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Meditare... per tornare bambini!



La luce divina non deve essere creata; è già presente, va solo scoperta, anzi riscoperta.

Ogni bambino che nasce lo sa, lo sente, lo vede. Ogni bambino nel grembo della madre rimane pieno di luce; è una luce interiore, un bagliore interiore. Ma quando il bambino nasce, apre gli occhi e vede il mondo, i colori, la luce e le persone, piano piano la sua gestalt cambia: dimentica di guardarsi dentro, comincia a provare interesse per il mondo esterno. E c’è una ragione, perché il mondo esterno ha tanta varietà.

Il mondo interno non ha varietà; è semplice, silenzioso, leggero. In un certo senso è monotono: non accade mai alcun cambiamento, nessun movimento, è sempre lo stesso. E naturalmente il bambino prova più interesse verso le cose che cambiano. Tutti sono attratti dal cambiamento, perché il cambiamento porta qualcosa di nuo­vo. Il bambino è curioso, attento e il mondo è davvero straordinario: tanti colori, alberi, uccelli, animali, persone; e tanto rumore. Ne è così assorbito che lentamente dimentica di guardarsi dentro; diventa ignaro.

Nella meditazione bisogna riconnettersi con quella sorgente interiore di luce. Bisogna dimenticare il mondo intero ed entrare, andare dentro e sintonizzarsi, come se il mondo fosse scomparso, come se non esistesse. Almeno per un’ora ogni giorno bisogna dimenticare il mondo totalmente ed essere semplicemente se stessi. Poi, lentamente, si recupera quella vecchia esperienza. E questa volta, quando arrivi a conoscerla, è straordinaria, perché ora hai visto il mondo e tutta la sua varietà, hai udito tutti i rumori. Ora vedere il silenzio interiore e la purezza della luce è un’esperienza completamente diversa. Ed è così nutriente, così vitalizzante; è la sorgente del nettare.

Quando la conosci consapevolmente... Il bambino la conosce inconsciamente; il meditatore la ritrova consciamente. Quando la conosci consciamente, la paura della morte scompare, perché sai, sai assolutamente, senza alcun dubbio, che questa luce è eterna, che il corpo può anche morire, ma questa luce continuerà. È così indubitabile che anche se vuoi dubitarne, non puoi; il dubbio semplicemente scompare. La certezza è assoluta e con quella certezza arriva una trasformazione nella vita. Cambiano tutti i valori: le cose che erano importanti fino ad allora diventano irrilevanti e le cose a cui non pensavi nemmeno diventano importanti. Passi attraverso una rivoluzione.

 

Quindi questa deve essere la tua meditazione: alla sera, o al mattino presto, o ogni volta che riesci a trovare il tempo. Quando è più facile dimenticare il mondo, alla sera tardi quando il traffico si ferma, le persone si addormentano e tutto il mondo scompare da solo e quindi è più facile scivolare fuori; o al mattino presto, quando le persone sono ancora profondamente addormentate. E quando inizi a vederla, può succedere in qualsiasi momento. Al mercato, a mezzogiorno, puoi chiudere gli occhi e vederla. E vederla anche solo per un momento è immensamente rilassante.

Ma inizia alla sera: per un’ora resta seduto in silenzio a osservare, a guardare, ad aspettare che la luce esploda. Un giorno esploderà. Non devi crearla, devi solo riscoprirla.
 

Osho


Tratto da Turn on, Tune in, and Drop the Lot 

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