30 e 31 0ttobre 1993 - Dolcetto o scherzetto? – Il primo Halloween in Italia…

 

“Noi dovremmo occuparci solo di compiere azioni consone e giuste senza considerare l’uso buono o cattivo che ne deriva.. “ (Saul Arpino)


"Una settantina di anni fa, quando ero ancora un bambino in fase  pre-adolescenziale, con i miei zii visitai un villaggetto marchigiano chiamato "Borgata Santa Felicita", una frazione di Falerone, lì abitavano certi parenti di una mia zia acquisita.  Ai miei occhi ancora infantili apparve un mondo sino allora sconosciuto, dove la vita rustica e campagnola era rimasta ferma nel tempo. 

Per me che ero nato a Roma quel mondo fantastico lasciò un'impronta indelebile, persino il comportamento delle bambine del luogo mi lasciò stupefatto, evidentemente loro erano molto più avanti di me nella scoperta delle leggi della natura ma allora non potevo capirne realmente le implicazioni e le tentazioni connesse. Ricordo gli animali liberi che bevevano all'abbeveratoio tentando di montarsi, un torrente pieno di pesci che si potevano prendere con le mani, il parlare schietto ed ammiccante del popolo e soprattutto la malia che traspirava da ogni cosa. 

Il momento  di quella visita a Borgata Santa Felicita restò incorrotto nella mia memoria, doveva essere la fine di ottobre,  lo deduco dal fatto che i contadini e le contadine scavavano delle grandi zucche per ricavarne facce un po' paurose ed all'interno vi ponevano una candela accesa. Poi queste lucerne venivano poste in vari crocicchi nei campi per "scacciare le streghe e i diavoli" spiegavano i paesani. 

Ecco da lì imparai il significato della celebrazione di Samhain, la festa pagana (poi trasformata nella festa cristiana della Vigilia di Ognissanti) che segna un passaggio temporale molto importante, una porta tra l'aldiqua e l'aldilà. 

Tanti anni e tante vicende  trascorsero da quella esperienza ed infine accadde che nella metà degli anni '70 mi traferissi a Calcata, un minuscolo borgo della Tuscia arroccato su un acrocoro che si erge nella Valle del Treja. Miracolo! Anche lì ancora era viva una tradizione pagana che ricordava il volo  che le streghe compivano la notte del 31 ottobre. Compresi così che quel momento era  culturalmente da recuperare. Dapprima un po' alla chetichella ed infine con un vero e propria rivisitazione "ufficiale" che si tenne il 30 e 31 ottobre del 1993.    

1993 prima edizione di Halloween in Italia

Conservo ancora i trafiletti di giornale (Il Messaggero, La Repubblica ed altri) in cui si annunciava: “… 31 ottobre, il Circolo Vegetariano organizza una festa denominata Halloween…”. Correva l’anno 1993 ed era la prima edizione in Italia della manifestazione che intendeva riportare l’attenzione su un particolare momento magico dell’anno, quello a cavallo fra la vigilia di Ognissanti ed il giorno dei morti.

L’evento si rifaceva ad una antica tradizione celtica in cui è detto che in questo periodo “si apre una finestra fra la vita e la morte, fra la morte e la rinascita”. L’evento era conosciuto nell’antichità remota ed anche nel medio evo, ed infatti come spesso è successo con tante feste pagane Ognissanti e la ricorrenza dei defunti cade proprio in questo periodo. 

A Calcata c’era la tradizione contadina di festeggiare un sabbat la notte del 31 ottobre (che fu oggetto di una mostra di Luca Nemiz tenuta al Circolo) si dice che le streghe da tutta Europa si dessero appuntamento sulla collina di Narce (la più antica città policentrica d'Italia di cui anche Calcata fa parte) è lì compissero i loro riti magici per agevolare la fecondazione e la conservazione dei semi nella terra. 

Persino negli Stati Uniti d'America, un Paese un po’ naive, si era conservata questa data che era stata però trasformata in una festa per bambini, in cui si scavano zucche per farne lanterne e ci si veste da streghe e spettri. Questa festicciola venne chiamata Halloween, che è una storpiatura di All Saints Eve (la festa celtica si chiamava Samhain).

Siccome la tradizione in Italia era scomparsa completamente al Circolo VV.TT.  pensammo di rinverdirla approfittando di quella allora sconosciuta festa americana, che appariva solo su Linus (una vecchia rivista fumettistica) e pensammo di riproporla, coinvolgendo i bambini delle elementari di Calcata ed un mago chiamato appositamente per creare l’atmosfera (la cosa fu organizzata con l’ausilio dell'amico Luciano Poggialini e con la partecipazione di assessori comunali e componenti della banda). 

Ricordo ancora, in quel primo rifacimento “innocente”, la coralità della partecipazione popolare, pur in una decenza e poesia…  Purtroppo debbo constatare che dopo quella prima edizione romantica la festa di Halloween non è rimasta così poetica... diventando pian piano, e non solo a Calcata ma in tutta Italia, un inno consumista e ridanciano con musicacce, plastica, birra e quant’altro…  altro che magia campestre!

Pazienza… occorre rileggersi il pensiero di Saul Arpino in proposito (vedi al capo pagina).

Paolo D’Arpini - Presidente del Circolo Vegetariano VV.TT.

Paolo nella vecchia casarsa di Calcata


Ed ecco una prova del misfatto:
Roma, 22 Ott. 1993 (Adnkronos) - Da ”centro fatiscente e da demolire” (secondo un vecchio e spietato decreto dei Lavori Pubblici) a luogo di 'vacanze liberatorie’ -per curare il malessere metropolitano- ne ha fatta di strada il borgo antico di Calcata!
Non solo ogni estate artisti e ambientalisti si riversano presso le le storiche mura per dedicarsi a libere e creative perfomances (e si fanno anche veglie ecologiche in riva al Treja, si medita davanti alle cascate del vicino Monte Gelato, si pernotta in caverna per meditare sulle cose del mondo) ma le feste, proprio come negli antichi borghi, sono all’ordine del giorno.
Ed ecco per ”Halloween ’93” la grande ”Festa delle Streghette”, organizzata dal Circolo Vegetariano, animato da personaggi d’eccezione, a cominciare da presidente Paolo d’Arpini che finge di essere vissuto sempre a Calcata, ma è romano e ha fatto pratica di meditazione per oltre due anni in India.
Sabato 30 e domenica 31 ottobre sono dedicati in particolare ai bambini che potranno bussare di porta in porta, mascherati, per chiedere ed ottenere dolciumi. Avranno a disposizione le zucche vuote di Halloween secondo una tradizione che accomuna il piccolo borgo ad antiche tradizioni anglo-americane.

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