Bussola Stellare
Non è mai esistita un'astrologia giudaica (alcuni, pochi, ottimi astrologi ebrei sì, viceversa - su tutti il grandissimo Ibn-Ezra). 
La ragione è facile da comprendere. Il monoteismo mosaico presupponeva-comportava l'eradicazione di tutti gli dei che risplendono negli enti di Madre Terra e dell'universo (di qualunque credenza in essi), A COMINCIARE dagli astri beati e scintillanti. 
Doveva troneggiare sinistro, su una natura resa cosa inanimata e infinitamente manipolabile, solo quel Monos, l'arconte senza volto e senza nome, inattingibile, alieno, il Super-Ego tirannico delle tribù israelitiche che aveva fin da subito posto, nella loro mitologia - nel loro delirio -, il mondo e i suoi viventi in pugno alle mani "elette", stringendo con esse un "Patto" indissolubile. Com'è noto gli akhûm, i non-ebrei, gli stranieri, i gentili, per il Talmud, che porta alle estreme conseguenze le premesse contenute nella Torah, non sono semplicemente sottouomini, ma bestie(1) - il loro seme e coito è bestiale(2), sicché nel Midrash Kohêleth può leggersi: "Il santo e benedetto Iddio ha detto: io non ho inviato alcun profeta agli idolatri, i quali sono chiamati bestiame, come (Giona 4,11) viene detto: inoltre anche molti animali, come io [ne] ho mandati agli Israeliti, i quali sono chiamati uomini, come (Ezechiele 34,31) è detto: voi [siete] uomini"(3). 
E la parola "akhûm" è costituita dalle iniziali delle espressioni "abhôdhath kôkhâbhîm ûmazzâlôt
Joe Fallisi
NOTE
(1) Baba meçia,114b.
(2) Kethuboth, 3b, Tôsâphôt; Synhedrin, 74b, Tôsâphôt.
(3) Cfr. Andreas Eisenmenger, Entdektes Judentum. Zeitgemäss überarbei
(4) Cfr. D. Hoffman, Der Schulchan Aruch un die Rabbinen über das Verhältniss der Juden zu Andersgläubigen, Berlin 1885, pagg. 106 sgg.
 

 
 
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