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Osho e la meditazione attiva - Una memoria di Akarmo


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A metà degli anni ’90 ero a Pune con migliaia di amici, tantissimi dei quali italiani, che come me passavano i mesi invernali in India nell’allora Osho Commune, oggi Osho Meditation Resort. Quell’anno, credo che fosse il 1995, passavo molto tempo insieme a una coppia di italiani, lui sannyasin e lei no. Lui felicissimo di essere lì e lei che non perdeva occasione per lamentarsi di qualcosa. Allora come oggi, alla sera, un po’ prima delle 19,00, la Comune cessava ogni attività e chiudeva i cancelli, e l’intera comunità di sannyasin si riversava come un fiume festante nella grande Buddha Hall per il discorso di Osho e la meditazione serale, che era per tutti il culmine della giornata. Prima di sedersi in silenzio questa meditazione prevede una ventina di minuti di danza che sale fino a picchi esplosivi di coinvolgimento… In quei 20 minuti è ancora possibile per la gente entrare e trovare il suo posto, ma quando la musica finisce non è più possibile e si deve rimanere fuori. Una sera, ricordo che l’energia era particolarmente travolgente, proprio quando i musicisti stavano per iniziare a suonare, vidi il mio amico arrivare e sedersi verso il fondo della hall. La musica iniziò.

Arrivò anche lei, già un po’ in ritardo e visibilmente incazzata per qualche contrattempo. Dopo nemmeno 2 minuti la vidi uscire di nuovo: aveva dimenticato qualcosa. Poi la persi di vista, preso dalla mia danza, ma più tardi mi raccontò: “Ero agitatissima. Rischiavo di non poter più entrare perché ero troppo in ritardo. Poi, trovato dopo alcuni sforzi ciò che cercavo, sono tornata dentro di corsa, in stato di super stress emotivo e molto nervosa, infilandomi da una porticina laterale. Ero di nuovo in Buddha Hall, furente e agitata, a ballare con tutti gli altri che in quel momento erano al picco della danza. Ero molto arrabbiata, infelice, stressata… Non so come, ma ho messo tutta quell’energia distruttiva nella festa che mi ha letteralmente travolto… L’onda di rabbia è come montata e... CLICK! Saltavo e ballavo sorretta dalla mia rabbia che come per miracolo è mutata, senza soluzione di continuità, spontaneamente, in un’onda anomala di gioia e estasi. 'Ma cos’è sta cosa?’ ho pensato. Lacrime di beatitudine mi rigavano il viso, un’esplosione di luce nel mio cuore... Osho! Osho! Osho!!!”. 

Il giorno dopo è diventata sannaysin, ha ricevuto un nuovo nome e l’inizio di una nuova vita. Che mistero l’energia… Come dice Osho di per sé l’energia è neutra. Può prendere la forma di rabbia, di gioia, di amore, di odio, ma in fin dei conti è solo energia. In un momento di totalità l’energia vissuta sotto una specifica forma, può girare e – magicamente – trasformarsi! È il principio applicato in tutte le Meditazioni Attive di Osho: con la totalità le cose cambiano da sole!  



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