Il 14 luglio 1789 con la presa della Bastiglia iniziò la Rivoluzione Francese. Sono molto legato a questa data, anche perché sento che i tempi sono maturi per una nuova rivolta. Spero pacifica, senza inutili spargimenti di sangue. Una rivolta ecologica, spirituale, morale e politica. Un avanzamento di coscienza.
Luglio è un mese di fervidi intenti. L’antico calendario arcaico dei Romani lo chiamava Quintilio (il quinto mese) poi su proposta di Marco Antonio fu chiamato Iulius in memoria ed onore di Giulio Cesare. Ma oggi luglio richiama alla mente, di noi europei moderni, quello che fu il momento più entusiasmante e magico della nostra storia, ovvero la Rivoluzione Francese, e -sempre iniziando dalla Francia- venne un’altra rivoluzione contemporanea, quella dell’estate del 1968….. “la merce del consumismo è inutile, la bruceremo”…. Dicevano i sessantottini. Ed in questo momento storico la rivoluzione che ci attende è soprattutto spirituale ed ecologica…
Come diceva Andrè Breton: “La rivolta, solo la rivolta crea la luce… e la luce non può avere che tre vie: la poesia, la libertà e l’amore…”. Cercando questa libertà e questo amore tenteremo di ri-conquistare l’autonomia intellettuale, salvandola dagli oscuri disegni maligni e speculativi in atto. Ma non lo faremo con una assalto bieco e violento, bensì con le armi della riflessione e della contemplazione.
Paolo D’Arpini
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