nel 1984, e si prefigurava il prossimo trasferimento dell'associazione a Treia, nelle Marche. 


Il Circolo, in realtà, esisteva già ben prima del 1984, ma "in fieri", ovvero in forma "segreta", da quando cioè mi ero trasferito a Calcata, proprio in Via di Porta Segreta, verso la metà degli anni '70. 


Diciamo che allora il Circolo esisteva in forma di esperimento informale, avviato assieme ad un gruppetto di amici alternativi "che volevano cambiare il mondo". 

Ma per una confacenza "burocratica" voglio però far partire l'imbottigliatura del vino calcatese alla primavera del 1984, corrispondente all'apertura del Circolo Vegetariano VV.TT., quello fu l'anno del Topo di Legno, foriero di emozioni e speranze. 

Faccio questa premessa per introdurre una lista di persone che in modo o nell’altro contribuirono al processo fermentativo, sia del Circolo che di Calcata. L’elenco che segue inizia con gli abitanti originari di Calcata, quei vecchietti che trovammo qui quando giungemmo, e la lista continua con i primi nuovi venuti…  

Molti, sia della prima categoria che della seconda,  sono morti, altri scomparsi, altri incarogniti, ma dobbiamo soprattutto a loro se l’allestimento di Calcata è riuscito, eccoli qui di seguito nominati in ordine sparso e non d’importanza, come li abbiamo ricordati l'amica Sandra Forti ed io in alcuni giorni di spremitura di memoria.



Gli abitanti originari:

Pasquale ed Aghedina: il passamano di ferro alla Bocchetta.

Sisto: col fiaschetto di vino sul comodino, per l’arsura notturna.

Irmo: coi gambali di pelle caprina come i Falisci.

Verbena: silenziosa vergine dei Grotti.

Avelia: sempre presente.

Amorina e Giulio: le ova fresche de Morina.

Giovansanto: e la santa cantina.

Dario Feliciotti: mi dia del salame.

Zio Avelio: la bottega salotto.

Silvana e Giovanni: bigliardino, vino e bicchierino.

Checchino: il cantastorie antico.

Ughetto: prendi qualcosa Ughè?

Luciano e Ida: statte zitta te..

Francescò: a casa fino all’ultimo.

Eleda e Giorgio: caffè ed allegria per chi passa.

Sista e Severino: la strega buona ed il burbero.

Onesto: col formaggio di pecora in tasca.

Assunta e Mario: “burningher house”

Luisetta e Maria la zoppa: in cima allo scalone, due spiritelli.

Americanetta e Reuccio: loro altezze!

Vincenzò e Furbetta: noi mangiamo come due uccellini.

Zì Pietro e zì Maria: e l’organetto magico.

Er Roscio e Giosina: il triangolo delle Bermuda, Faleria, Corchiano, Calcata.

Graziosa: vezzosa ed amorosa.

Tullio: il fabbro mediatore.

Sora Rosa e famiglia calcatese: vulcani accesi e sigarette spente.

Visitatori di cantina: Tomasaccio, Venigio, Albertaccio, Moriggi, il Comparetto.

Nuova Generazione: Paperetta, Capellò, Franco, il Segretario, Amerildo, Lillo.

E quelli che si erano  “aggiunti” al mucchio: Mario Sciarra il Tapiro, Annamaria Capece Minuto la Napoletana, Grethel la tedesca, Franco Pepi il romanaccio, Federico Mazzoni il cavallaro, Fausto Aphel ce n’è per tutte, Famiglia Falconi l’intellighenzia, Laura bergagna la giornalista dei cani, Pio Guidoni detto il sindaco, Benito e Peppa siamo la coppia più bella del mondo, Paolo Portoghesi e Giovanna carrozze e cappelli, Moreno Fiorenzato il gentil artista, Francesca Robecchi core a core,  Anna l’ostesse del gran mondo, Simona Weller la dama del palagio, Renato Piccini l’ingegnere, Ercole Di Sora detto Bellagamba, Coniugi Bini e la prima proloco, Luise mc Dermott conservatrice della cultura, La pianista matta dei cani.. (non ricordiamo il nome), Sor Gaetano e sora Lidia la giustizia possibile, Muriella dentro al videogame Nirvana…

Ed infine il crogiolo misto: Dabliu e Musonetta dall’Armando alla piazza, Minotti ed Angela in Mexico e nuvole, La Secca e il Marincola coi piedi a bagnomaria, Pino detto il Generale, Chitrareka e subito dopo diventata  Athon, Pastorello, Caterina e compagnia delle prove di notte, Susanna nella grotta di Fatima, Marco il secco e Cristina fuori porta, Marco Magoni Felice Recchino la Falegnama Felice e Fabrizio detti i pariolini, Patrizia la Mestrina a ferro e fuoco, Marina la calzolara con Gaetano la tromba Victor Cavallo e la cultura de Roma, Patrizia la genovese ma se ghe penso, le Sgabbiate tre femmine tre, Paolino Conti zorba il greco, Giorgio e Rossella secchi secchi, Giancarlo Croce e Odette zenith e nadir, le Pornosisters ovvero l’accoglienza ragionata, Shivadhas alla ricerca della devota perduta, Jurgen e Forman e Ghita giardinieri degli dei, Pino Dongu e cadde l’elicottero, il Tamarro ed Anna tautologici, Raffaella e Giancarlo Toro ed i fantasmi del passato, Paola Speranza e Cristiano in attesa perenne di trasferimento, Gioacchino e Carlotta bel tenebroso e mossa flamenca, Pepetta arrivò vergine, Roberto Sigismondi ha scritto il primo articolo su Calcata, Marijcke e le sue marionette.

Ed in ordine accorpato sparso seguono: Nicoletta l’indiana metropolitana, Gianfranco e l’infermiera con timidezza discreta, Anna di Rifondazione che prima rompe e poi.., Franco il milanese ovvero la salma, Costantino Morosin e Patrizia Crisanti in stile liberty, Lombardo e Cianciullo press-press, Erminio dalle colonie alle calonie, Pippo Giacobino e Therese Bellon gli pseudointelletualgauchées, Elio Rinaldi e la sua città invisibile, Giuseppe Salerno e Giovanna Colacevich nel dolce declivio, Cesare Vivaldi critico d’arte, Claudio Pugliesi e Rita Basili con speranze in formalina, Peter Adibire che recitò con Paolo Villaggio, Federico Laterza sta lissù, le due Angela Marrone fate capellone, Teresita sangre caliente, Jeanbernard alias G.B., Michi e Gemma e Anne e Griet e l’avvento belga, Picariello ala sinistra, Paul Steffen e Pancho i due corpi di ballo, Tonino il grafico filatelico, Zio Tino gigante buono, Michela Machiavelli in pura nobiltà d’animo, Walter Maioli e l’orchestra paleolitica di Narce, la lunga famiglia Alaimo ricongiunta e disgiunta, Margie Glass da New York a Calcata, Marianne la cinese, Maria e Gabriele Faoro ignifughi, un tal G detto il matto, Jessica Wilford la flaca operosa, Alfredigno e Sonia rasta e resta, Gianni didjiritou, Gabriella delle maschere e la casa di tutti (pure de zì Carlo e Ciccio), Benny pungballa, Amanda Sandrelli, Santomauro, Richard & Richard… etc.  aggiungete voi se ve ne ricordate qualcun altro.



Amarcord dell'ultima Festa dei Precursori tenuta a Calcata:  Dal 1° al 10 maggio 2009 

Programma:

Durante i primi tre giorni si tenne una estemporanea artistica per la creazione di opere grafiche e foto sulla Valle del Treja.

1 maggio 2009 – Passeggiata con picnic nella valle del Treja. Partenza alle h. 10.30 dal Circolo Vegetariano di Calcata (Via del Fontanile). Arrivo a Santa Maria e pranzo al sacco vegetariano. Nel pomeriggio discorso ecologista seduti nell’erba. Alle h. 17 circa ritorno a Calcata al tempio della Spiritualità della Natura e visione dell’archivio  del Circolo VV.TT.

2 maggio 2009 – Tavola rotonda nel Palazzo Baronale di Calcata. Inizio alle h. 16.00 del Forum su: “Società e politica senza paraocchi”. Partecipano nuovi e vecchi membri del Circolo VV.TT. ed amici vegetariani, ecologisti ed appartenenti al mondo dell’impegno sociale e culturale. Presentazione del resoconto Fiera Arti Creative 2009 – a cura della Fondazione Moraldi.

3 maggio 2009 – Il mattino presentazione di libri e riviste i sintonia, continua la discussione sul tema fissato. Nel pomeriggio conclusione del Forum e piccolo rinfresco con le specialità vegetariane da ognuno portate.

Dal 3 maggio al 10 maggio: Esposizione delle foto e delle opere grafiche nel Centro Visite del Parco Valle del Treja.

Il tutto con il patrocinio morale del Comune di Calcata, del Parco Valle del Treja e della Provincia di Viterbo.

Organizzazione a cura del Circolo Vegetariano   VV.TT.,  in collaborazione con  Associazione per la Promozione delle Arti in Italia e con Dojo Koshiki ed altre associazioni.


Ah, dimenticavo, durante quei giorni fu ri-presentato anche il libro "Calcata. I racconti dalla città invisibile" da me redatto ed assemblato.


A proposito! L'amico poeta Maurizio Angeletti di Treia sta lavorando al riordino del testo (ed alla riconversione dello scritto in PDF) dell'ultima copia stampata rimastami. Per un mantenimento della memoria contiamo di riproporre il volume in occasione della prossima Festa dei Precursori che si terrà, se Dio vuole, a Treia... nel 2026, Cavallo di Fuoco! 


Paolo D'Arpini (a Calcata, nel 2009)







  

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