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Bohm-De Broglie e l'onda pilota...



Uno degli aspetti più interessanti della fisica quantistica,- di cui sentiremo certamente parlare anche in sviluppi futuri – è quello legato al fenomeno della “correlazione quantistica” (in inglese: “Entanglement“) (1)(2). In un numero precedente (N. 105) abbiamo visto come il cosiddetto “Esperimento EPR” ideato da EinsteinPodolski e Rosen per aggirare l’indeterminismo di Heisenberg, sia stato utilizzato da Einstein per sollevare il dilemma: se la correlazione che è possibile creare tra due particelle (in particolare elettroni), determinandone un comportamento analogo ed interdipendente anche a notevole distanza, sia dovuto a presunti “parametri nascosti” che ne hanno deterministicamente programmato le azioni, oppure se sia dovuto ad azioni istantanee a distanza tra le due particelle che violerebbero le leggi della relatività speciale (e ciò costituirebbe un paradosso).

Nel 1951 il fisico statunitense David Bohm (1917-1990), allievo di Oppenheimer, riformulò il paradosso in termini più ampi e precisi, risolvendolo poi in senso deterministico e “non-localistico” con la Teoria dell’Onda–Pilota o del Campo Pilota. Questa Teoria, detta anche di Bohm-De Broglie, derivava infatti da un’idea di De Broglie, secondo cui le particelle avevano un comportamento ondulatorio (perfettamente determinabile) in quanto dirette da un campo che ne orientava i movimenti con azioni istantanee a distanza (e quindi definite non-localistiche)(1)(2).

Bohm, sia per queste sue idee scientifiche eterodosse, sia per la sua militanza comunista che lo espose alle persecuzioni maccartiste, fu costretto ad emigrare in Brasile, dove ottenne la cittadinanza brasiliana, e poi in Inghilterra(2). Le sue impostazioni furono in seguito condivise dall’intelligente fisico nord-irlandese John Stewart Bell (1928-1990), noto come progettista di macchine acceleratrici.

Bell è soprattutto noto per aver sviluppato il Teorema che porta il suo nome, esprimibile anche come “Diseguaglianze di Bell”, che dimostra come in caso di fenomeni “localistici” (che avvengono cioè localmente in un dato istante senza effetti istantanei a distanza) non possano esservi parametri nascosti e dovrebbero comparire diseguaglianze nelle correlazioni statistiche tra particelle. Bell però ammetteva che in caso di fenomeni non-localistici con trasmissione istantanea di informazioni (fenomeni definiti da Einstein come “inquietanti azioni a distanza”)(1)  il determinismo rientrava in gioco e scomparivano le diseguaglianze. Queste idee furono espresse da Bell anche in una conferenza del 1984 in cui criticò Einstein per non aver accettato l’idea del non-localismo in difesa della teoria della Relatività Ristretta, ma anche Bohr per averla sottovalutata. Anche il filosofo statunitense Tim Maudlin ha sollevato la questione con il libro del 1994 “Quantum non-locality and Relativity”.

Le previsioni di Bell sono state confermate da esperimenti condotti negli anni 1971-72 dal gruppo statunitense di John Clauser e Stuart Freedman, già in contatto con Bell, e poi nel 1982 dal più noto esperimento del francese Alain Aspect, in collaborazione con J. Dalibard e G. Roger, che provocavano delle polarizzazioni contemporanee a distanza di particelle “entangled” con l’uso di speciali prismi.

Altri esperimenti, che hanno sempre verificato la presenza di fenomeni istantanei a distanza e la validità del teorema di Bell, sono state condotte nel 1988 dal gruppo Geneva diretto da Tippel e nel 1998 dal gruppo di Innsbruck diretto dall’austriaco Zielinger e coordinato da Gregor Welhs, che ha effettuato misure a 144 Km di distanza tra le isole di Palma e Tenerife. Altri esperimenti sarebbero stati condotti nel 2015, e nel 2017 anche in Cina, fino a 1500 Km di distanza (tra la Terra ed un satellite), ed avrebbero pienamente confermato i risultati precedenti.

Questi esperimenti dimostrerebbero che la nostra percezione dello spazio è il modo in cui la specie umana ha imparato a percepire la realtà, che però sarebbe molto diversa e completamente correlata in ogni sua parte. Per “salvare” il principio della relatività ristretta, secondo cui i fenomeni fisici non possono trasmettersi a velocità superiore a quella della luce, è stato varato un “teorema della non-comunicazione”, secondo cui le azioni istantanee a distanza non danno luogo a comunicazione di segnali.

Nell’ottimo recente libro di George Musser, “Inquietanti azioni a distanza”- l’originale è del 2015(1)- si sostiene che la non-località è presente in molti altri settori, soprattutto della Fisica quantistica, anche diversi dall’Entaglement. Uno di questi settori è costituito da alcuni aspetti delle teorie sui buchi neri (di cui ci interesseremo soprattutto in un prossimo articolo dedicato ad Hawking: N. 124). Un altro settore è la straordinaria omogeneità osservata nelle caratteristiche di galassie lontanissime poste ai margini opposti dell’Universo. Per spiegare questo fenomeno esiste una teoria, definita inflazione, secondo cui le galassie, vicinissime dopo il Big-Bang, si siano poi allontanate di colpo a velocità superiori a quella della luce a causa della crescita subitanea dello spazio intergalattico.

Questa teoria, sostenuta anche da Charles Misner (autore insieme a John Wheeler e K.S. Thorne del celebre libro del 1973, “Gravitation”), “salverebbe” la Relatività Ristretta di Einstein, pur considerando un’espansione dell’Universo a velocità superiori di quella della luce. Sarebbe infatti lo spazio a dilatarsi e non le singole galassie ad allontanarsi.

Molti altri fisici, tra cui gli statunitensi S. GiddinsN. Harkani-Hamed e L. Susskind, l’argentino J. N. Maldacena e la greca F. Markoupolou-Kalamara, preferiscono parlare di fenomeni non-localistici che interesserebbero sia i buchi neri che l’intero Universo. In alcuni autori si trovano anche concetti come quelli di “cunicoli spaziali” e “Wormholes” (letteralmente “buchi di vermi”), che metterebbero in comunicazione diretta punti distanti dell’Universo. È il caso di dire - come Amleto - che vi sono ancora molte cose (da scoprire) che non fanno (ancora) parte della nostra Scienza e della nostra Filosofia.

 Tratto dal libro "Conoscenza, Scienza e Filosofia" di Vincenzo  Brandi




(1) G. Musser, “Inquietanti Azioni a Distanza”, Adelphi, 2019

(2) J. Bricmont, “Quantum Sense and Nonsense”, Springer, 2017


Fluire nel grande flusso dell'esistenza...



Il discorso è "esiste il libero arbitrio od esiste solo un destino predeterminato?". 


Secondo Ramana Maharshi, tutto ciò che noi viviamo è stabilito dal momento della nascita, la nostra libertà sta nel sentirci coinvolti, reagendo con desideri o repulsioni nei confronti del vissuto. Desideri e repulsioni producono forme pensiero che vengono successivamente proiettate in altre "incarnazioni" (non intendendo particolarmente  incarnazioni dello stesso ente). Queste forme pensiero insomma producono nuovi nomi e nuove forme che cercano un completamento. E' un meccanismo spontaneo dell'evolversi della coscienza nello spazio tempo. 
 
Comunque -sempre menzionando Ramana Maharshi: "Dal punto di vista del Sé (Coscienza impersonale assoluta) non esiste progresso o regresso ma dal punto di vista della mente l'evoluzione è continua."
 
Ed in verità se assumiamo un atteggiamento distaccato, lasciandoci scorrere nel grande flusso evolutivo, non significa che le nostre predisposizioni non possano interagire con le situazioni. Il distacco consente una migliore prestazione. Ma anche questo atteggiamento è in qualche modo "determinato" dal processo evolutivo in corso. 
 
Per questo nel Libro dei Mutamenti  (I Ching) si distinguono le due tendenze:  involutiva (la via degli ignobili) ed evolutiva (la via dei nobili), come indicatrici del livello di adesione alla realtà. 
 
E la vita si gode quando non c'è repulsione o desiderio ma quando si persegue la propria natura con soddisfazione ed innocenza.

Paolo D'Arpini



Atto di nascita della Repubblica Italiana... era il 2 giugno del 1946...

 


L’Italia è una Repubblica dal 2 giugno del 1946. Questa data è come un atto di nascita ed è possibile stabilire le qualità insite nella fondazione del nuovo Stato partendo dalle qualità temporali della sua fondazione. L’aspetto più evidente, dal punto di vista dello zodiaco occidentale, è che l’Italia manifesta tutte le caratteristiche dei Gemelli. Il 2 giugno rientra nel secondo decano, quindi nella pienezza degli aspetti “gemellari”. Castore e Polluce ci sono entrambi, ed è forse per questa ragione che l’Italia ha avuto, ed ha, un destino sia artistico, culturale e poetico che truffaldino, speculativo e corrotto. 

In particolare si può dire che la Repubblica Italiana manifesta capacità di cambiamenti rapidi ed una quantità di talenti. Benedetta dalle qualità del “divo nato” la nostra patria rappresenta la personificazione caratteriale dell’uomo di spettacolo, una specie di prestigiatore Houdini o –al meglio- un accorto Disraeli. Lo spirito mercuriale dei gemelli predispone la Repubblica Italiana a trasformazioni repentine, cambiamenti di scena e facili entusiasmi. In tal modo si può perdere di vista la necessità contingente ed infatti la vita privata degli italiani -in generale- ne soffre, anche se nel pubblico tutti cercano di essere brillanti…

Nel calendario romano il 2 giugno era indicato come il “quarto giorno prima delle none. Fasto. Sacro a Marte, alla Dea Carna ed a Giunone Moneta” Secondo Microbio Carna è la divinità tutelare della parti vitali del corpo, forse questa la ragione per cui gli italiani sono così amanti della buona tavola e delle “rotondità” femminee. Il termine invece affibbiato a Giunone, “Moneta”, significa “l’Avvertitrice” e le venne conferito in occasione del celebre episodio dell’assalto dei Galli al Campidoglio, sventato dalle oche sacre del tempio di Giunone. L’attributo passò poi ad indicare la moneta (in senso di denaro) poiché la zecca si trovava nei pressi del tempio della Dea.

Questo particolare della “difesa” fatta dalle oche può servire da introduzione al contenuto semantico e zodiacale connesso all’oroscopo cinese. Infatti l’anno 1946 è quello del Cane di Fuoco. Il cane è animale da guardia per antonomasia ed il Fuoco rappresenta la vista, da cui se ne deduce che l’Italia è un paese che si guarda attorno e cerca di adeguarsi alle regole secondo termini di giustizia condivisa. Questa è una chiara immagine del destino del nostro paese. In aggiunta il 2 giugno rientra nella stagione del Cavallo, simbolo della libertà e della leggerezza, da cui se ne deduce che il motto più vicino alla realtà ideale della nostra Repubblica, secondo i cinesi, sarebbe “giustizia e libertà”. Ed effettivamente, malgrado i grandi difetti, queste aspirazioni sono nel cuore di tutti gli italiani…

Buon Anniversario della Repubblica a tutti quanti!

Paolo D’Arpini


Massimo Citro Della Riva: "Apocalisse. Li hanno lasciati morire" - Recensione



Il Sistema non può essere messo in discussione e, nella mente di tutti, deve rappresentare il migliore dei mondi possibili. Per questo ha imparato a distogliere l’attenzione creando di volta in volta un nemico da combattere, che in questo caso è il virus. La massa rimane nell’ignoranza, nella mediocrità, nel senso di colpa e continua a ridurre a “complotto” un progressivo colpo di stato mondiale, che ha già reso schiava buona parte dell’umanità.

La propaganda passa per visionari coloro che hanno compreso, mentre gli altri sono politicamente ammaestrati a rispettare correttamente le regole imposte dall’oligarchia. Una minoranza regge le sorti del pianeta e, in modo consapevole o meno, buona parte dell’umanità la sostiene: sono coloro che traggono vantaggi dal Sistema e da quello che “conviene” o che hanno sposato l’ideologia transumanista.

Ricoprono posti di potere, dell’alta finanza, operano in Borsa, traggono guadagno dal caos e dalla disperazione. Viene loro assicurato successo, denaro, visibilità, potere: in cambio si devono impegnare a tradire i valori dell’umanesimo, della cultura, del classicismo, della bellezza, del sentimento. Il mondo è oggi diviso in transumanisti, che sostengono il Sistema a suon di crimini e menzogne, e umanisti che difendono la vita.  Il Sistema è come una grande mela marcia. E in una mela marcia vivono bene soltanto i vermi. 

Massimo Citro Della Riva
Apocalisse
Li Hanno Lasciati Morire

Byoblu Edizioni

Apocalisse… l’Eresia continua.
 

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