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Lo Spirito è nel Cuore...

 


Qualcuno mi ha chiesto "...ti definisci uno spiritualista eppure continui ad occuparti di tanti argomenti, spesso in contrapposizione con altri, come mai questo atteggiamento controverso?". 

La risposta è semplice, la spiritualità laica si manifesta vivendo nel mondo (gli inglesi la definiscono anche "secular spirituality”), perciò la sua espressione non è scissa da tutte le azioni che nel mondo si svolgono, che siano di carattere sociale, politico, culturale, economico, ecc. Uno spiritualista laico, vive ed opera nel mondo, come un fior di loto nasce e cresce nel fango, senza esserne "contaminato". 

 Abu Sa'id ibn Abi al-khayr, un saggio musulmano disse: "Un vero sufi siede assieme ai compagni, si alza e mangia, dorme, compra e vende al mercato, si sposa e partecipa alla società, e tuttavia mai per un momento dimentica Dio...". Credo che in questo caso la descrizione riferita al "sufi" corrisponda perfettamente a quella di "spiritualista laico"...”


E mi scrive a commento l'amico M.G.: “Paolo buongiorno, io non me ne intendo di filosofia, di spiritualità, so solo che a volte le opinioni di ciascuno di noi trovano il contrasto da parte di altri. Ma ciò serve per aprire la discussione e avvalorare il proprio credo o modificarlo, migliorandolo proprio per essere messi a confronto. Occuparsi di tanti argomenti in contrapposizione di altri dimostrano intelligenza, voglia di sapere e confrontare, per scegliere e seguire a nostro giudizio il meglio ed abbandonare il peggio che era in noi. Io svolgo la mia vita quotidianamente accanto a mia moglie, non la lascio mai, perché è stata colpita da ictus quattro anni fa, non so se è il mio spirito a guidarmi, ma certo è che mi guida il mio amore, verso la persona che ho scelto accanto a me fino a quando vivrò. Lo spirito è nel cuore? Lì c'è Dio, ci sono i miei genitori morti, ci sono i miei sentimenti, ci sono le mie certezze, le mie insicurezze? Non lo so, ma certo è che quando ho bisogno dello spirito che mi aiuti a superare le difficoltà della vita, sento che il cuore batte forte ed allora il mio Dio, i miei genitori, i miei sentimenti... la mia anima, sono lì, nel cuore che mi accompagnerà fino alla fine. Un forte abbraccio amico mio che mi insegni tante cose che a 70 anni fanno tanto bene al cuore e all'anima..."

Mia rispostina: “Caro M.G., la tua è una saggezza senza pretenziosità che parte dal Cuore. Sì, lo spirito risiede nel Cuore e tu ne sei pieno...”  (P.D'A.)




La via di mezzo - Una volta Buddha disse ad un discepolo...



Un grande principe prese l’iniziazione e diventò un sannyasin del Buddha. Aveva vissuto nel lusso per tutta la vita ed era stato un eccellente sitarista: il suo nome era noto in tutto il paese come quello di un grande musicista. Tuttavia rimase colpito dalla musica interiore del Buddha e forse proprio la sua comprensione della musica lo aveva aiutato a capire il Buddha.

Era andato ad ascoltarlo per la prima volta quando Buddha era arrivato nella sua città. Si era innamorato a prima vista e aveva deciso di rinunciare al suo regno. Ma Buddha non aveva voluto che facesse un gesto così grande in modo così impulsivo. Gli aveva detto: “Aspetta. Pensaci. Starò qui per quattro mesi”. 

Durante la stagione delle piogge Buddha non si spostava mai, rimaneva in un solo posto. “Starò qui; non c’è fretta, pensaci su. Quattro mesi e poi potrai prendere il sannyas, potrai diventare un iniziato”.

Ma il giovane aveva detto: “La decisione è presa, non c’è più niente a cui pensare. Adesso o mai più! E che ne sappiamo del domani? Tu stesso hai sempre detto: ‘Vivi nel presente’, quindi ora perché mi dici di aspettare quattro mesi? Potrei morire, tu potresti morire, potrebbe succedere qualcosa. Che ne sappiamo del futuro? Non vo­glio aspettare nemmeno un giorno!”.

La sua insistenza era stata tale che Buddha aveva dovuto accettarlo e dargli l’iniziazione. 

Buddha era un po’ incerto su di lui, se sarebbe stato in grado di vivere quella vita da mendicante. Buddha lo sapeva per esperienza personale; lui stesso era stato un grande principe un tempo. Sapeva cosa significava vivere nel lusso, cosa significava vivere nel confort e cosa significava essere un mendicante per la strada. Era un fenomeno enorme e difficile e Buddha aveva impiegato del tempo. Gli ci erano voluti sei anni per illuminarsi; e lentamente si era abituato a vivere senza una casa, a volte senza mangiare, senza amici e con nemici dappertutto e senza ragione, perché non faceva del male a nessuno. Ma le persone sono così stupide e vivono in menzogne così grandi, che quando vedono un uomo di verità si fanno del male da sole, si sentono ferite, insultate.

Buddha sapeva che tutto questo sarebbe stato troppo per questo giovane. Gli dispiaceva per lui, ma lo iniziò. E fu una sorpresa, anche per tutti gli altri sannyasin, perché l’uomo andò semplicemente all’altro estremo. 

I monaci buddhisti mangiano solo una volta al giorno e quel nuovo monaco, l’ex principe, iniziò a mangiare una volta ogni due giorni. I monaci bud­dhisti dormono sotto gli alberi, lui dormiva a cielo aperto. I monaci camminano sulla strada, lui non camminava sulla strada, ma sempre sul bordo, dove c’erano spine e pietre. Era un uomo bellissimo e in pochi mesi il suo corpo diventò nero. Era molto sano e si ammalò, diventò molto magro e i suoi piedi erano pieni di ferite.

Molti sannyasin andarono dal Bud­dha a dirgli: “Bisogna fare qualcosa. Quest’uomo è andato all’estremo opposto: si sta torturando! È diventato autodistruttivo”.

Buddha andò da lui una sera e gli disse: “Shrona” – si chiamava Shrona – “posso farti una domanda?”.

Lui rispose: “Certo, mio Signore. Puoi farmi qualsiasi domanda. Sono tuo discepolo. Sono qui per dirti tutto ciò che vuoi sapere di me”.

Buddha continuò: “Ho sentito che quando eri un principe eri un grande musicista, suonavi il sitar”.

Lui rispose: “Sì, ma ho smesso, me ne sono dimenticato completamente. Ma è vero, suonavo il sitar. Quello era il mio hobby, il mio unico hobby. Mi esercitavo almeno otto ore al giorno ed ero diventato famoso in tutto il paese”.

Buddha disse: “Devo farti una domanda. Se le corde del sitar sono troppo tese, cosa succede?”.

Disse: “Cosa succede? È semplice! Non puoi suonare, si spezzano”.

Buddha disse: “Un’altra domanda: e se sono troppo allentate, cosa succede?”.

Shrona disse: “Anche questo è semplice. Se sono troppo allentate non si produce alcun suono, perché non c’è tensione”.

Buddha disse: “Sei una persona intelligente e non ho bisogno di dirti altro. Ricorda, anche la vita è uno strumento musicale. Ha bisogno di una certa tensione, ma solo di una certa tensione. Meno di quella e la tua vita sarà troppo molle e non ci sarà musica. Se la tensione è troppa inizierai a spezzarti, a impazzire. Ricordalo. Prima vivevi una vita molto rilassata e la musica interiore ti è sfuggita; ora stai vivendo una vita molto tesa e ancora la musica ti sfugge. Non c’è un modo per regolare le corde del sitar in modo che siano esattamente nel mezzo, né molli né tese, con la giusta quantità di tensione, in modo che possa nascere la musica?”.

Rispose: “Sì, c’è un modo”.

Buddha disse: “Questo è il mio insegnamento: stai esattamente a metà tra i due estremi. La tensione non deve scomparire completamente, altrimenti sarai morto; e non deve diventare troppa, altrimenti diventerai matto”.


Una certa tensione è necessaria, ma c’è uno stato di tensione che è anche uno stato di equilibrio. E questa è l’arte del Tao. Il ritmo equilibrante della vita mistica, il segreto... 

 


da: Osho, Tao: The Golden Gate, Vol. 1  

Ripreso da  Osho Times n 276

Spiritualità laica. Essere cosciente nella Coscienza...


Risultati immagini per Lo spirito è una sintesi tra intelligenza e coscienza

Tanto per cominciare debbo dire che "spirito" per me significa "sintesi fra intelligenza e coscienza" inoltre confermo di non essere "credente" in alcuna forma, quel che affermo è sulla base della mia diretta esperienza di esistere e di averne coscienza. Non è necessario che alcuno me ne dia conferma e ciò vale, ovviamente, per tutti.


Non serve “credere” per dire “io sono”, lo sappiamo senza ombra di dubbio da noi stessi. Mentre per sentenziare l’assunzione di una fede o la mancanza di una fede non possiamo fare a meno di usare il termine “credo” oppure “non credo”.

Se ne deduce che l’essere ed esserne contemporaneamente coscienti è naturale ed inequivocabilmente vero, mentre sostenere qualcosa che ha il suo fondamento nel pensiero, cioè nella speculazione mentale, è solo un processo, un concettualizzare.

Questa è vera spiritualità laica.

Poiché la spiritualità non appartiene ad alcuna religione o ideologia; essa è la vera natura dell’uomo. Lo spirito è presente in tutto ciò che esiste, non può quindi essere raggiunto attraverso uno specifico sentiero, poiché esso è già lì anche nel tentativo di perseguirlo.

La laicità è la condizione di assoluta “libertà” da ogni forma pensiero costituita, sia essa ideologica o religiosa. “Laikos”, in greco, sta a significare colui che è al di fuori di ogni contesto sociale e religioso, ovvero non appartiene ad alcun ordinamento sociale o confessionale.

Da questo punto di vista la ricerca spirituale può essere considerata un fatto strettamente personale, quindi il vero cercatore spirituale è assolutamente laico, allo stesso tempo riconosce ciò che è in lui come presente in ogni altra cosa. Conciliare la propria via personale con quella di chiunque altro significa saper fluire senza ostruire, apprendere e trasmettere senza pretendere, insomma si tratta di fare la pace con noi stessi e con gli altri.

Questa assoluta libertà comprende anche assoluto amore e rispetto, non essendoci assunzioni di posizioni precostituite e riferimenti assolutistici ad uno specifico sentiero.

La Spiritualità Laica è una via in cui non possono esserci dogmi o indicazioni religiose. Questa è la via in cui non si segue nessuna via. Il percorso è completamente assente, nella spiritualità laica ciò che conta è la semplice presenza a se stessi e questo non può essere un percorso ma una semplice attenzione allo stato in cui si è.

La coscienza è consapevole della coscienza.

Ed è normale che sia così poiché la spiritualità laica non può essere nulla di nuovo ma solo un “modo descrittivo” di un qualcosa che c’è già, infatti se quel qualcosa non ci fosse già che senso avrebbe esserne “consapevoli”? Perciò Spiritualità Laica e Consapevolezza sono la stessa identica cosa. Ma noi sappiamo che la pura consapevolezza di sé è purtroppo spesso macchiata da immagini sovrimposte, create dalla nostra mente, queste immagini sono ciò che noi abbiamo immaginato possa essere la spiritualità.

Il sentire della spiritualità laica è equiparabile al sentire dell'ecologia profonda. Anzi entrambi condividono la piena consapevolezza di appartenere ad un "tutto inscindibile". L'ecologia profonda prende maggiormente in esame l'aspetto esterno di questo "tutto" mentre la spiritualità laica si occupa dell'aspetto interiore. Attraverso questa integrazione esterno-interno riempiamo una falla enorme nel pensiero e nell'azione.

Tutto quel che ci circonda e noi stessi siamo la stessa identica cosa, siamo immersi in noi stessi come acqua nell'acqua eppure continuiamo a comportarci come fossimo separati, disponendo di ciò che riteniamo "sia al di fuori di noi" come  fosse "altro" da noi. C'è una meraviglia più grande di questa?

Paolo D'Arpini

Risultati immagini per Lo spirito è una sintesi tra intelligenza e coscienza

Il Vishnu Purana traccia la storia che stiamo vivendo attualmente...?


DICE IL VISHNU PURANA (VANA PARVA CAP. 85): 



"Durante il kali yuga prevarrà la disonestà. La carità ed il sacrificio non esisteranno se non come sterili nomi. I servi  diveranno padroni ed i sapienti faranno il  lavoro dei servi. I governanti saranno peccatori e corrotti. Gli uomini avranno vita breve e la loro salute diminuirà.  Nell'uomo prevarrà l'aspetto animalesco.

I sensi dell'odorato e del gusto spariranno.  I sacerdoti venderanno le scritture e le donne venderanno la loro vagina. La qualità del latte delle mucche diminuirà come diminuirà la qualità dei frutti e dei fiori. La popolazione mondiale crescerà a dismisura. I sacerdoti diventeranno mendicanti ed i sapienti si daranno al commercio religioso. I sacerdoti si faranno crescere senza ragione unghie e capelli e nessuno più osserverà l'ascetismo in maniera corretta. 


Gli studenti contamineranno il letto dei loro precettori. Le piogge cadranno fuori stagione e gli alberi rifiuteranno di crescere in molte parti del mondo. Ovunque si ucciderà la gente. I commercianti deruberanno i loro clienti con diversi imbrogli. I giusti diminuiranno e cresceranno invece i peccatori. Le bambine di 9 anni resteranno gravide ed i ragazzi si accoppieranno in giovanissima età. Molto presto l'uomo avrà i capelli grigi e gli anziani continueranno a fare quello che fanno i giovani. Molte popolazioni moriranno di fame.  Le donne si prostituiranno anche quando i loro mariti saranno   ancora in vita. "


Anche nell'apocalisse di Giovanni (16:3)... si legge che "il Re dei Re discenderà quando un gigantesco sistema commerciale internazionale crollerà in seguito ad una guerra contro un blocco di nazioni ad est dell'Europa. 
ED I MERCANTI DELLA TERRA PIANGERANNO  PERCHÈ NESSUNO PIÙ COMPRERÀ LE LORO MERCANZIE (ap. 18:11)."  

(Notizie riportate da Giancarlo Rosati)

Il dramma del ritorno karmico e sue conseguenze


Oggi io sono equilibrata nell'Anima, collegata alla mia dimensione "spirituale", e tento di equilibrare il corpo adesso, ma non è facilein seguito all'effetto di una vita sociale inquinata da loschi figuri del potere militare ed esoterico di basso livello che emanano scie chimiche, virus  ed ogni sorta di robaccia per portare malattie e farne morire più possibile...  

In America il potere è in mano  alle famiglie sioniste che oggi ci rendono a tutti intossicazioni da camera a gas per farci fuori in 6 miliardi, visto che Hitler ne gassificò 6 milioni... Non fece di certo bel gesto, visto adesso il ritorno  karmico del pianeta gassificato da loro... 

Quindi mentre la mafia rovina la vita agli stolti giovani con la droga per farli fuori, i militari  si stanno vendicando, con aerei e carburanti tossici solcano cieli per portare morte ... 

E tu allora come ti poni in tutto questo ?

Saluti,   Lucia  - lucilla_c at hotmail.com



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Commento di G.Q.: "La grande finanza ora è tutta nelle mani di sion e si è rafforzata con la 2° guerra mondiale...  Ora siamo sotto il N.W.O. e ci respiriamo i loro veleni. Il cielo azzurro scordiamocelo. 

Basta vedere questi video per rendersi conto:
http://www.youtube.com/watch?v=L9M4g9Dt2no

http://www.nogeoingegneria.com/

http://www.youtube.com/watch?v=RsiM95UkRjU"