...anche noi del Circolo vegetariano VV.TT. abbiamo fatto una nostra proposta di legge popolare per la sepoltura ecologica (presentata il 29 luglio 1999 -dopo cinque anni di raccolta firme e di promozione– n. 1190 alla XII Commissione: http://leg13.camera.it/_dati/ leg13/lavori/stenografici/ sed579/pdfs001.pdf), purtroppo non presa in considerazione dalle istituzioni.
Quando consegnammo la petizione alla Camera la notizia corse su tutti i giornali, vedi anche il lancio dell’ADNkronos:
http://www.adnkronos.com/ Archivio/AdnAgenzia/1999/07/ 23/Cronaca/CREMAZIONE-DARPINI- SIA-LIBERA-LA-DISPERSIONE- DELLE-CENERI_173800.php. Già in precedenza anche la Repubblica pubblicò la richiesta, il 5 dicembre 1995 (pag. 21).
http://www.adnkronos.com/
La proposta di legge non passò per la solita opposizione vaticana, e dei forti interessi economici che girano sul “capitolo mortuario”, che vuole mantenere il primato e l’esclusiva sullo smaltimento dei cadaveri, nel modo religiosamente consentito.
Oggi la chiesa ha accettato che la cremazione possa effettuarsi ma non accetta la dispersione delle ceneri. Comunque nella nostra proposta, oltre alla libertà di inumazione del defunto nella nuda terra nel proprio terreno o nel luogo prescelto (parchi, riserve, immersione in acque, esibizione su alture, etc.), facevamo specifica menzione alla possibilità di incenerimento con sistemi ecologici, in particolare con l’uso di specchi ustori o di pire funerarie, etc. Questo per evitare sprechi energetici ed inquinamento ambientale.
Questa battaglia rientra nelle libertà espressive della morte. Libertà, che implicando una scelta laica anche per il post.mortem, sono di attualità e di grande valore sociale, soprattutto per sottrarre il cadavere alle “lobbyes mortuarie” sia religiose che civili.
Purtroppo ancora non si vedono risultati concreti, anzi abbiamo riscontrato una ritrosia permanente a trattare questo tema. Ci rendiamo conto che gli interessi smossi dalla morte sono tanti ma questo voluto silenzio, su un argomento che tocca i sentimenti (e le saccocce) di buona parte della popolazione, appare una forma di evidente censura. Nella laicità dello Stato è necessaria una normativa più liberale e democratica sulla gestione mortuaria. Non è giusto che la gerenza del cadavere pesi quanto una esosa tassa di ’successione’ (anche in forma di ricatto sociale): pompe funebri, cerimonie religiose, bare, tombe e loculi a prezzi stratosferici, una vera e propria imposta sul decesso.
In termini estremamente pratici il Circolo Vegetariano VV.TT. continua a portare avanti la battaglia della libertà d'inumazione, di cremazione e dispersione delle ceneri e della libertà di utilizzazione del cadavere a scopi ecologici.
In tal senso, recentemente avevamo anche proposto che le salme potessero venire utilizzate allo scopo di recuperare sostanze utili, sia per la produzione energetica che per il riciclaggio organico (in modo da evitare lo spreco attuale in cui i corpi vengo chiusi in cassette stagne e la natura non può avvantaggiarsi delle sostanze residue…), come avviene ad esempio nel caso di recupero di carcasse animali per produzione energetica e di fertilizzanti, sapone, etc.
Paolo D'Arpini
Ah, questa è stata proprio una bella proposta... Per alcuni anni a tutti quelli che venivano a trovarmi al Circolo gli facevo firmare la petizione sulla buona morte... Poi infine quando mi ero stufato ma avevo raccolto migliaia di firme l'amico Fabrizio De Jorio si offrì di depositarle alla Camera (lui ci lavorava come giornalista parlamentare della Rai), Ed allora nacque la proposta di legge popolare, che però non fu mai approvata! - Beh mi sono divertito!
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