tag:blogger.com,1999:blog-5349919444293596440.post2173849700361494728..comments2023-11-15T06:27:26.675-08:00Comments on Riciclaggio della memoria: Alchimia della natura: proprietà nascoste delle piante e sostanze psicotropePaolo D'Arpinihttp://www.blogger.com/profile/03388741175940858520noreply@blogger.comBlogger1125tag:blogger.com,1999:blog-5349919444293596440.post-85482165717876585752013-11-10T03:39:43.071-08:002013-11-10T03:39:43.071-08:00Ci sono piante che producono effetti vari come eli...Ci sono piante che producono effetti vari come eliminazione di certe tossine che producono malattie (e quindi guariscono) ed altre che producono effetti sulla mente o che addirittura uccidono. Perché, nel giardino del Signore, esistono anche queste ultime due specie di piante ? è la domanda che viene spontanea. Una risposta potrebbe essere:<br />- 1° l'uomo ha la cattiva abitudine di estrarre i principi attivi, che, presi da soli, producono effetti molto più accentuati e forti che non se miscelati con il resto dei componenti della pianta. Quindi, se ingeriti anche in piccole quantità, possono uccidere, mentre non lo farebbero se ingeriti con l’intera pianta.<br />- 2° l’uomo intimamente, e il più delle volte senza rendersene conto, è sempre alla ricerca del “bene/benessere totale”, della “pace spirituale” che produce anche benessere fisico. Ed è pur vero che tanto più uno è elevato e tanto meno le avversità lo danneggiano, di conseguenza anche ciò che è contenuto nelle piante, e che danneggia il debole, non produce alcun effetto sul forte. In genere chi evade usando droghe lo fa perché è insoddisfatto, se non disgustato, dal mondo quale è e, credendo di non poterlo cambiare e gestire, cerca il suo mondo ideale in altre dimensioni, a dimostrazione che l’uomo ha dentro di sé l’anelito costante a ritornare alla sua dimensione originaria di essere spirituale perfetto, quale Dio l’aveva creato. Quindi tali piante servono, se usate con parsimonia, a pregustare la perfezione originaria e a stimolarci verso il volerla di nuovo ottenere. Ma chi è cosciente della sua condizione, non cercherà mai un surrogato alla felicità e pace originarie, bensì lotterà contro se stesso (e non contro gli altri) per rieducarsi.Marcohttps://www.blogger.com/profile/01625493948921040914noreply@blogger.com