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Paracelso disse...


Disse Paracelso: “Avete completamente abbandonato la via indicata dalla Natura e costruito un sistema artificiale che non serve a nulla  se non a truffare il pubblico e vuotare le tasche del malato … La vostra  arte non consiste nel curare il malato ma nel carpire il favore di ricchi, nell’imbrogliare il povero e nell’essere ammessi nelle cucine dei nobili della regione. Vivete nell’impostura e l’aiuto e  la complicità della professione legale vi rende capaci di portare a fondo le vostre imposture e di evitare la punizione della legge. Avvelenate la gente e rovinate la loro salute, Avete giurato di essere diligenti  nella vostra arte ma come potete farlo se non possedete alcuna arte e tutta la vostra sapienza decantata non è che un’invenzione per ingannare e frodare ?”  


 “La maggior parte delle malattie sono create dalla mente”.


Non troviamo qui gli echi della metamedicina di Rainville, di Ryke Geerd Hamer?   Dell’ostracizzato Hamer e di tutti  quelli che seguono la Medicina Germanica, così ostracizzato che alcuni medici che seguono le scoperte di Hamer oggi sono sotto procedimento disciplinare e  spesso vengono radiati.

 Eppure Paracelso diceva le stesse cose.

 

Chi pratica la medicina olistica sa che la medicina deve  comprendere tutto; non si può dare solo il farmaco che elimina il sintomo, e questo lo diceva Paracelso. Per alcuni è un dato acquisito ma non lo è ancora per la medicina ufficiale e mi domando quanto fingano di non sapere.

 

Scrisse ancora Paracelso: “un medico dovrebbe esercitare la sua arte non già per il suo piacere ma per l’amore del paziente. Se pratica solo a suo beneficio un tale medico assomiglia ad una volpe ed è peggio di un comune omicida perché  mentre l’uomo può difendersi da un attacco omicida su una strada maestra,  non ha alcun mezzo per difendersi da un assassino che sotto la legge di benefattore è protetto dalla legge e viene a rubare i suoi beni e distruggere la sua vita”

A 34,30 ca: In commentario a Ippocrate:

“La condizione del malato dipende in gran parte dallo stato della sua mente. Tutte le malattie se non sono dovute a cause meccaniche esterne sono dovute a condizioni mentali. Al centro della professione medica ci deve essere l’Amore come principio per sviluppare se stessi ,a cui armonizzare la propria  vita, quindi un percorso prima di conoscenza di se stessi poi di applicazione al malato.   Se non c’è  quello   non c’è nessuna cura.”

 

Era anche un teologo. Scrisse molti testi di teologia e di spiritualità. Parla delle varie piante e di come si possono utilizzare nella cura del malato in modo meno invasivo delle medicine allopatiche di allora.  La stessa cosa c’è oggi nel dibattito  tra medicina naturale e medicina allopatica.  Scrisse: “La medicina moderna richiede un maglio per uccidere una mosca.   I  più sottili rimedi naturali, quelli che non hanno semplicemente un’azione meccanica , grossolana, immediata e distruttiva,  sono quasi totalmente scomparsi dalla farmacopea, abbandonati come rimedi usati dalle vecchierelle.  La loro azione non è capita perché non è così violenta come quella dei veleni usati dai medici regolari  e di conseguenza gli effetti prodotti non sono così apparenti all’occhio ma, mentre le più sottili forze della Natura agiscono senza danno sul corpo del paziente, le droghe velenose somministrate dai professionisti moderni di solito servono solo a far scomparire gli effetti, spostando la sede del male in un punto ancora più interno e pericoloso”.

Poi  c’è  una parte dedicata alla dieta: scrisse   che molti malanni si possono risolvere con la dieta.

 Paracelso parla del potere della volontà: modificando  i nostri pensieri, esercitando la nostra volontà si può cambiare il nostro stato di salute e cambiare il mondo attorno a noi.


 (Stralci  ed estratti dall’intervento di Paolo Franceschetti  su Paracelso   https://petalidiloto.com/2020/01/paracelso.html)

 

 

Paola Botta Beltramo



 

 

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