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La verità "ultima"... ?

Risultato immagini per Quel che incombe su di noi...
"La mente intuitiva è un dono sacro e la mente razionale è un fedele servo. Noi abbiamo creato una società che onora il servo e ha
dimenticato il dono”.  


{e = m.*c2}
“La verità attraversa spesso tre fasi. Prima viene ridicolizzata, poi violentemente contestata, infine accettata come una cosa ovvia”.
Forse Solo alcuni tipi di persone dicono la verità: i bambini, gli ubriachi, i folli, quelli che si sono rotti il cazzo. Coloro che non credono vi sia una verità ultima.
La saggezza dei grandi maestri illuminati, che con la loro
testimonianza ed i loro insegnamenti ci conducono alla liberazione
dalla nostra condizione meramente umana e ci mostrano nuove visioni
riguardo conoscenza e consapevolezza o la parola di grandi egoisti con
una buona capacità di comunicazione che con la loro visione del mondo
modificano la coscienza collettiva e modificano il comportamento
dell’umanità. 
Ci sono uomini e donne che hanno vissuto epoche storiche che non gli appartenevano. 
Menti illuminate da idee rivoluzionare troppo premature per il tempo e il contesto culturale che stavano vivendo.
Gran parte di loro sono stati perseguitati, oltraggiati e messi al
margine dal potere costituito, in ragione delle loro idee troppo
distanti da quelle ufficialmente accettate e pertanto troppo scomode.
Le loro ricerche sono state ignorate nella migliore delle ipotesi, se
non derise o addirittura manipolate e sminuite affinché risultassero
palesemente false o nulle a tutti coloro che si fossero accostati ad
esse per cercare di comprenderle.
ALCUNI NOTI , alcuni di quelli che sono stati abbastanza “egoisti “da
mettersi in gioco: (Tutti legati direttamente o indirettamente alla
politica e a grandi personaggi ” POTENTI “)
Osho è stato un filosofo e leader carismatico e maestro spirituale
indiano fra i più influenti e conoscuti del ventesimo secolo.
Mai nato – Mai morto – Ha solo visitato il pianeta Terra tra l’11
dicembre 1931 e il 19 gennaio 1990.
Con queste parole immortali, Osho detta il suo epitaffio e allo stesso
tempo elimina la necessità di una biografia.
Dopo aver cancellato il suo nome, accetta alla fine il termine “Osho”
spiegando che esso deriva da “oceanico”. “Non è il mio nome” afferma
“è un suono di guarigione”.
Le migliaia di ore di discorsi estemporanei, presentati a persone di
tutto il mondo per un periodo di vent’anni, sono tutti registrati,
spesso anche in video, e possono essere ascoltati da chiunque in
qualsiasi posto, creando, come dice Osho, “ovunque lo stesso
silenzio”. Le trascrizioni di questi discorsi sono ora pubblicati in centinaia di
libri in dozzine di lingue diverse.
In questi discorsi, la mente umana viene messa al microscopio come mai
prima, analizzata nelle sue pieghe più sottili. La mente come
psicologia, la mente come emozione, la mente come corpo/mente, la
mente come moralista, la mente come storia, la mente come credo, la
mente come religione, la mente come evoluzione sociale e politica – il
tutto esaminato, studiato e integrato. E poi lasciato alle spalle con
grazia nel viaggio fondamentale verso la trascendenza.
Nel corso di questo processo Osho mette allo scoperto l’ipocrisia e le
falsità dovunque le incontri. Come dice in modo eloquente lo scrittore
Tom Robbins: “Riconosco la brezza smeraldina quando scuote le mie
finestre. Osho è come un vento teso e dolce che percorre il pianeta,
facendo volare via le teste di rabbini e papi, sparpagliando le bugie
sulle scrivanie dei burocrati, mettendo in fuga precipitosa gli asini
nelle stalle dei potenti, sollevando le gonne dei moralisti e facendo
il solletico a chi è spiritualmente morto per farlo tornare in vita.”
Charlie Morley
Charlie Morley ha ricevuto a soli 25 anni l’autorizzazione a insegnare
lo yoga del sogno, rilasciata fin qui a ben pochi occidentali, dal
lignaggio Kagyu tibetano. Tiene conferenze, seminari e ritiri in tutto
il mondo, Italia inclusa.
Matthieu Ricard
Biologo molecolare, trent’anni fa Matthieu Ricard si è convertito al
buddismo e ora vive in un monastero in Nepal. Attualmente è il più
celebre ambasciatore del buddismo in Francia, il traduttore dal
tibetano in francese e inglese del Dalai Lama, il curatore della
riedizione dei testi sacri tibetani medievali, un autore di saggi
best-seller e, ora, anche un romanziere.
Rudolf Steiner nasce nel 1861 a Kraljevic (allora Impero
Austro-Ungarico, oggi Croazia). Figlio di un capostazione austriaco,
già all’età di sette anni al comune principio di realtà associa
percezioni e visioni di realtà ultra mondane: “distinguevo cioè esseri
e cose ‘che si vedono’ ed esseri e cose ‘che non si vedono’.
Nel 1879 Steiner inizia i suoi studi di matematica e scienze
all’Università di Vienna frequentando anche corsi di letteratura,
filosofia e storia occupandosi a fondo, fra l’altro, di studi su
Goethe. A Weimar nel 1890 diviene collaboratore dell’Archivio di
Goethe e Schiller (tanto che curerà l’edizione degli scritti
scientifici di Goethe promossa da questa istituzione). Sempre nello
stesso anno, la sorella di Nietzsche propone a Steiner di curare il
riordino dell’archivio e degli scritti inediti del fratello.
Nel 1891 si laurea in filosofia con una tesi su temi di gnoseologia
che verrà pubblicata nel suo primo libro “Verità e scienza” nel 1892.
Nel 1894, invece, pubblica un altro celebre scritto la “Filosofia
della Libertà “.
Nel 1895 pubblica presso l’editore Emil Felber lo scritto: “Friedrich
Nietzsche, un lottatore contro il suo tempo”, cura un’edizione in
dodici volumi dell’ opera omnia di Schopenahauer e un’edizione in otto
volumi delle opere di Jean Paul.
Dal 1897, senza avvalersi di manoscritti, Steiner inizia la sua
attività di insegnante e conferenziere che lo porterà in giro per il
mondo effettuando più di 6000 conferenze e pubblicando 28 libri su
argomenti che spaziano dalla filosofia, alla medicina, dalla
matematica e fisica all’agricoltura, dall’economia alla pedagogica e
all’architettura. Le conferenze, poi stenografate, sono raccolte
assieme agli scritti in 354 volumi che costituiscono l’opera omnia di
Steiner.
Un’altra eccentrica caratteristica delle esposizioni di Rudolf Steiner
è che, a partire dal 1914 circa, si avvale di un nuovo mezzo
espressivo che si interpone all’atto linguistico: in pratica, disegna
con gessi colorati su una o più lavagne. Una sua allieva, Emma Stolle,
decide così di stendere sulla superficie delle lavagne del cartoncino
nero. Si sono in questo modo conservati qualcosa come 1100 disegni,
che vanno ad accompagnarsi alla produzione per così dire più
accademica e tradizionale della sua opera. Nel 1958 Assja Turgenieff
espone per la prima volta i disegni alla lavagna ad una mostra
d’archivio a Dornach.
Nel 1904 appare “Teosofia, introduzione alla conoscenza sovrasensibile
all’autodeterminazione umana”: il libro stimola Kandinsky (che
scriverà, influenzato da Steiner “Lo spirituale nell’arte” e desta
sospetto in Paul Klee, come si può ricavare dai giudizi che il pittore
dà del nostro autore sulle apgine dei “Diari”.
In occasione del congresso internazionale della Società Teosofica che
si tiene a Monaco nel 1907 mette in scena il dramma di Eduard Schuré
“Il mistero di Eleusi”. In quel periodo viene edificato a Dornach
(Basilea, Svizzera) il Goetheanum, progettato da Steiner interamente
in legno, a doppia cupola.
Nella notte di San Silvestro del 1922, però, l’edificio viene
distrutto da un incendio. Rudolf Steiner realizza prontamente un
secondo edificio interamente in cemento armato (edificato, dopo la sua
morte, tra il ‘25 e il ‘28).
Muore a Dornach, vicino Basilea (Svizzera) il 30 marzo 1925.
L’eredità poderosa di conoscenze innovative e di iniziative che
Steiner ci ha lasciato hanno prodotto nel mondo una vasta serie di
iniziative nei vari campi delle attività umane tra cui emerge
l’agricoltura biodinamica, la medicina antroposofica, l’euritmia,
l’arte della parola, la pedagogia steineriana (scuole waldorf),
l’architettura vivente. Nel Goetheanum si svolgono le attività della
Libera Università di Scienza dello Spirito, le attività artistiche e
teatrali, convegni, meetings e concerti.
Dalai Lama
Il DALAI LAMA è il leader politico e spirituale del popolo tibetano,
nonché la massima autorità spirituale della scuola Gelug del Buddhismo
Tibetano. Le parole Dalai e Lama vengono normalmente tradotte come
“Oceano di Saggezza”.
L’attuale Dalai Lama è Tenzin Gyatso, una voce tra le più ascoltate
del pacifismo mondiale. Un personaggio affascinante, che ha saputo
guadagnare rispetto e considerazione in tutto il mondo.
Nato nel 1935 e residente in esilio in India dal 1959 in seguito
all’occupazione cinese del Tibet (1949 – 1951), Tenzin Gyatso ha
ricevuto il Premio Nobel per la pace nel 1989 per la resistenza non
violenta contro la Cina.
Negli ultimi anni sono stati moltissimi libri pubblicati dalla guida
spirituale TIBETANA di cui molti sono stati tradotti in Italiano.
Thich Nhat Hanh
Thich Nhat Hanh, maestro zen vietnamita, poeta e pacifista, è stato
proposto nel 1967, da Martin Luther King, per il Premio Nobel per la
pace, ed è stato a capo della delegazione buddhista vietnamita durante
gli accordi di pace di Parigi.
Viaggia regolarmente in America e in Europa per insegnare e guidare
ritiri sull’arte di “vivere consapevolmente”.
Ha pubblicato molti libri in inglese, francese e vietnamita.
Paramahamsa Svàmi Yogananda Giri
Paramahamsa Svàmi Yogananda Giri appartiene alla tradizione monastica
indù del dasanami-sampradaya, unico samnyasin discepolo di Svami
Gitananda Giri Guru Maharaja.
Il nome e la vita di Paramahamsa Svami Yogananda Giri sono legati
profondamente a importanti e raffinate tradizioni tantriche. Egli ha
dedicato la sua vita allo studio e alla pratica delle culture
orientali, dello yoga e dell’induismo. Ha fondato nel 1984 il
monastero induista del Gitananda Asram (Altare SV) su modello
tradizionale indù e ne è la guida spirituale, Mahant.
È ispiratore, fondatore e ministro di culto dell’Unio­ne Induista
Italiana, Sanatana Dharma Samgha, Confessione religiosa riconosciuta
con decreto del Presidente della Repubblica nel 2000, e dell’Unione
Induista Europea.
Gli insegnamenti di Gurdjieff, le cui fonti possono essere rinvenute
nella tradizione esoterica di religioni quali il Cristianesimo, il
Buddhismo e l’Islamismo, sono rivolti a tutti senza distinzione e
poggiano sulla consapevolezza che il pianeta Terra rischia la
catastrofe mentre l’uomo ne sfrutta le risorse.
Gurdjeff era un uomo eccezionale, un maestro nel più vero senso della
parola. I suoi insegnamenti rispondono alle nostre domande più
essenziali: chi siamo? Qual è lo scopo della vita, e della vita umana
in particolare?
Da giovane, Gurdjeff perseguì queste domande senza risparmiarsi e si
convinse che le risposte pratiche erano contenute nelle antiche
tradizioni. Attraverso molti anni di ricerche e di pratiche, egli
ottenne delle risposte e si accinse allora a presentare quanto aveva
appreso in una forma comprensibile per il mondo occidentale.
Gurdjeff sosteneva che, a causa delle condizioni abnormi stabilitesi
nella vita moderna, noi non siamo più in grado di funzionare
armoniosamente. Egli insegnava che, per divenire armoniosi, noi
dovessimo sviluppare nuove capacità, o realizzare potenziali latenti,
attraverso il “lavoro su di sé”.
Ramtha Torna
Gli insegnamenti di Ramtha non sono una nuova religione, né le basi di
una nuova chiesa. Essi hanno invece la caratteristica di renderci
liberi, sotto ogni punto di vista, attraverso la conoscenza minuziosa
di noi stessi come entità fatte di materia e spirito e nello stesso
tempo di ragguagliarci sul corretto funzionamento di questa
complessità e mistero che noi rappresentiamo.
Sai Baba Torna
Sathya Sai Baba è nato il 23 Novembre 1926 a Puttaparthi, un piccolo
villaggio nella regione dell’Andra Pradesh, nel centro-sud dell’lndia.
Fin dalla prima infanzia Sai Baba ha sostenuto, attraverso il Suo
insegnamento, che l’istruzione insieme allo sviluppo del carattere
(educazione), la conservazione dello stato di salute e la
soddisfazione dei bisogni primari dell’uomo sono diritti concessi da
Dio a tutta l’umanità, senza distinzione di classe sociale, razza o
credo religioso.
Il vero scopo della Missione di Sai Baba è quello di instaurare la
fratellanza degli uomini, l’unità di tutte le creature, quello di
stabilire il dovere di amare tutti e servire tutti, ma il significato
più profondo è quello di condurre tutti all’acquisizione di una
visione unitaria dell’Universo. Il Suo più grande miracolo è la
trasformazione dell’animo umano. La Sua forza sta nel condurre gli
uomini sulla via del Bene e dell’Amore e nel rivelare il grande
mistero della vita e dell’universo:
E molti altri: Tiziano Terzani, Jung, Mata ji, Gandhi, Adolfo Gustavo Rol, Muktananda, Don Juan, Martin Luther King, Nityananda, Pauli, Einstein, Darwin, Giordano Bruno, Nikola Tesla, Giovanna D’Arco, Gesù il nazareno, Aton, Carolina, Milarepa, ecc.
(Ricevuto da Felix D’Arpini)