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La Verona che ricordo... dei favolosi anni '70


...facebook a qualcosa serve. Ad esempio mi ha fatto ritrovare un vecchio amico veronese, Uberto Tommasi, con il quale avevo vissuto momenti eroici sin dai primi anni in cui mi stabilii a Verona. Di quando, per intenderci, facevo il “barbone-hippye” e andavo a dormire nelle cantine degli amici. Una notte, verso la fine degli anni '50, mentre io ed un altro paio di “sderenati” dormivamo in una di queste cantine, fu fatta un'irruzione della polizia, che evidentemente aveva ricevuto una “spiata”, e fummo prelevati coi mitra spianati e portati in questura per essere interrogati e -una volta appurata la nostra estraneità a qualsiasi minaccia contro la NATO- rilasciati in mezzo ad una strada. 

Certo dopo quella avventura non fu molto facile reperire ospitalità in cantine accoglienti e.... Ma non voglio raccontarvi tutta la storia. Anzi la salto a piè pari e passo ai primi anni '70. Quello fu un momento magico, di grande fermento culturale e sociale. Mi ero dedicato all'arte concettuale ed alla scrittura, allora produssi il mio primo libro di poesie “Ten poems and ten reflectios” edito da Richard Gabriel Rummonds (http://archives.nypl.org/mss/2645), un americano che aveva una vecchia pressa manuale e stampava libri d'arte.  Il libro lo presentai appunto alla Galleria di Uberto Tommasi, al centro storico di Verona (credo fosse in Via Oberdan). 

Dopo poco fondai la mia prima associazione culturale alternativa, si chiamava Ex ed occupava i locali di una vecchia osteria storica, in Piazzetta San Marco in Foro (dove anticamente c'era il Foro Romano) e dove si riuniva l'intellighenzia veronese, artisti, poeti, cantanti, musicisti, intellettuali, scrittori, etc. Poi decisi di partire per l'Africa ed infine raggiunsi l'India... 

Dopo quella esperienza lasciai per sempre Verona, dove però ho lasciato un pezzetto del mio cuore, ed oggi mi ha fatto molto piacere ricevere da Uberto la pagina di un suo articolo in cui ricorda i gloriosi anni '70 ed in cui si può vedere una mia immagine. Sono il giovane pensoso sdraiato per terra che indossa una vistosa camicia a scacchi, che avevo completamente dimenticato di aver posseduto, assieme ad altri ragazzi di “vita”... (Mirek, Isabella, Tepepa). Grazie ad Uberto mi sono ricordato di questo mio pezzo di passato, è importante la memoria: dal passato il futuro....

Paolo D'Arpini 

(Paolo detto Max a Verona)




1 commento:

  1. Avevi anche fondato un club dove noti cantanti come Gino Paoli si esibivano gratis per simpatia verso di te

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