Memoria epifanica: “Frau Holle e le sue compagne…”

Frau Holle, ovvero Dea Kali che danza


Epifania e memoria fantasy

Ecco le Belle che mi piacerebbe incontrare la dodicesima notte….

La notte della fine anno, da quando son tornato al mio castello, ho riscoperto la tradizione della bruciatura della “Pupazza”, come simbolo di un qualcosa di vecchio che viene distrutto per lasciar posto al nuovo.  Questa Pupazza doveva essere vestita con pezzi di abiti provenienti da tutti gli abitanti del castello.  Ma sinceramente non ero molto contento di questa immagine, mi sembrava troppo  legata
al rogo delle nostre donne sciamane e sante, bruciate come streghe nel medioevo cristiano. 


Decisi perciò di festeggiare l’ultimo giorno dell’anno con una passeggiata notturna nella natura che finisce poi in un Tempio, che è una grotta, con il fuoco acceso e con canti magici… Tutto ciò assomiglia enormemente ad un viaggio iniziatico di ritorno alle origini naturali ed alla comunione orgiastica con le forze primordiali della vita.

Altrettanto feci con la ricorrenza dell’Epifania. Invece di immaginare una vecchiaccia che scende dal camino a portare carbonella e fuliggine, pensai ad una “sfilata delle befane”, tutte  belle e sane!
 

Così per diversi anni a Calcata abbiamo festeggiato con
queste  tradizioni. Da quando venni ad abitare in questa valle che mi venne l’ispirazione di ripristinare la festa pagana chiamata “Befana”. La feci rivivere come una processione di donne in costume, tutte bellissime, sia pur mascherate e vestite di stracci per non farsi riconoscere dal volgo ignorante. Queste belle donne scendevano dal piano del paese nuovo sino al vallone del paese vecchio, dove
anticamente c’era la tradizione del Sabbat, e qui in un orgiastico "amplesso" offrivano i loro doni ai maschietti, anziani o giovani che fossero. Poi una delle Befane, la più bella e dolce, veniva scelta dal popolo ed era incoronata “Regina delle Befane”.

Conservo ancora delle immagini fotografiche di questa festa, che di religioso nel senso cristiano del termine aveva ben poco,  alcune befane giungevano in calesse, altre seguivano a piedi  ancheggiando.

Ma le cose belle durano sempre poco e  questa consuetudine della processione delle belle Befane rivisse solo per alcuni anni e poi ritornò nel limbo dei ricordi ancestrali.


Ma oggi, che è il 5 gennaio del 2013, me ne sono ricordato!

Paolo D'Arpini

Alimentazione ed ecologia profonda - Danni all'habitat derivanti dall'allevamento industriale



Oggi la carne, il pesce ed i prodotti caseari, vengono consumati oltre misura da ogni frangia della popolazione perché hanno un costo bassissimo, accessibile a tutti; il loro vero costo, che non paghiamo al supermercato, lo paghiamo in tasse, e lo paga anche chi sceglie di essere vegetariano. Questo accade perché gli allevatori e i pescatori ricevono dallo Stato e dall’Unione Europea pingui finanziamenti diretti e indiretti: nel 2007 il totale dei sussidi dell’Unione Europea all’industria zootecnica è stato di 3,5 miliardi di euro, cioè 7.000 miliardi delle vecchie lire.

Parte di questi  sussidi va a sostenere la coltivazione di mangimi per animali, altri per l’esportazione fuori dall’Unione Europea di un determinato prodotto; per comperare e stoccare il surplus del prodotto in modo che al produttore sia garantito il guadagno; per sostegno alle operazione di marketing in modo che aumentino le richieste di quel prodotto.

Altri sostegni finanziari arrivano in occasioni di epidemie o altri problemi di ordine sanitario, come BSE, influenza aviaria, febbre suina ecc. in cui gli allevatori vengono profumatamente risarciti invece di essere multati essendo loro in gran parte responsabili di queste malattie causate dal modo intensivo in cui allevano gli animali.

            Gli aiuti dell’Unione Europea alle esportazioni di prodotti animali verso i paesi del terzo mondo hanno effetti devastanti sull’economia locale e sulle condizioni ambientali. Il costo di tali prodotti è molto basso grazie proprio ai sussidi perché fanno concorrenza ai prodotti locali e i piccoli produttori si impoveriscono ulteriormente. Se la carne avesse il suo vero valore e i vegetali fossero più economici si incentiverebbe il consumo di prodotti salutari con enormi benefici per la salute, e non solo.

            Un gruppo internazionale di 125 scienziati marini ha chiesto all’Organizzazione Mondiale del Commercio di eliminare i sussidi che molti paesi versano ai pescatori, diversamente, avvisano, molto presto i danni apportati agli oceani saranno irreversibili.

            Tutto questo incide non solo sull’economia ma sulla salute delle persone, sull’ambiente mediante la deforestazione, l’erosione dei terreni, la perdita di biodiversità, il consumo enorme di acqua e di energia, l’inquinamento della terra, dell’aria, dell’acqua, i cambiamenti climatici, la fame nel mondo, la diffusione delle malattie ecc. Chi sceglie di consumare prodotti animali dovrebbe pagare il costo reale, che è stratosferico, ma che non viene mai conteggiato. Infatti occorrerebbe tenere conto del fatto che per produrre un solo kg di carne di manzo occorre sacrificare: 50.000 litri di acqua potabile, 9 litri di petrolio, 15 kg di cereali e 12 mq di foresta. A questi bisogna aggiungere l’iperbolica cifra delle spese sanitarie per curare le malattie dovute al consumo di prodotti animali, la sofferenza e la morte per fame delle popolazioni in via di sviluppo; l’estinzione, irrevocabile dalla faccia della terra per tutti i millenni che verranno di un’infinità di specie di vegetali e animali. Basti pensare che per produrre un solo hamburger si perdono 6 mq di foresta, una ventina di specie vegetali, una dozzina di specie di uccelli, di mammiferi e rettili e che i cereali necessari a produrre un dolo hamburger basterebbero a sfamare 40 bambini per un giorno, che un terzo di tutte le risorse energetiche dell’Occidente sono assorbite dall’industria della carne.

Franco Libero Manco

La crisi dell'Europa, finanziaria o politica? Alcuni pareri



E’ in atto una guerra della finanza contro l’Europa, questa Europa attuale è un mostro che va contro tutte le regole della buona finanza. Stanno imponendo, con la complicità dei loro maggiordomi, i camerieri sono stati esautorati perché non affidabili, misure sempre più tese a strangolare i popoli, a ridurli in povertà. La dittatura finanziaria attuale ha distrutto il significato stesso di politica, oggi non ne parla più nessuno, i parlamenti nazionali sono ridotti al rango di semplici “ ufficiali giudiziari” che debbono far rispettare le “ sentenze” dei tecnocrati, sempre e solo ad esclusivo interesse dei banchieri. Quanto durerà l’oppressione di questa tecnocrazia dipende solo da noi, già, ma fino a quando durerà? Claudio Marconi

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Il processo di creazione dell'unità europea non è in sé malvagio. Tutt'altro!  Esso fu pensato dai padri dell'Europa post-bellica, i quali avevano capito una cosa importante: basta con le guerre intestine europee. Infatti, nell'ottica novecentesca, cioè di una società nella quale si cominciava a vedere le cose in termini di unità continentale, continuare a tenere spezzettata l'Europa era un sicuro suicidio. In sostanza, si prendeva atto, dopo infinite stragi, che il processo di accorpamento era inevitabile (Era già stato all'Origine degli USA, o se vogliamo, della Germania bismarkiana e dell'Italia cavouriana.). RICORDIAMO LA VISIONE PROFETICA DI MAZZINI CHE AVEVA PENSATO LA GIOVINE EUROPA NELLA PRIMA META' DELL'800. Ma è proprio qui che è avventa l'infiltrazione del VIRUS. SECONDO tecniche già sperimentate da "Lorsignori" durante secoli e secoli. Una chiara dimostrazione ci viene dal libro da me sempre citato e facilmente reperibile: Paolo Rumor, con la collaborazione di Giorgio Galli (il più importante politologo italiano) e Loris Bagnara (che ha sempre svolto approfondite ricerche interdisciplinari fra archeologia, astronomia, geologia, mitologia, geografia e storia) [Tra parentesi: se le faccende "storiche", anche recenti, non le studiamo avendo presenti tutte queste  interconnessioni, non possiamo cogliere una VERITA' accettabile.]

Bibliografia consigliata: 
- L'ALTRA EUROPA, MITI, CONGIURE ED ENIGMI ALL'OMBRA DELL'UNIFICAZIONE EUROPEA. HOBBY & Work, aprile 2010. 
- Alberto Medici: Ingannati fin dai tempi della scuola. Le bugie che vi hanno detto per controllarvi meglio. Luglio 2011. http://www.ingannati.it/; 
- Marco Pizzuti: RIVELAZIONI NON AUTORIZZATE. Il sentiero occulto del potere. Ed. Il Punto d'incontro. http://www.edizionilpuntodincontro.it/


Giorgio Vitali
Esperto politico-economico della Rete Bioregionale Italiana

Cause antropiche nei cambiamenti climatici in corso



Non era atteso fino al prossimo anno, eppure una bozza del prossimo documento dell'Intergovernmental Panel on Climate Change (Ipcc) delle Nazioni Unite, un punto sui cambiamenti climatici, è intenzionalmente sfuggita. Alec Rawls, uno dei revisori del report atteso per settembre 2013 ha infatti postato sul proprio sito, Stop Green Suicide, la versione Working Group 1 (WGI) del documento, ovvero una prima bozza della più completa analisi sul clima. A pochi giorni dalla fine della conferenza di Doha.

Nel farlo Rawls ha scatenato i commenti degli scettici del cambiamento climatico, desiderosi di rinforzare la tesi per cui la maggior parte delle variazioni subite negli ultimi anni dal nostro pianeta non siano dovute all'attività antropica ma siano imputabili a variazioni dell'attività del Sole. Però, a ben guardare, il documento dell'Ipcc confermerebbe piuttosto il contrario, creando una notevole confusione, proprio quella che la stessa organizzazione delle Nazioni Unite avrebbe voluto evitare vietando la diffusione di documenti incompleti, considerati solo dei work in progress, e necessari ancora di revisione, come scrive la Bbc.

A generare la confusione un passaggio del report che analizza il contribuito dei raggi cosmici galattici e dell'attività solare sul cambiamento climatico. Questi raggi cosmici, come spiega il NewScientist, possono contribuire a surriscaldare il pianeta. In concomitanza con un aumento dell'attività solare, infatti, possono essere deflessi dalla Terra, la quale quindi perde così lo schermo nuvolosoformato dagli stessi raggi che contribuisce a raffreddare il Pianeta.

Ora, nel report viene messo in chiaro come in realtà la sola attività del Sole registrata nell'ultimo secolo non basti a giustificare i cambiamenti osservati e che un meccanismo aggiuntivo all'irradiazione solare, come quello legato a questi raggi cosmici, possa aver contribuito ad amplificarne gli effetti. Per Rawls questo significherebbe che gli scienziati hanno sottostimato gli effetti del Sole sul riscaldamento globale, alimentando lo scetticismo sul cambiamento climatico.

In realtà il report affermerebbe piuttosto il contrario, spiega Joanna Haighdell'Imperial College London, escludendo un contributo importante dei raggi cosmici, e sminuendo i loro effetti. Secondo Haigh infatti, tenendo in considerazione i cicli di attività solare a partire dagli anni Ottanta, negli ultimi tempi l'effetto schermo prodotto dai raggi cosmici galattici sarebbe dovuto essere maggiore, contribuendo a raffreddare la Terra e non a riscaldarla.

Al contrario, quello che sembra emergere con chiarezza dal documento dell'Ipcc è una conferma del contributo delle emissioni antropiche all'aumento delle temperature. Tanto che se cinque anni fa (in occasione dell'ultimo report rilasciato dall'Ipcc, il quarto) si parlava, in generale, del contributo umano come “molto probabile”, ora questo sarebbe diventano “estremamente probabile”. “Questo documento conferma ulteriormente che non c'è davvero dubbio sul fatto che la Terra si stia riscaldando”, ha detto in proposito a Bloomberg Bob Ward, policy director del Grantham Research Institute on Climate Change and the Environment della London School of Economics, “e non ci sono dubbi che le emissioni di gas serra derivanti dalle attività umane siano il principale driver di questo riscaldamento”.

In particolare, il report confermerebbe i grandi pericoli derivanti dall'aumento delle temperature. Sarebbe infatti “praticamente certo” che i livelli del mare si sono innalzati da 1,4 a 2 millimetri l'anno nel corso del ventesimo secolo, e che per i prossimi anni questo tasso aumenterà rispetto alle decadi passate. E ancora: oltre la metà dell'anidride carbonica emessa dal 1750 è stata captata dalle acque (acidificandole) e dal suolo, mentre la restante, scrivono nel report, avrebbe determinato un aumento nei suoi livelli atmosferici del 40% dalla rivoluzione industriale, e del 10% dal 1990. Ed è piuttosto evidente che i ghiacci dell'Antartide e della Groenlandia stiano diminuendo, ad un tasso in crescita dagli anni Novanta. 
(Fonte: Wired.it)

Me l'ha detto l'uccellino: "La fine del mondo non c'è stata ma ..."



Sembra quasi incredibile, ma ho  l'impressione che alla
maggioranza di noi la mancata "fine del mondo"abbia suscitato delusione invece che sollievo.


Siamo tutti talmente stanchi di questo clima d'incertezza e ti paura,che ad arte,ci hanno confezionato intorno,che forse avremmo preferito finirla una volta per tutte.

Ma a guardarla più attentamente, questa situazione, forse potremmo anche accorgerci che in fondo "la fine del mondo" è già avvenuta, ma non in modo catastrofico come era stato preannunciato, ma in maniera subdola e ancora peggiore, ancora più cattiva.

Non è forse la fine del mondo la mancanza di un lavoro, che priva un padre della possibilità di sfamare i suoi figli? Oppure quella di ridurre un anziano ad una dieta di pane
e latte per poter arrivare a fine mese? O ancora l'accanimento e lo sfruttamento di questo povero pianeta, che non ne può più di abitanti ingrati e razziatori.


E' tutto un sistema iniquo che sta implodendo su se stesso e non dovremmo temere la sua fine, ma sperare qualcosa di
meglio per il futuro.


Ricominciamo da oggi a ricostruirlo, ogn'uno di noi con il poco o il tanto che ha, non trinceriamoci dietro barriere
d'indifferenza e di paura. Fuori è ancora notte e fa un freddo cane, ma mi arriva il canto di un uccellino come fosse primavera.


E' un invito alla speranza e a nuova vita. Accogliamolo.

Lucilla Pavoni


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Dice Osho: "...Chiedere alla gente di votare: è naturale che la maggioranza abbia sempre ragione. La verità deve essere trovata dalla maggioranza: è il metodo che gli esperti adottano per guidare il mondo intero -la verità deve essere dimostrata dalla maggioranza. In realtà, è vero l'esatto opposto: la maggioranza crede sempre nelle menzogne, perchè la maggioranza è costituita dagli sciocchi..."

Ashtavakra Samhita: "Si diventa ciò che si pensa"

Foto di Gustavo Piccinini


In modo conscio o inconscio siamo abilissimi creatori di forme
pensiero attraverso le quali plasmiamo continuamente immagini di noi
stessi così come dell'intero universo. Per questo chi si pensa
continuamente come vittima è il miglior creatore di carnefici e
aguzzini. Tuttavia non ci possono essere carnefici senza persone che
si pensano vittime, così come non ci possono essere infidi pastori
senza esseri umani che si pensino come un fedelissimo e insicuro
gregge, ansioso di essere guidato.


O astuti e sanguinari inquisitori senza la credenza in un astuto e
sanguinario satanasso da combattere. O dittatori senza popoli
zelantemente obbedienti ed ai quali in fondo va bene sottomettersi in
quanto si pensano come sottomessi. O generali e guerre senza popoli
impauriti che si pensano minacciati e dunque chiedono di essere
difesi, governanti corrotti. O senza cittadini che beneficiano della
corruzione e del nepotismo e che, lamentandosi in continuazione,
sostengono e motivano senza sosta il sistema, alimentando le
forme-pensiero che lo plasmano (vd. Italia).

Insomma nelle forme pensiero c'è una potenza immensa di cui sempre più
esseri umani stanno prendendo coscienza.
Tuttavia la vera "svolta" non è passare dall'identificazione con una
forma-pensiero a un'altra, da vittima a carnefice, da oppresso a
dittatore, da ricco a povero, da sfigato ad affascinante, ecc.
scornandosi per piegare l'universo ai nostri desideri, che è il gioco
dell'esoterismo-fastfood stile The Secret e simili, accattivante al
gusto ma sostanzialmente intossicante.

La vera "svolta" è realizzare di essere la non-forma consapevole da
cui promana ogni forma-pensiero, ma che questa non-forma non può
essere a sua volta rinchiusa in alcuna forma-pensiero.

Questo perché ciò che siamo realmente non è un'idea, un'immagine, un
concetto, un pensiero. Conteniamo ogni definizione senza a nostra
volta poter essere definiti, ogni forma senza a nostra volta poter
essere formati. Per questo, in qualsiasi forma-pensiero nella quale ci
identifichiamo non possiamo che sentirci, in ultima analisi, infelici,
inappagati ed in esilio.

Come può infatti l'Illimitato non sentirsi infelice ed esiliato
nell'identificazione con il limitato? L'intero video-game in questo
piano di esistenza si articola su questo.

Perciò realizza che "Si diventa ciò che si pensa", ma soprattutto
"Conosci: "io sono Pura Consapevolezza" e sii felice delle ceneri,
libero dall'angoscia." come ci ricorda senza posa la bellissima
Ashtavakra Samhita.



(Fonte: http://nonduale.wordpress.com/)

L'ipnosi regressiva e la linea del tempo...



Cosa succede alla nostra Coscienza quando dormiamo, quando siamo in uno stato di profonda rilassatezza o siamo sotto anestesia per un intervento chirurgico? Che cosa accade ad una persona che è in coma? Perde totalmente la consapevolezza? Dove finisce il vero Sé? Al risveglio, ci si dimentica tutto, come in sogno, oppure si entra in un’altra dimensione? E nel sogno, dove andiamo? Il sogno è solo una vaga elaborazione di eventi, che viviamo in questa vita, oppure è un viaggio in un’altra dimensione? Ma, soprattutto, cosa ci accade dopo la Morte? E, ancora, che cos’è, dunque, quel passaggio che noi chiamiamo “Morte”?

Le nostre vite sono condizionate dalle azioni del passato: ma quale passato? Eventi di ieri, dello scorso anno, di quando eravamo piccoli o situazioni di altre nostre “vite”, di cui non sappiamo più nulla, a livello conscio, ma che ci condizionano nell’esistenza attuale? La soluzione dei nostri traumi recenti e passati può veramente cambiare il futuro, personale e del mondo! Medico, anestesista, neuroradiologo e specialista in Psicoterapia e Ipnosi, Lanfranco Mariottini risponde a tutte queste domande in un’opera straordinaria, scritta in maniera semplice, chiara e divulgativa, frutto di oltre quarant’anni di esperienze e indagini scientifiche svolte personalmente, sul campo; un’opera dal sapore autobiografico, che trasmette il sentire e il sapere di chi si è sempre messo in gioco in prima persona

Fin da giovanissimo, scoprì come sia possibile, attraverso l’Ipnosi, accedere ad insospettate informazioni inconsce, risvegliando, così, la propria energia vitale e riappropriandosi dei propri desideri più autentici, per riscoprire il nostro significato nel Mondo. Secondo l’autore tutti noi ci siamo così tanto identificati col nostro corpo da non concepire che viviamo anche in altre dimensioni e che queste altre vite, a loro volta, agiscono sulla nostra attuale esistenza.

Esiste davvero, quindi, una Coscienza del Sé, fuori dal corpo? E’ possibile vivere senza continuare a portarsi addosso fardelli, che non ci appartengono più? Il Dott. Mariottini ci indica una via, attraverso l’Ipnosi Regressiva, per raggiungere una sana e piena consapevolezza dei propri limiti e delle proprie infinite potenzialità, consci che, solo guardando in faccia i nostri errori e i nostri dolori, possiamo superarli e abbandonarli per sempre, per raggiungere mete nuove e orizzonti sconfinati.

L’ipnosi regressiva, dunque, per ricordare il Passato, guarire il Presente o osservare il Futuro.
In queste pagine, dense anche di tensione spirituale, il Dott. Mariottini, attraverso molte testimonianze e casi concreti da lui stesso seguiti nel corso degli anni, ci spiega come le esperienze vissute nelle precedenti vite possano influenzare il nostro presente e come sia possibile scoprire, tramite l’ipnosi regressiva, chi eravamo e cosa abbiamo fatto nel nostro passato.

Macro Edizioni – Collana: Sesto Senso

I Ching - Solo se siamo in grado di integrare non eliminiamo

Pranzo dopo l'intensivo sull'I Ching a Modena 


Quando mi hanno proposto di fare un week-end intensivo sul Libro dei Mutamenti ho accettato senza il minimo dubbio, nonostante fosse programmato a cavallo fra la fatidica “fine del mondo” e la vigilia di Natale (22 e 23 dicembre 2012).


Ho pensato che … se poi il mondo non finisce è di buon auspicio iniziare con una forma pensiero di trasformazione e innaffiare il seme del proposito fatto al Solstizio d’Inverno.


La mia casa era libera (ora che le ragazze sono in giro per il mondo in continuo mutamento), il calduccio non ci sarebbe mancato e il clima natalizio ci avrebbe abbracciato e predisposto alla magia che questi semplici segni lineari: il sì (____ intero) e il no  ( __ __ spezzato) combinati fra loro ci presentano il CIELO e la TERRA e ne realizzano il collegamento in una affascinante sequenza che tiene conto degli elementi di un popolo così diverso dal nostro e proprio per questo degno del massimo rispetto e della sua esplorazione.

Cielo Anteriore  e Cielo Posteriore con 8 Trigrammi che portano le IDEE, che danno la direzione, l’orientamento e che costituiscono la famiglia primordiale e che indicano le forze primordiali costituenti gli elementi.

Campo degli eventi  o quadro generale degli archetipi con i  12 archetipi sono collegati ai 12 esagrammi che coincidono con il loro apparire nel tempo spazio mensile.  Gli Archetipi, sono  nati dallo sposalizio dei Trigrammi che precipitano dal mondo delle idee e divengono mutanti carichi delle energie che li attraversano.

5 Elementi e 5 Sensi, 5 Qualità e 5 Organi, persino 5 dita della mano e del piede … e 12 Animali che portano significati psichici che poi ritrovo nei miei sogni e che vivono in Sintonie e Affinità funzionali al Compimento. Questi animali si appropriano dell’Esagramma affine e seguono la loro direzione sulla terra, nell’elemento congeniale che li contraddistingue.

Ora non mi resta che leggere diligentemente il Libro dei Mutamenti e lasciare che da tutto nasca un tutto che segue tutto.

Ringrazio di cuore Paolo che con quell’aria sorniona da lupo di mare e quel berretto alla Lucio Dalla che gli scalda i pensieri mi ha regalato una chiave per aprire un mondo ALTRO che non posso afferrare ma in cui posso solo fluire…

Donatella – Associazione Senza Nome

Una sobria spiritualità pratica....




Scrive Franca Chichi dall'India: "Continuo ad inviarvi  parole di Augurio  che  ampliano il concetto augurale in quello di Rinascita interiore, che sicuramente conosciamo, ma è sempre meglio ricordare.(senza far caso alle loro promozioni...). Aggiungo un messaggio di Satish Kumar,  tratto dal Dossier Fiorigialli, che, per chi non lo riceve, è sempre un grande arricchimento. Prepariamoci a raccogliere il frutto di questa Rinascita con tutta la forza interiore che ci è stata donata, e con la certezza che potremo affrontare, così riempiti, con serena leggerezza,  le esperienze di vita che saremo portati a vivere."

Una semplicità sobria è il modo per scoprire la spiritualità

Materia e spirito sono le due parti della stessa medaglia. La materia è ciò che misuriamo; quello che proviamo è spirito. La materia rappresenta la quantità; lo spirito la qualità. Lo spirito si manifesta attraverso la materia; la materia vive tramite lo spirito. Lo spirito conferisce significato alla materia; la materia dà forma allo spirito. Senza spirito la materia non ha vita. Noi siamo, nel contempo, corpo e spirito. Anche un albero ha un corpo e uno spirito; anche le pietre, che sembrano inanimate, hanno il loro spirito. Non c’è dicotomia, non c’è dualismo, nessuna separazione tra materia e spirito. Il problema non è la materia ma il materialismo. Allo stesso modo, non c’è problema con lo spirito, ma è lo spiritualismo il problema. 

Quando incapsuliamo un’idea o un pensiero dentro un “ismo” mettiamo le basi per il pensiero dualistico. L’universo è verso-l’uno, è una canzone, una poesia, un verso. Contiene forme infinite che danzano insieme armoniose, che cantano insieme in un concerto, che si equilibrano nella gravità, che si trasformano evolvendosi, tuttavia l’universo mantiene la sua interezza ed il suo ordine interiore. Oscurità e luce, sopra e sotto, sinistra e destra, parole e significato, materia e spirito sono complementari l’uno l’altro, a proprio agio in un reciproco abbraccio. Dov’è la contraddizione? Dove il conflitto? La vita nutre la vita, la materia alimenta la materia, lo spirito nutre lo spirito. La vita nutre la materia, la materia nutre la vita e lo spirito alimenta sia la materia che la vita. C’è una totale reciprocità. Questa è la visione orientale, un punto di vista antico, un modo di vedere che si ritrova nelle tradizioni tribali delle culture preindustriali dove, natura e spirito, Terra e cielo, sole e luna sono in eterna reciprocità ed armonia.

 Le culture moderne duali considerano la natura violenta, con denti e artigli, sopravvive il più forte e il più adattato, il debole e il mite scompaiono, la conflittualità e la competizione sono la sola vera realtà. Da questo punto di vista sorge il concetto di divisione tra mente e materia. Una volta che la mente e la materia sono state divise, allora il dibattito verte se sia superiore la mente o la materia.

Questa visione di scissione, di spaccatura, di conflitto, di separazione e dualismo ha anche dato origine all’idea di separazione tra il mondo umano e il mondo della natura. Una volta stabilita questa separazione, gli esseri umani si considerano la specie superiore, impegnata a controllare e a manipolare la natura a proprio uso e consumo. Questo modo di intendere il mondo considera la natura come proprietà e solo a beneficio degli esseri umani. Se la natura viene protetta e conservata è solo per la loro utilità. Il mondo naturale – piante, animali, fiumi, oceani, montagne, cieli sono stati privati dello spirito. Se si ammette l’esistenza dello spirito, allora esso è limitato allo spirito umano. Ma anche questo è messo in dubbio. Con questa concezione di pensiero gli esseri umani sono considerati nient’altro che un’aggregazione di materia, molecole, geni ed elementi. La mente, una funzione del cervello e il cervello un organo nella testa e niente di più. 


Stralcio sulla spiritualità pratica  tratto da un articolo di Satish Kumar (Fiori Gialli)

Congenialità della spiritualità laica nella vita mondana


Paolo D'Arpini seduto sui gradini di una abbazia chiusa

Tutto sommato ritengo che per noi laici la vita “nel mondo” sia più congeniale, anche perché la nostra ricerca non esula mai dal sé.. ed il sé è presente ovunque ed in ogni tempo… Ed ecco le mie riflessioni notturne su questo tema.
L’io individuale (ego) sorge dal riflesso della coscienza nello specchio della mente. Una sovrimposizione identificativa con l’oggetto osservato. L’oggetto è il corpo-mente che reagisce in relazione (al contatto) con gli altri oggetti esterni.
Il momento che, nell’autoconoscenza, l’identità fittizia con l’agente scompare quel che resta è la pura consapevolezza del Sé. Non è perciò necessario, al fine della realizzazione, che le immagini -il mondo e l’osservatore- scompaiano, è sufficiente che la falsa identità con l’oggetto/soggetto riflesso (ego) scompaia. Ciò significa che il mondo può tranquillamente continuare a manifestarsi non essendo percepito come realtà separata, più o meno come potrebbe esserlo un sogno rispetto al sognatore. A questo punto il Sé e la sua manifestazione sono visti come la stessa identica cosa mentre il senso dell’io separativo (del me e dell’altro) viene obliterato. In fondo il dualismo è soltanto ignoranza di sé.
Il saggio osserva le azioni svolgersi senza che vi sia alcuna propensione o intenzione o giudizio in lui. Spontaneamente ogni cosa avviene confacentemente e conseguentemente al “destino” designato. Il destino è la risposta alla naturale interazione (e predisposizione) dei vari elementi coinvolti… Siccome tutto succede automaticamente non vi è alcuna “preferenza” nell’agire del saggio. Anzi il suo stesso agire è (apparentemente) intenzionale solo agli occhi degli “altri”, giacché per il saggio ogni cosa accade di per sé. Ogni evento vissuto accade semplicemente in sua presenza e lui ne è il testimone silenzioso e distaccato. Il suo agire (o stato) può essere paragonato al sonnambulismo, od al sonno da sveglio.
Ed inoltre anche il concetto di “destino” e di azione ha un senso unicamente nella mente dell’osservatore ancora identificato con l’esterno, ovvero di un ego che si identifica con l’agente e con le sue azioni. Ma il momento -come già detto- che tale identificazione è distrutta ogni altro concetto collegato scompare.
La saggezza consiste nel rimanere immune dalla illusione dopo aver compresa la verità. La paura dell’agire e delle sue conseguenze (karma) permane solo in chi vede la pur minima differenza fra sé e l’altro. Finché esiste l’idea che il corpo/mente è l’io non si può essere espressione di verità.
Ma certamente è possibile per chiunque, ed in ogni condizione, conoscere la propria vera natura poiché essa è assolutamente vera e reale, è l’unicum per ognuno. Infatti lo stato di puro Essere è comune a tutti ed è la diretta esperienza di ciascuno. Vivere la propria vera natura questo si intende per auto-realizzazione, poiché il sé è presente qui ed ora.
Il pensiero di sentirsi separati è il solo ostacolo alla realizzazione dell’Essere onnipervadente ed onnipresente. E pure dal punto di vista empirico identificarsi con l’agente (ego) è un impedimento al buon funzionamento dell’apparato psicosomatico, nel contesto del funzionamento globale . Per cui già l’accettazione intellettuale della verità è una forma liberatoria dalla propensione intenzionale (razionale) ad agire. Ciò che è destinato ad accadere accadrà.
E’ nell’esperienza di ognuno che arrovellarsi nella domanda è un handicap a trovare la risposta.
Paolo D’Arpini


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Testimonianze:
Sia che continuiate a vivere in famiglia o che vi rinunciate e andiate a vivere in una foresta, la vostra mente vi perseguiterà. L’ego è la fonte dei pensieri. Esso crea il corpo e il mondo e vi fa pensare di essere un grihasta (mondano). Se rinuncerete al mondo non farete altro che sostituire il pensiero di sannyasi (rinunciante) a quello di grihasta e l’ambiente di foresta all’ambiente della famiglia. Gli ostacoli mentali però resteranno lì, anzi, in un nuovo ambiente persino aumenteranno. Non serve a nulla cambiare ambiente. L’ostacolo è nella mente, che deve essere “compresa” sia a casa che nella foresta. Se potete farlo in una foresta, perché non nella società? Allora perché cambiare ambiente? Potete impegnarvi nella ricerca anche adesso, in qualunque ambiente vi troviate.” (Ramana Maharshi)

……

Ogni sentiero porta all’irrealtà. I sentieri sono creazioni coll’intento di trasmettere una conoscenza. Perciò i sentieri e i movimenti (religioni) non possono condurre alla Realtà poiché la loro funzione è di coinvolgerti nella dimensione dell’apprendimento, mentre la realtà viene prima di questo. (L’Ultima Medicina di Nisargadatta Maharaj)

Commento: Indipendentemente dall’incontrarvi un maestro o no ogni sentiero è valido solo per la mente. Secondo la mia esperienza il rapporto con un maestro non ha lo scopo della trasmissione di qualsivoglia dottrina o insegnamento spirituale bensì di percepire il “tocco” o “profumo” della sua realizzazione. Le sue parole sono solo un sotterfugio per trasmettere la sua “grazia” (non c’è altra parola più pertinente ed appropriata)… trascorrendo il tempo nella sua “presenza”… (P. D’A.)

Ecologia marina - Balenottere in aumento nel Tirreno





Uno studio dell’ISPRA (l’Istituto Superiore per la Ricerca e la Protezione Ambientale del Ministero dell’Ambiente) recentemente pubblicato sull’importante rivista scientifica Marine Ecology ha documentato come negli ultimi anni, rispetto a venti anni fa, gli avvistamenti della balenottera nel Tirreno Centrale sono notevolmente aumentati (+300%). L’ISPRA ha ripreso nel 2007 a monitorare un transetto marino lungo la rotta Civitavecchia-Golfo Aranci a bordo di traghetti di linea utilizzando la stessa metodologia di ricerca utilizzata dall’associazione Accademia del Leviatano alla fine degli anni ’80.

Paragonando i risultati dei mesi estivi per tre anni consecutivi con oltre 700 avvistamenti di cetacei si è giunti alla conclusione che la balenottera è la specie con il maggiore numero di avvistamenti nella regione.

Luca Marini, presidente dell’Associazione Accademia del Leviatano e coautore della ricerca, conferma come il Tirreno Centrale nell’ultimo decennio si sia trasformato da una regione di transito durante le migrazioni ad un’area di sosta per le balene. L’aumento di balenottere nel Tirreno centrale non significa un aumento generalizzato della popolazione mediterranea, ma solo che l’area del Tirreno Centrale viene più utilizzata. Le motivazioni, ci dice, potrebbero essere da ricercare sia nei cambiamenti climatici in atto che hanno reso la regione ricca di clorofilla sia nell’aumento del traffico marittimo della regione del Santuario Pelagos.

Le balenottere, infatti, vengono avvistate sempre negli spot con i valori più alti di clorofilla ed il network di ricerca ha documentato come con l’aumentare del traffico marittimo siano minori gli avvistamenti di balene.

Luca Marini ci dice inoltre come la ricerca si è avvalsa di diversi ricercatori che si sono alternati sui traghetti e di come è stato fondamentale il supporto della Fondazione CARICIV per lo studio realizzato.

ISPRA dal 2007 coordina il network di ricerca che monitora cetacei utilizzando traghetti di linea della Corsica-Sardinia Ferries e della Grimaldi Lines. A questa rete di monitoraggio fanno parte, tra le altre, la Fondazione CIMA , l’Università di Pisa, Pelagos France, GIS3M e l’associazione siciliana Ketos.
Questa metodologia di ricerca, utilizzata anche nell’Atlantico, permette di poter monitorare periodicamente i trend di distribuzione delle popolazioni di cetacei anche in zone di mare alto altrimenti difficilmente raggiungibili, il tutto a costi ridotti.

Il network di ricerca ha individuato tra il mar Ligure ed il Mar Tirreno delle aree, lungo le rotte marittime, ad alta densità di cetacei. In queste zone sarebbe auspicabile una regolamentazione nella navigazione al fine di evitare potenziali collisioni tra navi e grandi cetacei, anche sfruttando il recente decreto, che ha istituito una zona di protezione ecologica, che ha allargato la giurisdizione italiana anche in acque internazionali.

Monteveglio e Albareto - Due esperienze per conoscere se stessi ed il mondo


Il mini intensivo sull’I Ching, tenuto a Modena nei giorni scorsi, si è concluso felicemente. Abbiamo affinato la comprensione del testo e soprattutto la sua non-comprensione. Insomma anche stavolta siamo salvi e possiamo continuare a vivere come se nulla fosse. Dicono che oggi sia la vigilia di natale… beh… veramente non ci credo, comunque è un bel giorno come un altro e perciò vi auguro buona vita!

Ah, Caterina ha voluto descrivere brevemente sia le sensazioni vissute durante l’incontro zodiacale tenuto ad Albareto che durante una precedente passeggiata fatta a Monteveglio. I pensieri sono accompagnati da alcune immagini… (Paolo D'Arpini)


Caterina Regazzi a Monteveglio


Monteveglio, un paesino in provincia di Bologna. Ho portato Paolo a visitare il borgo antico con l'abbazia, un luogo suggestivo, in cui il silenzio regna sovrano, solo pochi visitatori popolavano le stradine ed un paio di bambini armati dei loro stivaletti rossi, gli "scintillini" animavano il loro cortile. Il sole scaldava il viso e ci faceva indugiare ancora un po' prima di andare ad incontrare gli amici bolognesi per il consueto pranzo prenatalizio, a base delle classiche crescentine (bolognesi) e tigelle (modenesi), a Montebudello.  (Baci tanti scimmione mio....)


Successivamente, il 22 ed il 23 dicembre 2012,   siamo stati accolti nella confortevole casa di Donatella dei "Senzanome" per un intensivo sul "Libro dei mutamenti" e oroscopo cinese che già da tempo era previsto per alcune componenti dell'associazione da parte di Paolo: oltre a Donatella c'erano Manuela e Adele. Io accompagnavo Paolo ed ho approfittato per rispolverare alcune idee e sensazioni e già ascoltate e per goderne di nuove. Le ragazze sono state attente e partecipi, il clima era sereno e amichevole ma carico di attenzione e coinvolgimento, anche per me. Abbiamo consumato con loro i due pranzi di sabato e domenica, domenica era presente anche Pierre, il marito di Donatella. Dopo le prime basi storico-filosofiche e l'analisi dei trigrammi, oggi siamo andati più nel pratico, con l'esame degli elementi, delle associazioni, delle affinità e tanto altro. Aspetto ansiosa il resoconto delle allieve. Due giornate molto piacevoli e interessanti.

Caterina Regazzi

Albareto, pranzo dopo la sessione zodiacale