Newton, Cartesio, Anassagora, Pitagora e gli Dei risorti



Gli uomini di scienza capiscono oggi (ndr: fine ottocento) meglio il pensiero di Newton, uno degli uomini più religiosi e più spirituali del suo tempo?

Vi è certamente da dubitarne.

Si attribuisce a Newton il merito di aver dato il colpo di grazia ai Vortici elementari di Cartesio –che, sia detto per incidenza, è l’idea di Anassagora risorta-  anche se i più recenti “atomi-vertici” di Sir William Thomson, in verità, non differiscono molto dai primi. Eppure, quando il suo discepolo Forbes scrisse nella prefazione all’opera principale del suo maestro una frase, che dichiarava che “l’attrazione era la causa del sistema”, Newton fu il primo a protestare solennemente.

 Ciò che nella mente del grande matematico assumeva l’immagine vaga ma fermamente radicata di Dio come  Noumeno di tutto, dai filosofi antichi e moderni e occultisti fu chiamato, più filosoficamente  - DEI -   o forze creative modellatrici.  La maniera di esprimersi può essere stata diversa, e le idee possono essere state enunciate più o meno filosoficamente dagli antichi, tanto sacri che profani; ma il pensiero fondamentale era lo stesso.

 Per Pitagora le Forze erano entità spirituali, DEI, indipendenti dai pianeti e dalla materia come la vediamo e la conosciamo sulla Terra, che erano i governatori del Cielo.

 Platone rappresentava i pianeti mossi da un Rettore intrinseco, identificato con la sua dimora come un battelliere col suo battello.

  Quanto ad Aristotele, egli chiamava questi governatori “sostanze immateriali”; ma, non essendo mai stato iniziato,(ndr:  come invece il suo maestro Platone) egli rifiutava l’idea di Dei come Entità. Però questo non gli impedì di conoscere il fatto che le stelle ed i pianeti non erano masse inanimate, bensì corpi viventi ed attivi. 

   E sul vuoto universale sostenuto da Newton?

E’ dalla teoria di Newton di un vuoto universale, insegnata se non creduta da lui stesso, che è nato il disprezzo immenso che la fisica moderna dimostra per l’antica. Gli antichi saggi avevano detto che la “Natura aborrisce il vuoto”, ed i più grandi matematici del mondo (leggere: delle razze occidentali) avevano scoperto e condannato l’antico “errore”…

E ora il Padre Etere è il bentornato, accolto a braccia aperte e sposato con la gravitazione, legato e lei nel bene e nel male, fino al giorno che uno, o entrambi, saranno sostituiti con qualche altra cosa. Trecento anni fa c’era il plenum dappertutto, poi è venuta una triste vacuità; più tardi il letto degli oceani siderali prosciugato dalla scienza, hanno cullato di nuovo le loro onde eteriche: Recede ut procedas deve diventare il motto della scienza esatta. “Esatta” specialmente nel riconoscersi inesatta ogni anno bisestile……Poiché noi crediamo nella profezia di Le Couturier sulla gravitazione sappiamo che si avvicina il giorno in cui gli scienziati stessi chiederanno una riforma assoluta nei metodi della scienza, poiché se domani la gravitazione fosse detronizzata, gli scienziati scoprirebbero subito qualche altro modo di moto meccanico. Il sentiero della vera scienza è arduo e scosceso e la sua vita è piena di tormenti e di crucci. Ma di fronte alle sue mille ipotesi contraddittorie offerte come spiegazione dei fenomeni fisici, non si è trovato nulla di meglio che il “moto”,sia pure interpretativo paradossalmente secondo il Materialismo.

 Come si può trovare nelle prime pagine di questo volume, gli Occultisti non hanno nulla da dire contro il Moto, il Grande Respiro dell’”Inconoscibile” di Mr. Herbert Spencer. Ma, credendo che ogni cosa sulla Terra è il riflesso di qualche cosa nello Spazio, essi credono nell’esistenza di “Respiri” minori, viventi, intelligenti e indipendenti da tutto fuorchè dalla Legge, che soffiano in ogni direzione durante un periodo manvantarico (ndr: lo Spirito soffia dove vuole) “  (H.P. Blavatsky - Dottrina Segreta – Cosmogenesi Vol III pag.  37-39)

 

La gravità non esiste? Il pensiero di Massimo Corbucci – da Scienza e Conoscenza

Il concetto di Gravità e quello di pensiero

L’ho chiamato principio di equivalenza  gravità – pensiero.

Il quid che conferisce massa e peso alle cose altro non è che il  “pensiero”.   Quel  “nero”,  quel VUOTO (che vuoto non è) tra il numero atomico 71 e 72 -  103 e 104   e   nel nucleo,  dove  “mancano”  9  barioni, rispetto al numero elettronico.

E’ per effetto di quel “nero” che la materia “funziona” perfettamente, gli atomi si avvicinano tra loro, per “affinità”, costituendo molecole complesse, fino a strutturarsi nella complessità del D.N.A.

Il DNA  stesso  permette la formazione di organismi complessi e di organi speciali come il “cervello”,  che  “secernono” pensiero,   il quale era già  presente  prima del cervello,  tant’è che  il cervello stesso si è potuto strutturale  in modo estremamente complesso. 

 La scoperta  relativa  al fatto che la gravità è pensiero, come può cambiarci  la vita?

Il giorno che la Comunità scientifica si renderà conto di cos’è veramente la gravità,  avrà la risposta a tutti i quesiti insoluti della Fisica: 

1) Cos’è la materia oscura
2)  Perché nel Cosmo c’è solo materia e non antimateria
3) Cosa c’era prima del Big Bang 
4)  Cosa sono i “buchi neri”  … ecc …

La vita dell’Umanità cambierà radicalmente, perché si vedrà che ogni uomo,  solo avvalendosi del pensiero, potrà ottenere tutto quello che “de-sidera”,  compreso  star  bene in salute e non avere più alcuna malattia !!!

Per questo apparirà esilarante il ricordo di quando si cercava di guarire le malattie con la chirurgia  (prendendo  a  martellate e a colpi di bisturi,  il corpo)    o con la medicina   (somministrando  ettogrammi  di potentissimi  farmaci ad effetto sconvolgente la  normale fisiologia).

Cos’è davvero il nostro corpo e di cosa siamo fatti? Atomi messi in modo funzionale a “pensare” !!!   Una  volta compreso come avviene il conferimento della  massa  e il conferimento del peso,   l’Umanità si renderà conto che gli uomini sono  fatti  niente altro che … della  stessa  materia del  pensiero !!!

Siamo fatti della stessa materia dei sogni   (cit. M. Corbucci  Marzo 1999)

 

La teoria delle “supercorde” potrebbe essere omnicomprensiva, spiegare cioè tutto l’universo fisico a partire da un solo tipo di costituente base.
Di certo, assicura lo scienziato Edward Witten, è una teoria senza contraddizioni  interne, compatibile con la meccanica quantistica e la relatività generale,  a patto che lo spazio fisico in cui si estende la supercorda non sia quello a tre dimensioni più una temporale cui siamo abituati, ma uno spazio  A NOVE  DIMENSIONI  più una temporale. Le sei dimensioni in più sarebbero “compattificate”, cioè arricciolate su se stesse (Corriere della Sera)
Gli uomini che stanno cercando di scoprire i mattoni dell’universo, usando sofisticati e costosi strumenti scientifici, stanno giungendo alle stesse conoscenze dei mistici. Questi ultimi hanno sondato gli abissi della propria anima, hanno scoperto che l’uomo è un prodotto dell’Anima, e che quest’uomo è molto più complesso di quanto appare nella sua realtà tridimensionale.
L’uomo è un’entità che vive contemporaneamente su nove piani di esistenza tre  di questi piani sono la “sua tomba di materia”, costruita e mantenuta dalle infinite illusioni mentali e sensoriali. L’individuo che ricerca, che scopre la realtà della sua Anima infinita, riesce a sfuggire gli inganni della illusoria realtà tridimensionale e prendere così coscienza degli altri sei piani del suo vero Essere. Raggiunto un più alto grado di coscienza, egli scopre che tutto ciò che esiste ha uno scopo, un significato, un particolare destino.
Anche i nomi delle persone, dei luoghi, delle cose sono espressioni di occulti “yantra” che legano con fili invisibili tutte le cose fra loro lungo le 630 coordinate della Vita.  Su tutte le cime della Terra e in fondo a tutti gli abissi, esiste un Mahasiddha, un essere invisibile  che esprime il potere occulto del luogo.
Questi luoghi magici sono collegati fra loro da invisibili  fili di fluido eterico che formano triangolazioni (yantra), che sono i veri sensori della Terra. E’ lungo questi fili che l’esoterista invia i suoi messaggi telepatici per creare armonia, per combattere i prodotti dell’ignoranza.
I Tibetani vedono i mahasiddha delle vette come fanciulli sempre in ascolto del lavorio del mondo. Fanciulli i quali fanno schioccare il fulmine che elettrizza la materia e permette le lente innovazioni nella coscienza umana….
Gli scienziati, i politici, gli insegnanti dovrebbero conoscere l’esistenza dei  mahasiddha, l’esistenza dell’invisibile Realtà Spirituale che ogni uomo può adoperare  se impara ad essere un creatore, non un distruttore, ad essere un uomo di fede e non un uomo indifferente.
Gli esoteristi sanno che tutto ciò che esiste è prodotto dalla mente umana, sia le cose buone sia quelle cattive.
L’esoterista sorride quando sente Steve Wozniak, l’inventore del primo “personal computer” confessare che non crede più nel futuro dei calcolatori. Wozniak crede di essere stato lui l’inventore, e non il risultato degli  yantra tracciati attorno a lui dai mahasiddhi.  Sorride anche quando sente che Wozniak, già fondatore del  fortunato  gruppo  Apple, fonda l’opera   “CL9” (CLOUD  NINE,  LA NUVOLA NUMERO 9).   Chi gli ha fatto scegliere questo nome?  Lui  certo lo ignora.”      (Bernardino del  Boca – Rivista Età dell’Acquario n. 43/1986  pag.9-12)

Paola Botta Beltramo



Scritto in relazione all’articolo a firma  Cesare Medail, pubblicato sul Corriere della Sera nel 2001, dal  titolo: “Newton, dalla via alchemica alla legge di gravità -…….”,  link: http://riciclaggiodellamemoria.blogspot.it/2014/03/newton-dalla-via-alchemica-alla-legge.html



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