La Chiesa cattolica per essere credibile nel suo messaggio di pace dovrebbe dare il buon esempio alle altre due religioni consorelle (ebraismo e islam) rinunciando a praticare per prima la violenza all'interno della sua struttura. E il primo passo, quello basilare, è di non offendere e torturare e violentare le anime gentili degli animali.
E’ tempo che la Chiesa cattolica dimostri la validità del suo messaggio di amore universale e interpreti le nuove esigenze dello spirito umano, che valorizzi e sostenga la ricchezza morale delle nuove generazioni che chiedono rispetto per tutti gli esseri senzienti.
E’ tempo che la Chiesa condanni la violenza sugli animali, che si dissoci da ogni crudeltà commessa nei loro confronti da parte dell’uomo.
E’ tempo che la Chiesa favorisca e sostenga la cultura vegetariana nel suo interno, e che trovino accoglienza e sostegno i molti cattolici vegetariani, per evitare evasioni verso religioni più sensibili alle tematiche animaliste.
E’ tempo che la Chiesa torni al piano originale di Dio come comandato in Gen 1,29: “Ecco, io vi do ogni erba che produce seme ed ogni albero in cui è frutto saranno il vostro cibo…”e come auspicato da molti santi. E’ tempo che torni all’antica alleanza come in enunciato in Os. 2,20 : “In quel tempo farò per loro un’alleanza con le bestie della terra e gli uccelli del cielo e con i rettili del suolo”; E’ tempo che la Chiesa riconosca quanto scritto in Sap. II 23.26: “Poiché tu ami tutte le cose e nulla disprezzi di quanto hai creato”.
La planetaria sofferenza degli animali non può restare inascoltata dalla Chiesa di Cristo. Come potrebbe avverarsi il Regno di Dio profetizzato da Isaia se l’uomo non torna in pace con i suoi fratelli animali? L’amore e la compassione dell’uomo verso gli animali non può che portare maggiore grandezza spirituale all’essere umano e renderlo più giusto e sensibile anche nei confronti degli uomini.
Come il fratello più grande ha il dovere di aiutare e guidare il minore e non approfittare delle sue possibilità per sottometterlo, sfruttarlo, violentarlo, ucciderlo, l’uomo ha il dovere di custodire la natura e di proteggere le creature più deboli che Dio gli ha affidato in Gen. 2,13: “Il Signore Dio prese l’uomo e lo pose nel giardino di Eden, perché lo coltivasse e lo custodisse”.
Noi crediamo che il seme gettato da Gesù deve dare i suoi frutti, deve ampliarsi nei suoi contenuti etici, civili e spirituali, procedere nella sua evoluzione fino ad includere anche gli animali senzienti con i quali divide la Terra. L’estensione del sentimento di pietà verso gli animali indurrebbe a maggiore compassione l’animo umano nei confronti degli uomini. Infatti, come potrebbe l’essere umano nuocere al suo simile se fosse educato al rispetto di ogni essere vivente?
Per il bene dell’uomo e della Creazione tutta, ci auguriamo sentitamente che il nostro appello arrivi al cuore dei cardinali e del papa Francesco.
Associazione Vegetariana Animalista
Circolo Vegetariano VV.TT.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.