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L’anima delle cose... (alberi compresi)



Gli animali sono necessari agli alberi e gli alberi sono necessari agli animali. Non sono separati: fanno parte dello stesso ritmo. Anche questo è un fatto e la vita dovrebbe tenerne conto. Si deve comprenderne la totalità e vivere in modo che nessuna parte prevalga sull’altra. Non c’è alcun bisogno di distruggere, non c’è alcun bisogno di combattere. Questa è la via del Tao, la via del Sufismo, la via dello Zen.

 

Narra una famosa storia Zen...

Un re espresse al suo falegname il desiderio di avere un certo tavolo.

Il vecchio falegname disse: “Io sono molto vecchio e mio figlio non è ancora sufficientemente abile: poco per volta sta imparando. Però ci proverò, farò del mio meglio. Datemi tempo”.

Il vecchio scomparve nella foresta per tre giorni. Dopo tre giorni tornò.

Il re domandò: “Ci vogliono tre giorni per trovare un pezzo di legno per un tavolo?”.

Il vecchio falegname rispose: “A volte servono tre giorni, a volte tre mesi. E qualche volta ci vogliono tre anni, per trovare il legno. È un’arte difficile”.

Il re era confuso. Disse: “Spiegami. Cosa vuoi dire? Spiegamelo nei dettagli”.

L’uomo spiegò: “Per prima cosa, devo iniziare a digiunare, perché solo quando sono a digiuno la mia mente rallenta. Quando la mia mente rallenta, tutti i pensieri scompaiono, scompare ogni aggressività. E quando ho cessato di essere violento, ecco allora, amore e compassione puri: una vibrazione assolutamente diversa.

Quando percepisco questa vibrazione di non mente, vado nella foresta, perché solo con questa vibrazione posso trovare l’albero giusto. Come puoi trovare l’albero giusto se c’è aggressività? E devo domandare agli alberi, se uno di loro vuole diventare un tavolo.

Io mi presento, mi guardo intorno e quando sento che quest’albero è disposto... Questa disposizione può essere percepita solo quando sono senza mente... Ecco perché digiuno, medito; e quando sono assolutamente vuoto, mi metto semplicemente a girovagare tra gli alberi finché non sento quello giusto. E quando avverto che questo albero è adatto, mi siedo al suo fianco e gli chiedo il permesso: ‘Vorrei tagliarti un ramo. Sei disposto?’. Se l’albero risponde con un sì sincero, soltanto allora, lo taglio; altrimenti, chi sono io per tagliare uno dei suoi rami?”.

Questo è un atteggiamento totalmente differente. Non c’è alcuna lotta tra l’uomo e l’albero, ma un’amicizia. L’uo­mo cerca di entrare in rapporto con gli alberi e chiede il loro permesso.

Osho - Tratto da  Sufis. The People of the Path, Vol. II




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