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"Il libro perduto del dio Enki" - La favola di Nibiru, Eloim, Atlantide, san Michele e compagnia bella.... ri-raccontata da Ferdinando Renzetti




La  storia comincia alcuni milioni di anni fa quando la Terra era molto giovane. Allora c’era un grande pianeta chiamato Tiamat esso ruotava intorno al sole tra Marte e Giove. L’antica Terra aveva una grande luna che si dice fosse destinata a divenire lei stessa un pianeta, un giorno nel futuro. 

C’era un pianeta in più nel nostro sistema solare di cui, ai nostri tempi, siamo soltanto vagamente consapevoli. I babilonesi chiamavano questo pianeta Marduk, il suo vero nome sumero è Nibiru. Era un pianeta enorme che ruotava con un moto retrogrado rispetto agli altri pianeti, che si muovevano piu o meno su un piano piatto in una direzione. Nibiru si muoveva in direzione opposta e quando si avvicinava agli altri pianeti passava attraverso l’orbita di Marte e Giove.

 E' stato detto che passava attraverso il sistema solare ogni 3600 anni e quando arrivava era un grande evento. Poi se ne andava al di là dei pianeti piu lontani per scomparire dalla vista. 

Durante un passaggio orbitale Nibiru passò cosi vicino che una delle sue lune colpi Tiamat, la nostra terra, strappandone circa la meta. il pianeta fu spaccato a meta. Secondo i sumeri questo pezzo di Tiamat insieme con la sua luna maggiore finì nell’orbita tra Venere e Marte e divenne la Terra che conosciamo. L’altro pezzo si ruppe in milioni di frammenti e divenne quello che i Sumeri chiamano come il bracciale martellato e che noi chiamiamo la cintura degli asteroidi, situata tra marte e giove. 

Di nibiru sappiamo ancora che era abitata da esseri chiamati neifilim che erano molto alti. le donne 3 metri gli uomini 4-5 metri. Non erano immortali e la loro vita corrispondeva circa 360.000 anni terrestri. Improvvisamente 450.000 anni fa i neifilim cominciarono ad avere un problema con l’atmosfera del loro pianeta, poiche l’orbita di nibiru si portava cosi lontano dal sole che dovevano mantenere all’interno il calore decisero di mettere particelle d’oro nell’atmosfera piu alta, cosi da riflettere indietro la luce e la temperatura come uno specchio. Pianificarono di recuperare grandi quantità di oro polverizzato e metterlo in sospensione nello spazio sopra il loro pianeta. 

I neifilim sapevano viaggiare nello spazio anche se dovettero aspettare che Nibiru fosse abbastanza vicino alla terra prima di fare un viaggio tra i due pianeti. I neifilim cercarono in tutti i pianeti l’oro finchè non  scoprirono che la Terra possedeva grandi quantità di oro. Così 400.000 anni fa inviarono una spedizione con lo scopo di estrarre l’oro guidati da 12 membri, i capi,  e circa 600 lavoratori che dovevano materialmente estrarre l’oro e circa 300 che rimanevano in orbita sulla nave madre. Dapprima si stabilirono nella zona dell’attuale iraq e cominciarono a costruire le loro città anche se per estrarre l’oro si recarono in una valle specifica del sud est dell’Africa. 

Scavarono profondamente nella Terra, grandi quantità di oro; Enlil era il capo dei minatori. Ogni 3.600 anni quando Nibiru-Marduk si avvicinava trasportavano l’oro sul loro pianeta. Proseguirono con il loro lavoro mentre Nibiru continuava la sua orbita. Scavarono per un lungo tempo che va circa da 100.000 a 150.000 anni e poi ebbe inizio la ribellione dei neifilim. 

In un periodo compreso tra i 300.000 e i 200.000 anni fa gli operai neifilim si ribellarono contro i loro capi  e non volevano piu scavare nelle miniere e i capi decisero di riunirsi per escogitare una soluzione. Decisero di utilizzare una particolare forma di vita esistente su questo pianeta, uno dei primati, per creare una nuova forma di vita utile allo scopo. Il loro piano era di usare il DNA dei primati e il loro DNA per creare una razza più sviluppata di quella sulla Terra. In quel tempo la nuova razza doveva essere sotto il controllo dei neifilim e fornire la manodopera per le miniere d’oro,  da ciò se ne deduce  che  noi umani siamo stati creati per fare i minatori, schiavi per scavare l’oro. 

Nel luogo esatto in cui i sumeri  estraevano l’oro, gli archeologi vi hanno trovato miniere d’oro. quello che è ancora più incredibile e che l’homo sapiens estraeva l’oro da queste miniere e vi si sono trovare le ossa. Quelle miniere d’oro sono state usate almeno 100.000 anni fa e gli umani che vi lavoravano risalgono a 20.000 anni fa. Ora che vi facevano in quelle miniere 100.000 anni fa? Perchè avevano bisogno dell’oro? E' un metallo tenero, non adatto a fabbricare strumenti e non è stato trovato molto spesso nei manufatti antichi. Dunque perchè lo facevano e dove è andato a finire l’oro? 

Finito il lavoro ci fu una nuova rivolta, i capi volevano disfarsi delle nuove creature, mentre i minatori guidati da enlil non furono d’accordo e furono lasciati o rimasero sulla terra con le creature e dalla fusione delle due razze ebbero vita dei semidei.


Questa in breve, la storia raccontata da Zacharia Sichtlin, dopo aver ritradotto le iscrizioni in caratteri cuneiformi babilonesi, lineare b, su tavolette di argilla. Mauro Biglino dopo aver ritradotto dall’ebraico antico la bibbia che gli eloim, traducendo al plurale il tetragramma יהוה (YHWH) nella forma originale ebraica, Yahweh, erano scienziati provenienti da un altro sistema solare e avevano fatto un esperimento sulla Terra di nascosto dai governanti del loro pianeta, creando una nuova umanità: gli Adam. 

Scoperti furono lasciati sulla terra con le loro creature e se ne innamorarono cosi tanto che ci si accoppiarono dando vita allo stesso modo a dei, semidei ed esseri umani. 


A proposito di uomini e dei, scrive platone nel Crizia: io vi ho già indicato a parole, della suddivisione degli dei, che essi distribuirono l'intera Terra in parti che differivano per estensione e costruirono per se stessi templi ed istituirono sacrifici. E Poseidone, ricevendo come sua parte l'isola di Atlantide, divenne padre di figli di una donna mortale e li sistemò in una parte dell'isola che io vi descriverò. Guardando in direzione del mare, al centro dell'intera isola, c'era una pianura che si diceva fosse la più sincera/giusta tra tutte le pianure e molto fertile. Vicino alla pianura e nel centro dell'isola, alla distanza di circa 50 stadi c'era, su un lato, una montagna non troppo alta. In questa montagna viveva uno dei primi uomini nati in quel paese, il suo nome era Evenor, ed aveva una moglie chiamata Leucippe, essi avevano un'unica figlia chiamata Cleito. La ragazza aveva già raggiunto la maturità quando il padre e la madre morirono; Poseidone si innamorò di lei e vi si unì. Spaccando la terra inglobò la collina nella quale lei viveva con zone alternate di mare e terra, più larghe e più strette, l'una circoscritta dall'altra, ve ne erano due di terra e tre d'acqua, che egli formò come ruotando intorno ad un asse. Ognuno aveva la circonferenza sempre equidistante dal centro così che nessun uomo potesse arrivare all'isola, perché le navi e i viaggi non erano come ora. Lui stesso, essendo un dio, non ebbe difficoltà a sistemare in un modo speciale il centro dell'isola, facendo sbucare due sorgenti d'acqua da sotto la terra, una d'acqua calda ed una d'acqua fredda e producendo ogni varietà di cibo che può essere prodotto dal suolo. 



Una leggenda new age racconta, in una versione dell’arca di Noè al contrario, che l’umanità sulla terra è arrivata proveniente da un pianeta esploso vicino la stella Sirio. Ashtar sheran era il comandante della grande astronave arca di Noè, Nibiru che avrebbe portato in salvo l’umanità sulla Terra. Ashtar sheran, san Michele, colui che è come dio, la luce, sempre in lotta contro le forze delle tenebre, l’angelo decaduto, lucifero che voleva sostituirsi a dio. Presso gli antichi, in particolare gli egiziani, Sirio condizionava la vita che seguiva gli spostamenti della levata eliaca della stella. 

Il calendario annuale si basava sul ciclo sotiaco, da SOTHIS (Σῶϑις). - Nome dato dai Greci alla divinità egiziana Spd•t che personifica la stella Sirio. L'importanza di tale stella è legata all'introduzione del calendario ufficiale egiziano, che cominciava coll'apparizione eliaca di Sirio nel cielo orientale all'inizio della piena del Nilo.

La levata eliaca di Sirio avviene ogni 1460 anni e al tempo degli egiziani era una grande festa, il ritorno dell’araba fenice, rappresentata anche come la madonna con il bambino in braccio. infatti si dice che il sole-cristo sorge alla destra del padre che è appunto Sirio. Nel tempo Ashtar Sheran/san Michele, culto introdotto dai longobardi attorno al quinto sesto secolo d.C. ha sostituito il culto di Ercole Curino ed è stato subito adottato dai pastori che nelle loro transumanze, hanno fatto coincidere le loro partenze col sorgere e il tramontare delle Pleiadi, con le due feste di san Michele 8 maggio e 29 settembre. 

Tuttora in alcuni luoghi del meridione si festeggia la madonna dell’altomare che in una forma di sincretismo religioso sostituisce Sirio, la stella piu luminosa.

San Michele è il simbolo della luce, infatti la proiezione dell’arco del sole a terra, al solstizio d'estate, nella sua massima declinazione verso nord, è stata definita, non so come, non so quando e non so da chi, "spada di san Michele". Lungo questa linea sono stati costruiti tutti i luoghi di culto piu importanti legati al guerriero di luce, dalla Palestina fino all'Irlanda. Molti di questi luoghi di culto erano gia luoghi sacri nell'antichità prima di essere ridedicati a san Michele.

Ferdinando Renzetti



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