Il paraocchi della "non conoscenza"



Calcio, politica e gossip-attualità (e non menziono la religione perché ognuno di questi tre elementi di volta in volta la sostituisce) qui da noi rivestono un ruolo molto importante: sostenendo il mondo dell'illusione convogliano un'enorme quantità di energie emotive e mentali nel buco nero che un autore medievale definiva "la nube della non conoscenza", ai fini di sostenere e perpetuare lo status quo che mantiene il mondo nella condizione di un campo di concentramento globale, in cui si è prigionieri della contingenza, dell'effimero. 

Ci si sente così costretti ad inscenare di volta in volta euforia, disappunto, rabbia, amarezza, tutti stati d'animo che non ci appartengono in realtà nello specifico, per cose di nessun conto e di nessuna conseguenza ai fini della nostra vera natura e sviluppo interiore; ma che ci svuotano di preziosa energia psichica, che sarebbe meglio impegnata in altre direzioni. Si è, come si suol dire, "agiti", poiché l'azione non parte da noi, non è una spontanea e naturale esigenza, e vi ci si adegua: si dà la disponibilità della nostra anima a partecipare a un gioco (di altri, o meglio di altre forze) che è un vicolo cieco,una messinscena.

Ma come diceva saggiamente il re Salomone nei Proverbi, "non si può prendere fuoco in seno senza esserne bruciati".

Simon Smeraldo


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