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Ordine, disordine e vita universale


Le dinamiche del fenomeno naturale biologico producono ordine neghentropico locale generando con ciò massimizzazione di disordinato aumento entropico globale.

Con ciò risulta coerente l'esistenza nel fenomeno vita della grande molteplicità di differenti concezioni d'ordine, la cui dialettica variazione continua contribuisce alla rapidità dello sviluppo termodinamico statistico nel divenire nell'essere: W = Log [w(i)/w(n)] è una precondizione suscettibile di molte tipologie di sviluppo.

Nel cosiddetto spazio delle fasi, di coordinate posizione e quantità di moto (curiosamente, variabili coniugate, in meccanica quantistica) sono possibili molti diversi (infiniti) percorsi alternativi per spostarsi dalla condizione iniziale A a quella finale B.

La natura delle cose predilige quelli che massimizzano l'aumento entropico. Vi sono percorsi che tramite piccole diminuzioni neghentropiche locali massimizzano la produzione entropica globale. La via taoista dell'acqua che scorre, secondo il wu-wei di minimo sforzo nell'azione, così simile ai principi analitici di Maupertuis, Lagrange ed Hamilton, ci può venire figurativamente in aiuto.  In effetti, l'acqua che scende da una montagna può trovare a destra una piccola barriera, ovvero una salita, dietro la quale segue una discesa più ripida e veloce di quella che c'è a sinistra.

In tal caso, l'acqua che rallenta momentaneamente a destra prima di superare l'ostacolo poi in un secondo tempo correrà più veloce di quella che scende fin da subito a sinistra, dove la piccola barriera non c'è, e la discesa si mantiene complessivamente poco ripida.


Di fronte ad un bivio, la coda iniziale che rallenta la marcia all'imbocco del percorso A può preludere ad una strada a scorrimento più veloce del percorso B, che non inizia con un imbocco intasato, e per forza: qualora molti sappiano che successivamente la strada A sarà più veloce, conseguenti si dirigono verso quella direzione, sopportando il "collo di bottiglia" iniziale in vista del maggiore beneficio che seguirà. Tutto ciò, applicato alla fisica, implica l'idea che ogni particonda energetica "esplori" in qualche modo lo spazio circostante a quello in cui si trova .

D'altro canto, è comprensibile che se il teorema di massimizzazione dell'entropia vale per ogni sistema isolato deve valere anche per l'insieme universale, che isolato è per definizione (poiché l'universo contiene tutto allora non c'è altro al di fuori di esso, e l'universo è inevitabilmente sistema isolato), sicché il fatto che entro la sua dinamica sono inclusi i fenomeni biologici di sistemi aperti localmente neghentropici, necessariamente essi devono contribuire alla disposizione globale che produce aumento entropico, poiché essa è.

Cambiate dunque pure spesso l'ordine dei vostri libri sugli scaffali, sospingerete in avanti il flusso della dinamica universale!

C'è tuttavia un limite alla teoria di questo continuo aumento di disordine, determinato dal fatto che si tratta di un comportamento statistico, non esatto: "mediamente" il disordine complessivo aumenta, ma non "sempre".
Questo significa che qualche volta diminuisce.

Siccome anche le diminuzioni, pur rare, avvengono distribuite statisticamente, qualche volta la fluttuazione anomala verso l'ordine può essere grande.

Il teorema delle grandi fluttuazioni di Boltzmann assicura che dopo tempi supercosmici (ampiamente ed enormemente maggiori della vita stessa di questo universo) si ritorna ad una condizione quasi uguale a quella presente (salvo differenze infinitesime), conclusione cui giunge per altra via anche il teorema di ricorsività nei sistemi ergodici di Poincarè. Tali precisazioni farebbero felice Nietsche, con la sua tesi dell' "eterno ritorno".

Entropicamente tutto ciò equivale a dire che se "in media", ma non "regolarmente", sali di tre gradini e scendi di uno, in modo irregolare e vario, qualche rara volta capita anche il caso che scendi momentaneamente di più di quanto eri salito.
Sembra pacifico dunque che le pluricontraddittorie, e pertanto dialetticamente dinamiche, evoluzioni delle attività progettuali politiche e culturali contribuiscano in modo consistente alla espansione delle potenzialità cosmiche latenti, esperendo l'estensione nell' esplicato attuale del variegato potenziale implicito: facciamo sempre esplodere le contraddizioni prima che le contraddizioni facciano esplodere noi, e l'universo intero ce ne sarà riconoscente, assieme ai grandi spiriti vaganti dei supremi Mahatma Jacques Monod, Ylja Prigogine, James Clerck Maxwell, Ludwig Boltzmann, Henri Poincaré, Fritjof Capra, Arnold Schoenberg, Iannis Xenakis, Timothy Leary, David Bohm, Lao Tse .
Creatività molteplice al potere !

Sarvamangalam (Vincenzo Zamboni)


Integrazione: 

 Globalmente il disordine continua ad aumentare: localmente  si può fare ordine, ma a spese di disordine scaricato nel resto dell'ambiente.
C'è un limite alla teoria di questo continuo aumento di disordine dato dal fatto che si tratta di un comportamento statistico, non esatto: "mediamente" il disordine complessivo aumenta.

Questo significa che qualche volta diminuisce.

Siccome anche le diminuzioni, pur rare, avvengono distribuite statisticamente, qualche volta la fluttuazione anomala verso l'ordine può essere grande.
Il teorema delle grandi fluttuazioni di Boltzmann assicura che dopo tempi supercosmici (ampiamente ed enormemente maggiori della vita stessa di questo universo) si ritorna ad una condizione quasi uguale a quella presente (salvo differenze infinitesime), conclusione cui giunge per altra via anche il teorema del ritorno di Poincarè. E' come dire che se in media sali di tre gradini e scendi di uno, ma in modo irregolare e vario, qualche rara volta capita anche il caso che scendi momentaneamente di più di quanto eri salito.

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