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La risposta è la domanda di Alejandro Jodorowsky - Recensione

La risposta è la domanda


Uno Jodorowsky stranamente non sopra le righe ci presenta una raccolta di raccontini, storielle e aneddoti provenient da diverse tradizioni spirituali e culturali: persiane, sufi, indù, zen, ebraiche, cinesi, buddhiste, taoiste.

In toni insolitamente contenuti i suoi sobri commenti e le interpretazioni che ci offre –senza le quali più spesso che no la navicella della nostra mente non condurrebbe in porto il succo dei racconti in questione – ci fanno intravedere un autore ormai arresosi all’evidenza della saggezza, senza però che abbia perso la sua capacità di cogliere in pieno il bersaglio, come suo solito senza inutili giri di parole e cerimoniose circonlocuzioni.

Le innumerevoli lezioni contenute in queste 92 storielle, lungi dal costituire gli ingredienti di un improbabile minestrone di dubbia digeribilità, presentano la costante di sparare a zero sulle abitudini, sulle forme mentali,  sugli atteggiamenti convenzionali e sui condizionamenti autoimposti che impediscono l’apertura degli occhi su di una realtà che affiora omogenea, denudandosi dai paramenti culturali imposti dalle differenti tradizioni, e rivelandosi l’unico cuore pulsante sotto il camuffamento di molti corpi: il riconoscimento della divinità interiore.

“Quando percepiamo in noi un nuovo livello, più elevato, dobbiamo perdere noi stessi per raggiungerlo. Se, mentre cerchiamo di accedervi, rimaniamo legati a quello che siamo, entriamo in una crisi profonda. Allora non si tratta più di rinascita, ma di perdita di conoscenza e crisi.”


Simone Sutra 

Il Sé e la Grazia (che ci porta a realizzarlo) sono identici




In risposta ad alcune domande sulla Grazia del Maestro e su come
realizzare il vero Sé,  Sri Ramana Maharshi rispose:

“La stessa Grazia è quel vero Sé. Quel che serve è sperimentare la sua
costante presenza. Il sole è semplicemente una forma di luce, per il
sole non esistono tenebre, ma quando c’è l’alba al mattino noi
supponiamo che le tenebre siano scomparse con la luce del sole. Ma non
è l’alba che rimuove le tenebre, è la terra che ruotando si sposta
dalle tenebre alla luce. Allo stesso modo un discepolo ritiene che, in
seguito alla Grazia del Maestro, il velo dell’ignoranza venga rimosso.
In verità non è il Maestro che rimuove la tua ignoranza, sei tu che
giri l’attenzione dalle tenebre alla luce. Anche se sei circondato
dalla luce solare per riconoscerne la sorgente è necessario  girare la
testa verso la giusta direzione. Ovvero significa dirigere
l’attenzione verso il vero Sé. Un Maetro ti guiderà verso il
raggiungimento del  Sé che è solo Uno. Esiste un unico  vero Sé
soltanto. Siccome tu non lo sai  e ritieni che esiste un mondo
materiale attorno a te  sentirai parimenti che c’é qualche altro mondo
spirituale  nell’esistenza”

Testo in inglese:

Grace itself is that true self. What we need to know is, to experience
that it is there.

The Sun is just a form of light only. There is no darkness to that
Sun. But When Sunrises in the morning, we conclude that the darkness
is gone with the Sunlight.

It is not Sunrise which removed the darkness; it is the rotation of
earth from darkness to sunlight.

Similarly a disciple will conclude that, due to Guru’s Grace only, his
veils of ignorance are removed. But it is not Guru who has removed
your ignorance, it is You, who turned from darkness to sunlight.

Even though your surroundings are filled with sunlight, for
experiencing that you need to turn towards it by going in right
direction.

It means you need to turn towards that true self.

A Guru will guide you in reaching out to that true self.

What is existing is only ONE.

That is the true self only.

As you don’t know that, you are feeling that there a physical world around you.

You will also imagine that there is some other spiritual world is in existence.

Sri Ramana Maharshi

(Traduzione italiana di Paolo D’Arpini)

Razionalismo, forza magnetica, fede e magia




Un interessante argomento è sollevato da una allieva di Pordage,
teosofa, mistica e visionaria al tempo di Cromwell, che giunge alla
“magia” per una via del tutto singolare. Tratto fondamentale di tutti
i mistici è che essi insegnano l’unificazione del proprio sè con il
Dio della loro religione: e questo è anche il caso della Jane Leade.
Ma in lei, al seguito della identificazione della volontà umana con
quella divina, quella partecipa anche della “onnipotenza” di questa, e
ottiene dunque un potere magico. Ciò che dunque altri maghi credono di
dovere al loro “patto con il diavolo”, lei lo ascrive alla sua
“unione” con il suo Dio. La sua magia è pertanto, in senso eminente,
magia bianca. Del resto questo non fa alcuna differenza nel risultato
e sotto il profilo pratico. Questa riflessione nasce dall’esigenza di
prendere in considerazione i molti aspetti della realtà, come si sono
venuti a verificare nel tempo, se si vuole veramente sondare gli
aspetti dell’animo umano che hanno reso possibili le creazioni delle
religioni, e come queste abbiano in sostanza agito in profondità
nell’evoluzione umana e terrestre. La magia infatti non è estranea al
modo di essere umano e, se al giorno d’oggi esistono “maghi” che
esercitano in realtà una sorta di “fakiraggio”, ciò non significa che
non esista una forma di “alta magia” che agisce sul mondo, come quella
capace di trasmettere le immagini, che non viene percepita come tale
ma come frutto della ricerca scientifica ( come se dietro alla ricerca
“scientifica” non agisse una “volotà di potenza”….)

Scrive adunque Jane Leade: “La forza magica mette ciò che è in suo
potere nella condizione di dominare e di rinnovare la creazione, cioè
il regno vegetale, animale e minerale, così che se molti operassero
uniti in una forza magica [VEDI MIO COMMENTO ALLA FINE] la Natura
potrebbe essere trasformata in paradiso……. Come arriviamo a questa
forza magica? RINASCENDO NELLA FEDE, tramite cioè l’acccordo deella
nostra volontà con la volontà divina. La fede infatti ci sottomette il
mondo in quanto l’accordo della nostra volontà ha come conseguenza che
tutto, come dice Paolo, è nostro e deve obbedirci.  (Tratto dal libro
di Schopenhauer, Magnetismo animale e magia. ed. EST.)

Notiamo di sfuggita come in una semplice frase si vengano a presentare
Temi che saranno sviluppati fino al giorno d’oggi con gli studi di
sociologhi e psicologhi, nonchè studiosi di “Staoria delle Religioni”
che ravvisano nei movimenti ambientalisti ed ecologisti, nonchè in
quelli strettamente “rivoluzionari”, elementi legati a culture
“magiche “, misti a tradizioni “esseniche ” legate alla cultura
dell’alimentazione essenziale ed all’igiene come fattori di crescita
spirituale. Se la magia contempla anzitutto il desiderio
essenzialmente “mistico” di unione con Dio ( oltrechè col “diavolo”)
vuol dire che la “persecuzione delle streghe”, per lo più donne che
praticavano culture pre-cristiane spesso nei boschi ( e non per
scappare alla persecuzione, ma per rimanere in stretto contratto con
la NATURA) segna il punto di NON RITORNO del cristianesimo che
RINUNCIA alla cultura olistico-naturale per abbracciare il
razionalismo prima ed il positivismo poi. Come ho sostenuto in molte
conferenze e scritti, la figura simbolo di questa operazione è il
Bellarmino, gesuita, grande inquisitore, che condanna al Rogo Giordano
Bruno, quale filosofo SINTESI del pensiero rinascimentale
magico-esoterico-ermetico-neoplatonico e trova un accordo con Galileo
Galilei in nome di una separazione di ruoli di carattere DUALISTICO (
ai semplici mortali la sperimentazione sensoriale mentre ai preti la
intermediazione col divino.)

SERGIO QUINZIO: …… “Gli “ESERCIZI” sono moderni innanzitutto nel loro
carattere dinamico, costruttivo, pragmatico: si tratta di cose da fare
esercitando alla massimo tutte le proprie facoltà, per giungere a
concrete scelte di vita, qui e ora. Il TOTALITARISMO moderno può ben
riconoscersi nella famosa affermazione: Per non sbagliare, dobbiamo
sempre ritenere che quello che vediamo bianco sia nero, se lo dice la
Chiesa Gerarchica. …D’altra parte, anche la tolleranza, la cui
affermazione, come mostra il moderno, può ben convivere col
totalitarismo, può riconoscersi in un’altra affermazione del santo
basco: Che ogni buon cristiano debba essere pronto più a salvare la
parola del prossimo che a condannarla. L’esplosione teatrale del
Seicento, fino a certi aspetti della odierna  “Società dello
Spettacolo”, trova un antecedente nelle composizioni di ruolo, che gli
“Esercizi” raccomandano insistentemente. Secondo Barthes: Come per la
Controriforma in generale, così per Ignazio si può dire che
l’intenzionale difesa e riaffermazione della religione tradizionale
del passato, finiscono paradossalmente per generare il “moderno” e
addirittura il moderno nelle sue forme più radicali.

Prosegue Quinzio: …gli Esercizi anticipano il barocco, che non per
caso trionferà nelle teatrali chiese dei gesuiti.  E, d’altra parte,
essi costitiuscono già un meccanismo che in quanto tale anticipa
l’orizzonte meccanicistico della scienza del secolo successivo.
proprio grazie a questi aspetti di profonda modernità la Compagnia di
Gesù potrà svolgere nei secoli a venire un ruolo rilevante, per
esempio, fornendo ai Principi solidi direttori spirituali,  prendendo
parte attiva- e con metodi che si potrebbero definire rivoluzionari,
alla “civilizzazione dei popoli” e contribuendo in maniera decisiva a
far cadere l’antica condanna che gravava sul prestito di denaro ad
interesse.

NOTA: Questi aspetti riconducono ai gesuiti alcuni fondamenti del
moderno. Soprattutto l’uso dll’USURA come strumento di DOMINIO. E’
interessante notare come i responsabili della nascita del “moderno”
siano quegli individui che si sono formati all’ombra della religione
cattolica, con spirito bellico ( Compagnia di Gesù) mai mascherato ( a
similitudine delle altre Compagnie di Gesù che, sotto vari nomi e con
varie fogge stanno nascendo in questi ultimi anni.) E’ inoltre
interessante notare come i due “filosofi” che maggiormente hanno
caratterizzato l’evoluzione razionalista del pensiero comune
provengano dalla vita militare. Ignazio e Cartesio.

Storia di iperrazionalismo narrata da Ramon Gomez de la Serna in “Il
dottore”inverosimile”: Tra i malati trattati con l’analisi delle urine
ne trovai uno, talmente irragionevole, a tal punto sconcertato dai
medici e da se stesso, che feci per lui un’analisi speciale:

Elementi pericolosi: cristallizzazione di certezza di una malattia che
non esiste.

Calcoli intellettuali: calcoli formati dalla distrazione di pensare alla morte.

Segmenti: distacco e segmentazione della vita causata dal dubbio di vivere.

Ricordi retrospettivi: in eccesso.

Sedimenti di orologio: numerosi calcoli di numerosi orologi.

Apprensioni: apprensio di una pneumonia i cui riflessi hanno agito sui
reni dalla parte della pneumonia supposta.

Giorgio Vitali

Spirito e materia - Citazioni citabili di Rudolf Steiner e Max Heindel


Rudolf Steiner: 

Il gradino più alto della vita individuale è il pensare puramente concettuale, senza riguardo ad un determinato contenuto percettivo. Noi determiniamo il contenuto di un concetto, per pura intuizione, dalla sfera ideale. Un simile concetto non contiene nulla che si riferisca a determinate “percezioni”.
Quando arriviamo al “volere” sotto l’influenza di un concetto che invece implica una percezione, cioè di una rappresentazione, allora è proprio questa percezione che determina noi, ci definisce, attraverso il pensare concettuale. Ma quando agiamo sotto l’influenza di “intuizioni”, la molla del nostro agire è il pensare puro. Poiché in filosofia si è abituati a chiamare “ragione” la facoltà del pensare puro, così è giustificato chiamare ragione pratica la molla morale sottostante a questa modalità del pensare. ( In definitiva, poiché ogni forma del pensare non è anonima né impersonale, ogni forma del pensare contiene in sé un aspetto morale, imprescindibile, che è quello che caratterizza ogni persona umana.)

Max  Heindel:

I moderni scienziati materialisti debbono ancora molto imparare e molto disimparare. benché essi combattano strenuamente ciò che con scherno chiamano “illusioni” dello scienziato occultista, sono poi obbligati a riconoscere le loro verità e accettarla una dopo l’altra. E’ soltanto questione di tempo; ma verrà il giorno in cui saranno obbligati ad accettarle tutte.
Mesmer fu più che messo in ridicolo; ma quando i materialisti ebbero cambiato il nome della forza da lui scoperta, chiamandola “ipnotismo” invece di “mesmerismo”, essa divenne subito “scientifica”. Venti anni fa, Madame Blavatsky, una fedele discepola di maestri orientali, disse che la Terra aveva un terzo movimento, oltre ai due che conducono il giorno, la notte e le stagioni. Essa indicò inoltre che l’inclinazione dell’asse della Terra è causata da un movimento che, a suo tempo, porterà il Polo Nord al posto che occupa ora l’Equatore e, ancora più tardi, al posto ora occupato dal Polo Sud. Questo, essa disse, era conosciuto dagli antichi Egiziani e il famoso planisfero di Dendera dimostrava che essi avevano registrato tre di tali rivoluzioni. Queste dichiarazioni, assieme alla sua insuperabile opera, “La Dottrina Segreta”, meritarono soltanto le burle ed il sarcasmo.

Cibi irradiati e tossici... l'alimentazione consigliata dalle multinazionali



"La più terribile minaccia alla vostra sopravvivenza e quella dei vostri figli non proviene dalle armi nucleari, ma da ciò che mangerete questa sera a cena” (David Reuben)

I pericoli nel piatto non sono solo quelli della carne, del pesce, del formaggio, del latte, delle uova, o dello zucchero industriale; non sono solo quelli dei conservanti, dei coloranti, dei fertilizzanti, dei pesticidi ecc.; c’è un altro pericolo trascurato quanto nocivo: quello degli alimenti irradiati. 

Alcuni alimenti di uso comune, tra cui cipolle, aglio, patate e altro ancora, vengono sottoposte ad un bombardamento di radiazioni; lo scopo è favorire un migliore processo di conservazione e maturazione, impedire la germogliazione, lo sviluppo di germi nocivi ed altro. In effetti le irradiazioni allungano di molto i tempi di conservazione e consentono di salvare una grande quantità di vegetali che diversamente andrebbe perduta per infestazione di insetti, muffe, batteri o premature germinazioni.

L’elenco riguarda una settantina di prodotti. Gli alimenti maggiormente irradiati nel mondo risultano essere: cereali, frumento, spezie in genere, pollo, pesce, gamberetti, uova in polvere, semi di cacao, datteri, legumi, mango, fragole, banane, frutta secca, funghi, indivia, asparagi ed altro.     Nel nostro paese l’autorizzazione a trattare gli alimenti con i raggi gamma è in vigore dal 30 agosto del 1973 con la Gazzetta Ufficiale n.254 dell’1.10.73; l’irradiazione delle patate è stata adottata in Urss nel 1958, in Usa e Canada nel 1964. Nel 1978 i paesi disposti ad aderire a questi sistemi di conservazione erano 95, oggi avranno sicuramente superato il centinaio.

L’Italia, in cui manca l’obbligo di indicare in etichetta questo tipo di trattamento, ammette l’irradiamento di patate, aglio e cipolle, ma non ci sono solo questi a doverci preoccupare, sono quelli importati dall’Olanda, dalla Francia, dalla Thailandia, Belgio, Canada, Cile, Polonia, Spagna Ungheria, Usa, Argentina, Israele, Norvegia e dagli altri paesi che applicano questo processo.

La sicurezza di tale pratica è assai controversa: molti sospetti gravano sugli alimenti bombardati con il nucleare e nessuno è disposto a mettere la mano sul fuoco che tale trattamento sia innocuo. Numerosi scienziati hanno raccolto prove inquietanti sui rischi derivanti dal consumo di derrate trattate con l’atomo. Gerald Brownell, biochimico dell’Università del Michigan, ha dimostrato che le patate irradiate causano nei topi un’incidenza molto alta di tumori e artriti, mentre in India i ricercatori dell’Istituto Nazionale della Nutrizione hanno osservato nei bambini nutriti con grano irradiato un aumento di alterazioni genetiche nelle cellule del midollo osseo. Con le scimmie è stata registrata una serie di squilibri ormonali, con i topi una propensione al tumore. Ma le conseguenze più serie pare siano legate al forte aumento di radicali liberi che causano invecchiamento precoce.

Inoltre l’irradiamento nucleare provoca l’inevitabile scadimento nutrizionale degli alimenti per almeno due motivi: vengono danneggiate in modo rilevante le vitamine A, quelle del gruppo B, C, E, K: Frutta, verdura, latte e pesce perdono in gran parte le loro vitamine. Nel latte la vitamina C cala del 70%, mentre nelle carote e nelle patate la perdita è del 50%. La B12 nella carne e nel latte è ridotta alla metà. Molti aminoacidi essenziali, come la metionina, la cisteina e la fenilalanina vengono gravemente danneggiate facendole perdere ogni proprietà nutritiva. Il sapore, il colore e l’odore genuino dei cibi viene alterato. Questo aspetto necessita di una manovra correttiva che richiede una massiccia aggiunta di additivi, molti dei quali notoriamente tossici.

Non solo. L’irradiamento apre la porta ad un mare di iniziative non controllabili. Con questo metodo diventa facile “ripulire” prodotti non più idonei al consumo alimentare perché scadute o inquinate: irradiandole un paio di volte ritornano come nuove, come fresche sulle nostre tavole, invece che finire nella pattumiera. Ogni anno in Usa circa 7.000 persone muoiono a causa di cibi avariati. Per le stesse ragioni dai 25 agli 80 milioni di persone vengono colpite da forti diarree.

Inoltre manca la possibilità di accertare con metodi efficaci se e quanto è stato trattato un alimento, né gli scienziati sono riusciti ad escogitate metodi di controlli efficaci in tal senso. Nel 1986 la London Food Commission ha documentato, con prove schiaccianti, che un paio di aziende alimentari impiegavano l’irradiamento per sterilizzare cibi contaminati, lasciando però tossine pericolose nel cibo.

L’impianto di irradiamento è a tutti gli effetti, una centrale nucleare e la sua presenza espone a tutti quei rischi ambientali legati all’atomo. Secondo gli esperti della associazioni dei consumatori c’è il sospetto, suffragato da molte prove, che le motivazioni di fondo a favorire l’uso dell’atomo in cucina sia la necessità di smaltire le scorie radioattive provenienti dalle centrali atomiche. Nel dopoguerra l’esercito americano, la Società britannica per l’energia atomica ed il governo sovietico studiarono tecniche di conservazione degli alimenti mediante l’irradiamento con raggi gamma. Nel 1970 fu istituita una commissione a Roma con il patrocinio della Fao, a Vienna e a Ginevra che dichiarò innocua tale tecnologia per la maggior parte dei cibi consumati considerando inutili ulteriori indagini sulla eventuale tossicità di tali cibi.

In realtà basterebbe adottare gli attuali metodi di conservazione per neutralizzare i germi patogeni: per esempio la refrigerazione è efficace a bloccare la germogliazione di patate, cipolle, tuberi e bulbi; il vapore per eliminare gli insetti da fragole e altra frutta; i saggi immunologici per individuare i parassiti nella carne; il rigoroso rispetto delle norme igieniche nei processi di lavorazione degli alimenti, il controllo dei mangimi e le condizioni di allevamento degli animali e soprattutto il metodo più semplice, diretto ed economico e salutare, cioè quello di consumare prodotti freschi, biologici e, possibilmente a km zero. E anche se questo non è sempre di facile attuazione, è la richiesta della base che fa spostare sicuramente gli interessi dei grandi distributori.

Franco Libero Manco

Biologia sociale e trattamento delle neoplasie maligne con terapie alternative



Sono un sociologo, padre di una nuova corrente di pensiero, connessa con un’impostazione naturalistica della scienza sociale –come antroposociologia – detta “biologia (del) sociale”. Mi sono sempre battuto per cause giuste da uomo di scienza anche quando mi sono trovato solo con la mia coscienza.

In quest’ennesima occasione, certo di interpretare un numero incalcolabile di miei concittadini senza voce, di pavidi e di ignari dei propri diritti, sono fermo e inamovibile più che mai.

Alludo alle proposte di terapie alternative delle neoplasie maligne con riferimento a quelle che portano i nomi tristemente famosi 
rispettivamente di Bonifacio e di Di Bella ma in ispecie – per avere un  aggancio attuale e realistico – a quella sostenuta dal dott. Giuseppe Zora, di cui al suo libro “Dal siero Bonifacio all’IMB: l’immunoterapiabiologica nella lotta contro i tumori” edito dalla Società Editrice Andromeda di Bologna, n.ro 49.

Non sono un medico ma questo non m’impedisce di affermare con piena cognizione di causa ed altrettanta responsabilità morale, quanto segue:

PREMESSO
1 – che le terapie, protocollari, uniche ed imposte (perché senza possibilità di opzioni) per le neoplasie maligne sono la chemioterapia e la radioterapia, con effetti secondari devastanti, e che tuttavia le dette patologie non sono ancora state debellate;
2 – che “nessuno può essere obbligato ad un trattamento sanitario, se non per disposizione di legge” (art. 32 della Costituzione);
3 – che nessuna disposizione di legge impone un trattamento sanitario a chi è affetto da neoplasie maligne;
4 – che se tale disposizione di legge esistesse, si tratterebbe di un abuso criminale di potere;
5 – che la salute è ritenuto un diritto fondamentale dell’individuo e un interesse della collettività, e come tale è da tutelare (sempre secondo l’art. 32 della Costituzione);
6 – che l’interessato ha diritto di scegliere cure alternative rispetto a quelle in vigore;
7 – che lo Stato è – deve essere – un potere-padre al di sopra delle parti al servizio dei cittadini-figli;
8 – che le autorità sanitarie dello Stato sono rappresentate dal Ministero della Salute;
9 – che io, cittadino “sovrano”, ho il diritto di esigere che ogni nuova proposta terapeutica, soprattutto in fatto di neoplasie maligne, venga presa nella dovuta considerazione senza alcun rigetto aprioristicamente automatico;

NE CONSEGUE:
1 – che le autorità sanitarie dello Stato, oggi rappresentate dal Ministero della Salute, non possano avere la facoltà di rigettare a priori qualunque nuova proposta terapeutica, ma, al contrario, hanno il dovere categorico e sacrosanto di formare commissioni di esperti con la partecipazione dei proponenti, perché, sotto giuramento, applichino una prassi rigorosamente scientifica senza limiti di tempo e di prova prestabiliti affinché la nuova terapia proposta dia tutti gli esiti possibili senza lasciare il minimo dubbio;
2 – che rigettare a priori la sperimentazione con le modalità sopra accennate possa significare delinquere premeditatamente – all’interno dello Stato! – e in senso essenziale (come offesa del diritto naturale, di cui ogni vivente è portatore per il semplice fatto di essere nato) e in rapporto al diritto positivo (Carta costituzionale).

CASO SPECIFICO
1 – La nuova proposta terapeutica, di cui si è fatto portavoce il dott. Giuseppe Zora, non è stata ammessa a priori alla sperimentazione dalle autorità sanitarie, che ne avevano la facoltà e il dovere, preferendo configurare i possibili estremi di un possibile crimine, essenziale edanticostituzionale (ovvero di offesa al diritto naturale e positivo) nella evidente considerazione di una possibile totale impunità;
2 – la nuova proposta terapeutica, di cui è portatore il dott. Giuseppe Zora, è stata ampiamente sperimentata, come dire “alla macchia”, quindi in condizioni di carenza di mezzi e di persone e raccogliendo tuttavia, degli esiti positivi.

STANDO COSI’ LE COSE
1 – Invito le autorità sanitarie del nostro Paese, rappresentato dal Ministero della Salute a riscattarsi dalle omissioni ed inadempienze del passato, ammettendo, come da dovere categorico e sacrosanto, e sul piano giuridico, e su quelli sociale ed etico, il metodo terapeutico Zora in questione alla sperimentazione ufficiale e quindi alla produzione e distribuzione con i controlli previsti per i farmaci della fattispecie e così via via quanti altri ne verranno proposti;
2 – in caso di persistenza di rigetto a priori della terapia inquestione come di eventuali altre, io mi sento autorizzato a pensare che dietro tale inflessibile rigetto ci siano gli interessi parassitari di caste – delle altrimenti lobbies – che, insensibili alle lacrime e ai gridi di dolore di un’umanità, che muore anche a causa di terapie  devastanti, si arrogano il monopolio di una terapia, cònsona con i loro interessi, e il diritto di veto aprioristico di qualunque altra, legittima per i proponenti e i pazienti, ma incompatibile con quegli interessi;
3 – in questo caso, ho il diritto di chiedermi se per caso non ci troviamo di fronte ad organizzazioni internazionali di tipo mafioso e comunque criminale, cui lo Stato ha il dovere di non piegarsi per il bene del popolo “sovrano”, se è vero che ha istituito anche – e voglio credere non per pura formalità –un’ANTIMAFIA.

IN CONCLUSIONE
Invito il Ministero della Salute al rispetto della Costituzione, del diritto naturale e del diritto positivo, che vietano allo Stato di comportarsi come il principato medioevale, dove l’autorità che valeva era solo quella del principe; invito codesto Ministero a desistere dal fare ricorso ad un VETO APRIORISTICO per rigettare la richiesta di sperimentazione di nuove terapie per le neoplasie maligne – che sono lagrime, sangue e morte di nostri fratelli (talora di stretti congiunti) – in nome di una fantomatica società scientifica, che avrebbe la facoltà di conoscere la validità di nuove terapie PRIMA di sperimentarle in modo rigorosamente scientifico.
Sono passati fin troppi anni perché si possa ancora pazientare. Spero che contro la RAGIONE, la SCIENZA , il DIRITTO e l’ETICA, non si lancino ancora delle balle che, come altrettanti boomerang, tornerebbero al mittente dopo essersi impregnati di vergogna.

Carmelo R. Viola

Perdita del Bene Comune, moneta debito e schiavitù




Articolo perfetto; tragicamente lungimirante, che inquadra nel più sapiente dei modi, al di là delle teorie più o meno "complottiste", come questi criminali perseguano semplicemente il proprio tornaconto, a scapito, ovviamente, di popoli e Stati.

Complotto o no, ci troviamo a subirne le medesime conseguenze: sarebbe come fare dei distinguo se a sterminare una famiglia si sia trattato di una bomba "intelligente" o stupida!

Finché la stragrande maggioranza della gente è convinta che il "debito" bisogna pagarlo, ignorando del tutto come questo si sia venuto negli anni formando e soprattutto tramite quale meccanismo truffaldino esso sia stato imposto a quasi tutte le Nazioni, non potremo fare altro che assistere impotenti al lento declino dei popoli nel senso che recitava l'articolo.

La moneta a debito è un crimine.

L'interesse composto (anatocismo) è un crimine.

Lo spread è un'invenzione truffaldina (quindi un crimine)

Il sistema finanziario è il "derivato" che vive e prospera esclusivamente sottraendo risorse all'economia che esercita l'ingrato ruolo di "sottostante".

Non esiste una finanza "buona" e una "cattiva".La finanza può sopravvivere solo succhiando il sangue dell'economia reale, unica in grado di creare vera ricchezza, e grazie a milioni di utili idioti che non si informano, non si interessano, non credono , non capiscono, o peggio lucrano su questo fattore destabilizzante.

Nessuno si è mai domandato perché il paese più "virtuoso" è più efficiente del mondo (la Germania) ha anch'esso un DEBITO? E che debito! Compreso quello dei lander, che astutamente i "corretti" tedeschi non inseriscono nel debito federale, il debito tedesco supera, in termini reali (non in %) abbondantemente quello Italiano. 

E che dire degli U.S.A? I l loro debito sfiora i 19.000 miliardi di dollari: circa sette (7) volte il nostro.
Tutto ciò è dovuto proprio all'anomalia criminale dell'emissione a DEBITO della moneta.

Dobbiamo smettere di essere "politicamente corretti" quando ci confrontiamo con oligarchie criminali che hanno come unico scopo il perseguimento del proprio interesse usando un sistema di rapina che matematicamente non ci consente di uscire dalla trappola del debito.

Persone come Monti, Letta, Ciampi, Draghi, Napolitano, Andreatta, la dirigenza PD e FI al completo,e mi fermo per mancanza di spazio, dovrebbero, o avrebbero dovuto a suo tempo, essere arrestati ed imputati di alto tradimento nei confronti del popolo "sovrano"a norma degli art. 1,4,9,11, 41,47,59,ed altri della Costituzione Italiana. 

Come mai i fautori della libertà della democrazia, e della giustizia in Italia non levano alto e fiero il loro grido di protesta? Quale arcano intreccio di pensieri e di convenienze politiche o economiche, o presunte tali, impedisce a questa gente di opporsi, almeno a parole, alla valanghe di menzogne che da politica e stampa ci vengono ammannite quotidianamente? 

Claudio Zanasi