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Osserva te stesso, osserva il tuo essere...



Visitatore: Quale è il metodo  per ottenere il distacco?

Maharaj: Non c'è niente da ottenere. Abbandona le immaginazioni e conosciti per ciò che sei. La conoscenza di sé è distacco. Ogni desiderio è dovuto a un senso di carenza. Quando sai che non ti manca niente, che tutto ciò che esiste è te ed è tuo, il desiderio cessa.

Visitatore: Per conoscere me stesso, devo praticare la consapevolezza?

Maharaj: Non c'è niente da praticare. Per conoscere te stesso, sii te stesso. Per esserlo, smetti di immaginarti come 'questo' o 'quello'. Sii e basta. Lascia emergere la tua natura. Non disturbare la mente con la ricerca.

Visitatore: Ci vorrà molto tempo, se mi limito ad aspettare la realizzazione.

Maharaji: Cosa devi aspettare, se è già qui e ora? Devi solo osservare e guardare. Osserva te stesso, osserva il tuo essere. Tu sai di essere e ne sei contento. Abbandona ogni immaginazione, è tutto qui. Non fare affidamento sul tempo. Il tempo è morte. Chi aspetta, muore. La vita è solo nel momento presente. Non parlarmi di passato il futuro, perché esistono solo nella tua mente.

Visitatore: Anche tu morirai.

Maharaji: Io sono già morto. Nel mio caso, la morte fisica non farà differenza. Io sono l'essere senza tempo. Sono libero dal desiderio e dalla paura, perché non ricordo il passato e non immagino il futuro. Se non ci sono nomi e forme, come possono esserci desideri e paure? La mancanza di desideri porta l'assenza di tempo. Io sono sicuro perché ciò che non è non può toccare ciò che è. Tu ti senti insicuro perché immagini il pericolo. Naturalmente il tuo corpo è complesso e vulnerabile, e va protetto. Ma non è te. Se realizzi che il tuo essere è inattaccabile, sei in pace.

Nisargadatta Maharaj












P.S.  La gente teme di morire perché non sa che cos'è la morte. La morte dà libertà e potere. Per essere nel mondo, devi morire al mondo. Allora l'universo è tuo, diventa il tuo corpo, un'espressione e uno strumento. La felicità di essere assolutamente libero è indescrivibile. Il saggio è già morto, e ha visto che non c'era da aver paura...” (Nisargadatta Maharaj)

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