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La storia dei "petecchioni" del Circolo Vegetariano VV.TT. e l'interrogazione al ministro del tesoro su: "Signoraggio bancario, moneta debito, BCE ed altro ancora"



Cari amici vicini e lontani, debbo sottoporvi un discorso lungo e complesso che riguarda la nostra battaglia per il recupero della sovranità e contro la truffa dell'emissione monetaria concessa in esclusiva alle banche centrali private…

Rammento che, verso il 1996 (o giù di lì), nella sede del Circolo Vegetariano VV.TT.  per lanciare un segnale facemmo una emissione simbolica di moneta alternativa "Petecchioni" che aveva valore legale per gli interscambi all’interno del Circolo. Ricordo che proposi all’allora sindaco di Calcata, Luigi Gasperini, di fare altrettanto per l’area comunale, questo perché nella Costituzione Italiana è tuttora consentita l’emissione comunale di cartamoneta. Purtroppo il sindaco non fu abbastanza lungimirante e scartò l’idea…


Qui occorre sapere che stampare carta moneta non può essere un monopolio. Proprio perché si tratta di una Cambiale (cioè una certificazione scritta di un debito) chiunque può farlo e nessuno lo può vietare.
Successivamente per spiegare bene al popolo cosa si celasse dietro alla truffa del signoraggio bancario, nel 2005, assieme al socio Giorgio Vitali, organizzammo nell’ex Lavatoio di Calcata un dibattito ad hoc, dopo quel primo incontro ne organizzammo vari altri, nella sede del Centro Visite del Parco del Treja di Calcata, a Faleria  ed anche al comune di Sant'Oreste, etc.  con numerosi esperti del settore.
 

 
Alcuni di voi non sapranno che attualmente non è lo Stato a emettere la carta moneta ma sono delle banche private, sia pur denominate Banca d’Italia od attualmente BCE, che si sono appropriate del diritto di emettere carta moneta per conto dello Stato, il quale a sua volta ripaga questo debito con l'emissione di Buoni del Tesoro  che vengono posti in vendita dalle banche stesse guadagnandoci ulteriormente.   Perciò capirete che per risolvere il problema del debito pubblico e degli interessi pagati e restituire allo Stato la sua dignità ed autonomia finanziaria è assolutamente necessario che l’emissione cartacea del denaro ritorni allo Stato. Inoltre siccome attualmente non c’è più alcuna trasferibilità fra la moneta ed il suo equivalente in oro ciò significa che -di fatto- il denaro che circola è semplice carta colorata e che in qualsiasi momento il suo valore convenzionale può scomparire del tutto. 

Ma l’argomento che vorremmo trattare è veramente complesso e richiede alcune spiegazioni ed analisi preliminari, perciò iniziamo il discorso con l’analisi di alcune condizioni che hanno portato la nostra Repubblica all’attuale stato di cose.
Il problema è vasto e va affrontato con lungimiranza e con spirito di “comprensione”.
Chi ha detto che i gestori dell’economia finanziaria devono comandare su tutti gli altri? NESSUNO! E’ un sopruso accettato passivamente da una popolazione [europea] senza alcuna dignità. Chi ha stabilito che la BCE deve essere privata? Nessuno. E’ un sopruso. Non solo: Qualora noi e noi soli, italiani, decidessimo di nazionalizzare la Banca d’Italia, potremmo farlo perché, per il principio liberista, nessuno ci può impedire di trasformare l’assetto interno di un Ente che è uno degli azionisti della BCE. Banca d’Italia, ancorché pubblica, cioè di proprietà del Popolo italiano, sarebbe una normale azionista della banca centrale Europea.
E' forse Draghi a controllare la BCE? O i finanzieri internazionali organizzatori del famoso incontro umma aumma sul Britannia? Il benemerito presidente Cossiga, che stava al gioco ma non stava zitto, dichiarò che si trattava di un atto profondamente illegale. Infatti, non si  dovrebbe nominare governatore di Banca centrale un uomo di una banca privata (Goldman Sachs). Lo hanno potuto fare perché hanno abusato di un potere assoluto, cioè senza controllo.
A questo punto non siamo in condizione di poter predire come andranno le cose. Di certo il gioco è pesante. E costellato di omicidi: Alfred Herrausen e Detlev Rowedder, due funzionari economici tedeschi che si opponevano alla sistemazione in senso privatistico della BCE. NON manchi a questo elenco anche Wim Duisberg, ANNEGATO in una piscina. (Ex governatore della BCE). NOTA: la di lui moglie fu sottoposta a processo in Olanda per “antisemitismo”. – COGLIAMO L’OCCASIONE PER RICORDARE ANCHE DUE ITALIANI MORTI O SPARITI: SBANCOR E FEDERICO CAFFE’. In questo elenco non manchino anche: l’americano Jeffry Picower e, volendo, anche il figlio di Madoff, nonchè i due Kennedy. Senza dimenticare Paolo Ungari ed Haider, nonché Aldo Moro e …. Borsellino.
La realtà che stiamo vivendo è del tutto falsa.

Paolo D’Arpini



Ed ora esausti e sazi della introduzione generale e consapevoli dei retroscena in cui la cessione della Sovranità dello Stato è passata alle banche ed ai poteri economici “altri”… passiamo decisamente all’interrogazione:

Al signor Ministro dell’Economia e delle Finanze
premesso che il popolo italiano in base all´art 1 della Costituzione, “La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”, è Sovrano e fra le varie Sovranità rientra anche la Sovranità monetaria. 

La Sovranità monetaria consiste nel diritto di emettere moneta ex nihilo.
La Sovranità di uno Stato è indisponibile e inalienabile per chiunque tranne che per il popolo italiano che ne è il titolare esclusivo secondo qualsiasi testo di diritto Costituzionale e lo stato deteneva LA SOVRANITA´ MONETARIA fino alla privatizzazione delle tre BIN Banca Commerciale Italiana, Banca di Roma e Credito Italiano.
Si seguitò poi a vendere ai privati anche le partecipazioni nelle Banche di interesse nazionale come la BNL e l´Istituto bancario S Paolo di Torino. Con queste incaute vendite si trasferì ai privati la Sovranità
Premesso che nel 1992 iniziò la privatizzazione delle tre BIN nella quale il Ministro del Tesoro ”dimenticò” di trattenere le quote della Banca d´Italia che in base al vecchio art 3 dello Statuto della Banca d´Italia dovevano essere dello stato o di aziende con capitale a maggioranza statale. monetaria e si privatizzò la Banca d´Italia in maniera illegale rispetto al vecchio art 3 dello Statuto della Banca d´Italia che in un secondo tempo, per coprire la vendita illegale, fu riformato, dopo 14 anni di silenzio di politici e media, dai banchieri il 12/12/2006 quando è stato approvato per Decreto, dal Presidente del Consiglio Romano Prodi (ex consulente Goldman Sachs) e dal min dell´Economia Tommaso Padoa Schioppa, membro di Aspen Institute, della Commissione trilaterale e del Bilderberg Club, e avallato dal presidente della Repubblica Napolitano, la modifica all´art 3 dello statuto della Banca d'Italia il quale non prevede più la maggioranza dello Stato in Banca d'Italia.
Premesso che il 7 febbraio 1992 con la firma del Trattato di Maastricht da parte del Governo Andreotti, il cui art 105°A prevedeva che l´unico Ente autorizzato a emettere moneta fosse la BCE, banca privata e per giunta straniera, ci fu la cessione della Sovranità monetaria, avvenuta esplicitamente contro la legge italiana, perché la Sovranità monetaria non è a discrezione di un qualsiasi governo o di chiunque altro che non sia il popolo italiano ed inoltre non si seguì l´iter previsto dalla Costituzione per la modifica di quest´ultima.
Premesso che la cessione a banchieri privati, per giunta stranieri, della Sovranità monetaria è stata fatta in maniera incostituzionale in quanto è stata fatta una modifica alla Costituzione senza seguire l´iter previsto dalla stessa per le modifiche e inoltre qualsiasi Sovranità non è nella disponibilità di nessun governo. Infatti, la Costituzione italiana non prevede in alcun modo la cessione della Sovranità monetaria e men che meno a privati stranieri.
Premesso che secondo l´Articolo 105A del Trattato di Maastricht:
1.La BCE ha il diritto esclusivo di autorizzare l’emissione di banconote all’interno della Comunità. La BCE e le Banche centrali nazionali possono emettere banconote. Le banconote emesse dalla BCE e dalle Banche Centrali nazionali costituiscono le uniche banconote aventi corso legale nella Comunità.
2.Gli Stati membri possono coniare monete metalliche con l’approvazione delle BCE per quanto riguarda il volume del conio.
Premesso che l´autocrazia della BCE, unico creatore di moneta nell´Unione europea, entrò in tutti gli ordinamenti giuridici dell’Unione Europea per effetto del Trattato più volte citato (articolo 107)
Tutto ciò premesso,
SI CHIEDE di conoscere
dal Ministro del Tesoro pro tempore in quanto tempo prevede sia possibile riparare i danni arrecati all’intero popolo italiano, dato che è doverosa l'applicazione della Legge 262 del 28 dicembre 2005 il cui art 19 c 10 impone il rientro delle quote della Banca d´Italia nelle mani dello Stato entro tre anni, mentre sono già passati diversi anni dalla sua promulgazione e il cui regolamento di attuazione (da quel che noi sappiamo) non è stato finora redatto, con la conseguenza che la legge succitata non è mai stata applicata mentre lo Stato è costretto a chiedere in prestito alla banca centrale il denaro di cui necessita pagandone gli interessi ad una banca privata straniera, la BCE, e facendo pagare i costi agli italiani del tutto ignari della truffa.
Art 19 c 10 della legge 262
Con regolamento da adottare ai sensi dell’articolo 17 della legge 23 agosto 1988, n. 400, è ridefinito l’assetto proprietario della Banca d’Italia, e sono disciplinate le modalità di trasferimento, entro tre anni dalla data di entrata in vigore della presente legge, delle quote di partecipazione al capitale della Banca d’Italia in possesso di soggetti diversi dallo Stato o da altri enti pubblici.


Giorgio Vitali - Primo firmatario




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Domanda  di Cesare P. "In quale punto della Costituzione Italiana è specificato che è consentita l’emissione comunale di cartamoneta?"

Risposta di Giorgio Vitali: "IN QUALE PUNTO DELLA COSTITUZIONE è SPECIFICATO CHE NON è CONSENTITA L'EMISSIONE COMUNALE DI CARTA MONETA? A questa domanda si risponde molto semplicemente con l'operato del prof. Giacinto Auriti, ai libri del quale rimandiamo il nostro interrogante. Il prof. Auriti emise una moneta complementare chiamata SIMEC che circolò per lungo tempo nella cittadina abruzzese di Guardiagrele. Il giro fu l'equivalente di qualche miliardino di vecchie lire. Su questo argomento consigliamo la lettura del libro di Marco Saba: BANKENSTEIN, edito dalle edizioni NEXUS. Ad un certo punto, allarmata dal successo dell'iniziativa, la Banca d'Italia indusse la Guardia di Finanza ad interferire interrompendo la circolazione del SIMEC. Il prof. Auriti fu denunciato, come al solito per puro spirito di SOPRAFFAZIONE. La causa susseguente fu VINTA dal prof. Auriti. Nel contempo, un avvocato che si interessava della questione SIGNORAGGIo e che è ancora operativo in una cittadina del Sud Italiadi cui al momento non ricordo il nome, diede vita ad un procedimento giudiziario per conoscere il credito che vantava ogni cittadino italiano dalla Banca d'Italia per essere tale banca un ENTE PRIVATO. L'avvocato vinse la causa, ma la questione è rimasta in sospeso perché avrebbe dovuto esserci un CONSENSO POPOLARE adeguato. Cioè gli Italiani avrebbero dovuto fare causa TUTTI per farsi ridare i soldi. Non l'hanno fatto per la consueta VIGLIACCHERIA.In conclusione: la questione della banconota complementare è stata affrontata sulla base delle Norme della UE dall'avv. Maurizio Cerchiara del Foro di Roma, il quale ha anche sporto una dettagliata denuncia relativa alla DISFUNZIONE degli Organi Esecutivi della UE, i quali NON attuano le Norme Europee in merito ed a tutela dei singoli cittadini di questa strana Unione.Tuttavia, in UE circolano svariate centinaia di Monete Locali, secondo una CONSUETUDINE INTERNAZIONALE che delega al Sindaco la responsabilità e l'onere della emissione e di favorirne la circolazione. In Italia sono presenti moltissime monete locali, fra le quali la più nota è lo SCEC. Il IV Municipio di Roma l'accetta e la diffonde per situazioni di pubblica utilità. Nel comune di Velletri circolano alcune monete locali. A Napoli lo SCEC ha un'ottima circolazione. Negli USA e in Germania l'uso di monete complementari comunali è sempre esistito. Per quanto riguarda gli italiani, valga un caso: quando interrogavano per la Tv le vittime della IMBONITRICE Vanna Marchi perché avevano pagato salatamente le "consulenze" di costei, costoro rispondevano che la Marchi li aveva minacciati che avrebbe "CHIAMATO I CARABINIERI"!!! Martin Minski, scienziato informatico, ha scritto: " Quando costruiremo le macchine intelligenti non dovremo stupirci se saranno confuse e testarde quanto gli uomini nelle loro convinzioni rispetto a fatti mentali coscienza, libero arbitrio e simili."

Ospitaletto 2010 - Memoria del primo Incontro Collettivo Ecologista ed alcune frasi di Nisargadatta Maharaj


Tra pochi giorni, siamo ai primi di giugno 2014, Caterina verrà giù a Treia a prelevarmi per andare assieme a Montesilvano, in Abruzzo, dove ci aspetta Michele Meomartino per la quinta edizione dell'Incontro Collettivo Ecologista. Questi incontri iniziarono come prosecuzione dei precedenti Incontri della Rete Bioregionale Italiana, quando ad un certo punto, avendo la Rete subito una scissione con l'abbandono di Giuseppe, Etain ed altri, decidemmo che in qualche modo l'azione bioregionale ed ecologista di noi restanti nel gruppo si qualificasse un po' più apertamente su temi ampliati alla spiritualità della natura, all'alimentazione naturale, al convivere solidale, etc. Perciò iniziammo una nuova serie di appuntamenti collettivi che venne poi denominata: "Incontro Collettivo Ecologista".  
Questo resoconto che segue, di Caterina Regazzi, è relativo al primo di questi nuovi "incontri", si svolse ad Ospitaletto in Emilia.. (Paolo D'Arpini)

Il 19 giugno 2010, a casa di Marco e Valeria ad Ospitaletto sono state pronunciate spesso, molto spesso, due parole: comunità e condivisione.  A me queste due parole ne fanno venire in mente altre due: famiglia e vita. Dopo alcune ore di tensione, nella giornata precedente, mi sono goduta la mia presenza in quel luogo, con quelle persone, in quel tempo, cronologico e metereologico, e non c’era niente che non fosse perfetto così com’era, niente di più e niente di meno era desiderabile. Anzi, niente, in assoluto, di diverso, era desiderabile. Era perché c’eri tu? Era perché non è piovuto? Era perché le due dolcissime bambine sono state tranquille e non hanno pianto? Era perché il cibo era sufficiente e buono? O era semplicemente perché la vita è perfetta sempre e comunque, comunque si manifesti?

Intervento letto pubblicamente all’incontro:

CONFESSIONI DI UNA DONNA CHE SI SENTE BAMBINA IN VISTA DI UN INCONTRO TRA AMICI VECCHI E NUOVI

Qualche giorno fa, una domenica mattina (il 13 giugno) mi domandavo e lo domandavo anche con Valeria il giorno precedente se avessi dovuto, in questa occasione, dire qualcosa. Parlo poco in privato, a meno che non abbia proprio qualcosa di preciso da dire, e ancora meno in pubblico, dove per pubblico intendo un gruppo di più di 4-5 persone.

Faccio fatica a “fare un discorso”, riesco solo a dire dei pensieri “puntiformi”, forse è una specie di dislessia la mia, ma io devo prima fare nascere il pensiero e poi dirlo, poi un altro e dirlo, ecc. sapete quando per ridere si dice che gli uomini hanno un neurone solo e non riescono a fare due cose contemporaneamente, mentre le donne riescono a farne tante tutte insieme? Forse sotto sotto sono un uomo, allora, perché io non riesco a fare due cose insieme. Per esempio, mentre  guido non mi piace parlare. Qualcuno mi dice: fai quel viaggio avanti e indietro da e per Calcata da sola, ma non è stancante? Quei viaggi per me (e forse fra un po’ mi mancheranno) non mi stancano affatto, anzi, sono dei viaggi col corpo, con la mente e con lo spirito , durante i quali, mentre sono TUTTA SOLA, la mente vaga altro che a 360 gradi, a 3600! E vorrei solo avere un registratore mentale, come in “Strange days” che registri quello che sto vedendo, pensando, immaginando, sognando.. E’ una specie di lettino dell’analista, in cui vengono alla superficie tante cose sommerse, tanto che , a volte, parto tutta felice e arrivo incazzata (vero Paolo?), altre volte partivo preoccupata e arrivavo tutta felice e serena, ecc.

Tutto questo cappello per dire, che, se volevo anch’io “dare il mio contributo” a questa giornata, forse era meglio che mi scrivessi qualcosa, a costo di apparire ridicola (e qui ci sta il discorso di come io mi giudico e per meglio dire che ora non mi giudico più – di tanto).

Perché siamo qui, oggi (per me)?

La storia, dal punto di vista della meccanica dell’idea dell’evento è semplice, ma non tanto. Mesi fa, dopo qualche tempo della mia frequentazione con Paolo e visto che lui non si decideva a “fare il salto” del viaggio incontro a me e io già mi vedevo fare la pendolare a vita o almeno fino a quando non mi fossi semplicemente stancata, Paolo stesso escogitò  questo escamotage di creare un motivo di giustificazione ulteriore, credo più nei confronti di se stesso che degli altri, o una spinta motivazionale aggiuntiva oltre alla mia semplice presenza qui. Devo dire che la cosa all’inizio mi seccò e non poco (ma viene per me o viene per fare, anche qui, un po’ la “scimmia”?, non è abbastanza la voglia di stare un po’ con me e di contraccambiare le visite che io gli faccio?). Poi le cose sono cambiate ad una velocità che  stento a mantenere (lui corre, dico io, da buon cavallo, scimmia e capra, anzi, galoppa e io, da buona cinghiala, arranco, sotto il mio stesso peso) e non ho più avuto questi “pensieri negativi”, ma il percorso non finisce mai ed il bello è proprio quello, altrimenti, che gusto c’è?

Quindi l’idea è stata sua, ma io l’ho fatta mia senza fatica, poi magari io ci vedo delle cose che possono anche non coincidere perfettamente con le sue e con le vostre, ma meglio così, no? E’ passato per me il tempo in cui guardavo con fastidio e sospetto quelli che non la pensavano esattamente come me ed infatti non andavo d’accordo o meglio non mi piacevano molte persone…… adesso mi piacciono quasi tutti, anche le  persone con cui sento di non poter condividere la vita.

Ecco, ho detto , anzi, l’ho scritta la parolina magica: “condividere”….. la vita...

Trascrivo anche quel pezzo di Nisargadatta Maharaj che ho letto:

Parlando di guerre ed altri orrori e di dolore:

V.: c’è un modo di porre fine a questi orrori?

M.: quando sempre più persone riusciranno a riconoscere la loro vera natura, la loro influenza, per quanto sottile, prevarrà e l’atmosfera emotiva del mondo si addolcirà. La gente segue i suoi capi, e quando tra questi ne appariranno alcuni con un grande cuore ed una grande mente, assolutamente indifferenti al loro tornaconto, il loro esempio sarà sufficiente ad impedire le brutalità ed i crimini dell’epoca attuale. Verrà una nuova età dell’ora che durerà il tempo che dovrà e poi soccomberà alla sua stessa perfezione…

………

Sii libero da predilezioni e preferenze e non ci sarà più la mente con il suo fardello di dolore.

V.: ma io non sono il solo a soffrire, ci sono gli altri.

M.: Quando vai da loro con i tuoi desideri e le tue paure, non fai che accrescere il loro dolore. Innanzitutto liberati tu dalla sofferenza e solo in seguito potrai sperare di aiutare gli altri. Non hai neppure bisogno di sperare: la tua stessa esistenza sarà il più grande aiuto che un essere umano può dare ai suoi simili.

.........................................

E qui tanto per concludere con qualcosa che rientra nell'attualità ecco il programma  per il 21 e 22 giugno 2014:
Montesilvano - La sede di Olis che ospita  il Collettivo Ecologista



Schema per l’incontro collettivo ecologista del 21 e 22 Giugno 2014.  Olis – Montesilvano



CIBO E SOSTENIBILITA’  Analisi, riflessioni, proposte tra
natura, cultura, società ed economia


 

Sabato 21 Giugno 2014

Dalle ore 11.00 in poi

Accoglienza e sistemazione

 

Ore 16.00

Raccolta dei fiori

 

17.00 – 18.50

Testimonianze ed Esperienze dai territori  

Esempi di buone prassi e comportamenti virtuosi

 

18.50 – 19.10

Pausa

 

19.10 – 20.50

Tavola rotonda

 

21.00 – 22.00

Cena

 

22.00 – 23.00

Musica e Falò

 

 

Domenica 22 Giugno 2014

 

Ore 9.30

Seduta di Yoga

 

Ore 10.15 - 13.00 (Pausa 11.30 – 11.50)

Testimonianze ed Esperienze dai territori:

Esempi di buone prassi e comportamenti virtuosi

 

Prima di Pranzo

Battesimo Laico con l’acqua benedetta

A cura Adriana Gandolfi

 

Ore 13.00 – 14.00

Pranzo

 

14.30 – 16.00

Spazio Benessere olistico

 

16.00 – 17.30

Prospettive e progetti comuni

 

Ore 18.00

Saluti finali




Informazioni:

Associazione OLIS – Tel. 393.2362091 / michelemeomartino@tiscali.it

Rete Bioregionale Italiana – Tel. 333.6023090 / bioregionalismo.treia@gmail.com

Ode d’addio al Paolo D’Arpini, detto anche Saul Arpino, che silente sen va dal falisco Treja per congiungersi alla sibillina Treia



Paolo D'Arpini saluta Calcata

Visto il grande successo del revival di Calcataonline News:
http://riciclaggiodellamemoria.blogspot.it/2014/06/calcata-gli-alieni-non-son-piu-fra-noi.html

Riporto l'ultimissima edizione -giuro (anzi spergiuro)- con l'addio finale, prima della mia partenza da Calcata per andare a Treia, scritto dall'esilarante Georgius Vitalicus 


CANTAMI, O DIVA,
DEL DOTATO PRIAPUS
LA GIOIA CAMPESTRE
CHE INFINITE ADDUSSE
GIOIE AI CALCATI…..

E’ un poema che deve essere scritto nella quiete di una notte coperta dalla “nube di Islanda”, mentre si espande per l’aere il canto possente a tono baritonale di Priapus, che inonda, accompagnato dai suoni del Flauto di Pan,  i territori circonvicini: Mazzano, Faleria, Campagnano, Sacrofano, Sant’Oreste, fino a Martignano, lago sacro ai Sileni.

Canta infatti il Grande Priapo, dagli attributi possenti, teneramente abbracciato al suo coinquilino boschivo, Lupo Mannaro, proprio quello che ammansì Franceschiello d’Assisi, liberando il profeta dai vincoli del fondamentalismo religioso da cui era affetto..

Ed ecco la voce di Priapo che intona:

“Canta, Lupo Mannaro canta,

la nenia che tormenta tutti i cuori della tribùùùùùùùùùùùùùù..

Dice, tremando la tua voce

io non avrò mai pace questo amore è una schiavitùùùùùùùùù.

(Lupo Mannaro è infatti innamorato di Lupa Capitolina!)

Scende la sera e laggiùùùùùùùùùùùùùù

brilla una stellaaaaaaaa

ma il nostro amore quaggiù

non brilla piùùùùùùùùùùùùù”

(Caspita!! C’è la nube assassina!)

Comunque tutti noi frequentatori di Calcata Vegetariana, cioè; Cantori girovaghi, Minestrelli (mangiatori di minestre vegetali preparate da Saulo), Troubadours, Trovatori, Trovatelli, Trobadores (di… fungi, di tartufi e tartufelli), improvvisatori di facezie, naturalisti, naturisti, nudisti e vestitisti, vegetisti, vegetariani, crudisti e crudeli (seguaci di Crudelia Dè Mon), buccisti di banane (scivolatori e sciatori su prato), papagheni, amici di Bin Laden, Zorro, Primula Rossa e Zazà, seguaci degli Amish, fedeli di fantasy, horror e kukluxklan, flebotomi, cacciatori di serpenti e di faine, sifilografi (che scrivono di Sifilo, figlio di Niobe, ma anche di sifilide), carmelitani scalzi e carmelitani ben calzati (attenti ai primi: costruttori di conventi dietro ai quali far eseguire duelli all’ultimo sanguine)…

NOI TUTTI, fra poco orfani di cotale organizzatore, quale messer Arpino, cosa inventeremo? A te clamamus, PRIAPE, exaudi orationem nostram!

Georgius clamans ex Calcatae silva



Paolo D'Arpini  giunto a Treia

Calcata: “..gli alieni non son più fra noi".... - Rigurgito fantascientifico di Calcataonline News

Calcata - Attraversamento del fiume Rio, prima dell'addio....

Nei mesi di primavera ed inizio estate prima di lasciare definitivamente Calcata, nel luglio 2010, per trasferirmi a Treia, ci fu tutta una serie di incontri di commiato tenuti in varie parti della Tuscia. A Viterbo, ad esempio, si tenne l'inaugurazione della prima biennale d'arte creativa, con contemporaneo mio ultimo saluto. A Faleria ci fu la recita in piazza di Agenzia Fregoli.. ed ovviamente a Calcata stessa dove per il solstizio estivo ci furono tutta una serie di eventi con addii strappalacrime nel Centro Visite del Parco del Treja (a dire il vero erano tutti felici e contenti e nessuno mai mi chiese di restare). Allo stesso tempo, sul web, come ultimo ricordo di una mia presenza "aliena" fu pubblicata una edizione speciale di "Calcata on line News", proprio dedicata alla dipartita degli alieni... Divertitevi a leggerla
(Paolo D'Arpini)



Avevamo sperato in una vita breve, con fine incruenta, delle trasmissioni virtuali di Calcataonline News… ma come in “Hollywood Party” i folletti “Vitali” dei redattori si sollevano e declamano ad libitum… Colpiti a morte, tacitati in tutti i modi, tappate le bocche, incartate le dita, spenti i computers..  ma i “Vitali” continuano a produrre deliranti News… Stavolta è la volta degli alieni… e potevano mancare gli alieni a Calcata?

Macché… sono persino nominati nell’Home Page del sito del Circolo Vegetariano VV.TT. (vedi: http://www.circolovegetarianocalcata.it/)

Quindi ancora una volta a reti unificate ecco a voi l’edizione “fantascientifica” di Calcataonline News,  le notizie di cronaca  spiccia sono in calce al presente notiziario.

Ed ora proseguiamo senza pietà…

Schiere di astronomi, linguisti, matematici, filosofi, da decenni si interrogano su come comunicare correttamente con un alieno, per evitare equivoci. Intanto, però, vengono inviati nello spazio migliaia di messaggi in ordine sparso. Oltre alle trasmissioni TV che potrebbero essere il nostro involontario biglietto da visita cosmico. (Sylvie Coyaud).

NOTA, in attesa della trasmissione su Italia 1 del prossimo 1 luglio, dedicata agli “alieni”, occorre riflettere su quanto finora hanno fatto gli alieni sulla nostra Terra.

Cosa sono infatti le antiche divinità mediterranee se non alieni conosciuti da tutti i popoli? E questo andare su e giù delle divinità in questione, non sono forse piccoli viaggi spaziali? Io sono convinto che Noi potremmo avere ulteriori informazioni dal nostro amico e protettore PRIAPO! Proprio in questo momento s’ode l’aere circostante inebriarsi di un suono profondo, che sembra sgorgare dalla natura. E’ la voce maschia e baritonale di Priapo che, come una melodia di zampogna, si espande per i boschi, i campi gialli di messi mature, di calli, di collinette e di borghi arrampicati in cima ad improbabili e friabili rocce, come Calcata d’altronde. La stessa Voce che fu udita dal famoso Erasmus di Rotterdam, esperto in similitudini, quando giunse a Calcata, nel 1513 (Mense Dicembri, Anno MDXIII), alla ricerca del “preputius Christi”, onde scrivere un trattato sulla corretta conservazione dei prepuzi e prostate di santi e madonne).

Scriveva infatti Erasmus, nella lettera dedicatoria all’amico Pietre Gilles, pubblicata in anteprima sul ” Monitore di Faleria”, tessendo l’elogio della Metafora come strumento pedagogico per insegnare a scrivere bene, come sosteneva Cicerone. La metafora è l’artificio sommo che conferisce ad uno scritto non solo splendore, ma l’intera sua eleganza: e il “paragone” è una Metaphora esplicata, una metafora sciolta, distesa, adatta ed efficace in ogni tipo di scrittura. (Scrive pertanto l’illustre protagonista: Come le briciole di un cristallo non si possono assolutamente ricomporre, così è difficilissimo riconciliare coloro che da una strettissima confidenza passarono all’odio reciproco.

Orbene, è proprio qui, a Calcata, che il costruttore di metafore colse l’arcano che circonda questa straordinaria Civitas. Quando, per esemplificare, è invalso l’uso di nomare in istrano modo i Frati dermatologi (dell’Ospedale dell’Immacolata, giustamente da questi romiti, curanti cutanee macchie, invocata in quanto priva di macchie), e questo nomignolo essendo a loro dato dalla marmaglia romana quali “frati teppisti”, trattasi ciceronianamente di metafora in quanto giro di parole, perché da frati si giunge a frati trappisti e da questi alla già nomata teppisti.

Ordunque, essendo giunto con la propria carrozza, dalle brume di Rotterdam in quel di Calcata, avendo Egli ordinato al fiaccheraio di tirare le briglie ai corsieri, già provati dal viaggio, onde poter discendere per andare ad orinare nel prospiciente boschetto, da questo sentì provenire il canto melodioso che con intelligenza Erasmus non potè che attribuire ad una possente divinità: era proprio la vellutata voce di Priapus che così elevava i suoi gorgheggi al cielo:

“Un’ora sola ti vorreiiiiiiiiii…..

per darti quello che non saiiiiiiii….”

(Ma come poteva saperlo il pur esperto Erasmus non conoscendo egli la costumanza di Priapus a locarsi nei pressi del Tempio ove giaceva religiosamente conservato in una teca finemente arabescata dalle trepide mani di verginali romite, il prepuzio del Divin Fantolino??).

Udì egli invece un’altra voce elevarsi dal bosco incantato. Essa voce diceva:

“Ma l’amore noooooooo!!!

l’amore mio non puòòòòòòòòò

dissolversi nei gorghi del rio Trejaaaaaaa……”

Era dessa la voce di Lupo Mannaro, che in precedenza ebbi a significare quale amante di Lupa Capitolina- Ma Erasmus nol sapea e pertanto, credendo avere a che fare col diabolico Mephisto, amico di Fausto, l’intrigante alchimista, emulo di tale berluska o burlesca o matrioska, nella seduzione coattiva d’ingenuotte villane, si diede invettivamente ad apostrofarlo in latino: “FAUSTE! FAUSTE! IN AETERNUM DAMNATUS ES!!” Profilavasi pertanto, in mente a Priapus, di ricorrere ad un ossimoro o alla peggio ad uno jojaro. Egli infatti gorgheggiò:

“C’era un Grillo (Beppe) in un campo di lino,

la formicuzza glie ne chiese un pochettino…..”

Ed infine un po’ di programmatica spinta… Ricordiamo a tutti gli affezionati lettori di Calcataonline News che sicuramente l’edizione viene chiusa, anche perché il “direttore” emigra altrove. Nel prossimo futuro potrebbe nascere l’inserto Spilambertoonline News, oppure Treiaonline News, dipende dall’ubicazione dell’Arpinate. Nel frattempo invitiamo gli accorti lettori e collaboratori a visionare sulle carte geografiche le posizioni di Spilamberto (anticamente Spilimberto) che si trova in provincia di Modena e di Treia (anticamente Atreia) che é in provincia di Macerata, studiandone attentamente la storia e le origini.

Il 29 giugno 2010, alle h. 16.30, nel centro visite del Parco Valle del Treja a Calcata, si tiene una commovente cerimonia di commiato con la redazione e con il direttore Paolo D'Arpini. Nell’occasione verranno anche riferiti i veri avvistamenti di UFO, angeli, demoni ed altre entità più o meno paranormali che si sono verificati nei secoli e nei millenni, fra Calcata, Pizzo Piede e Monte Li Santi…

Ma non volendo entrare in tema di ermeneutica dell’affettività, al momento ci s’impone ad indurre il lettore a sospendere la lettura.

Georgius Vitalicus Veientis et Saulus Arpinate Calcatensis

Manifesto per una Nuova Ecclesia Universale e Naturale


Per una Nuova Ecclesia Universale e Naturale

L’Ufficio di Pianificazione Socio-Culturale Olandese prevede che entro il 2020 il 72% della popolazione non apparterrà ad alcuna confessione religiosa. Pare che questo allontanamento “in massa” da parte di molti credenti, che coincide con il declino delle vocazioni nel seno della Chiesa Cattolica ed il contemporaneo interesse verso le religioni orientali (Induismo, Buddismo, dottrine Yoga, comunità religiose, esoterismo, occultismo ecc.), sia in parte dovuto alla chiusura del mondo cristiano ai nuovi valori in difesa degli animali e dell’ambiente che caratterizzano le ultime generazioni.

E’ ormai ben difficile trovare cattolici praticanti tra coloro che lottano in difesa degli animali o dell’ambiente: infatti, per un animalista sarebbe un controsenso identificarsi in un organismo che dimostra indifferenza, se non disprezzo, verso la causa animalista. Perché un animalista dovrebbe seguire i principi del cristianesimo e non una religione orientale storicamente più sensibile e giusta nei confronti di tutte le creature? La stragrande maggioranza dei preti e dei cattolici considerano con sufficienza le esigenze morali e spirituali delle ultime generazioni, non percepiscono il mutare degli eventi, il valore del sentimento di chi condivide il dramma di tante creature vittime dell’uomo.

Nei dibattiti sulla legittimità etica di mangiare la carne, sconcerta la posizione ostile, refrattaria, proterva, di molti credenti cristiani o cattolici che con forza asseriscono la legittimità di utilizzare gli animali a insindacabile giudizio dell’uomo. Si potrà trovare apertura e compassione tra gli atei, tra gli anarchici, tra gli stessi macellai ma raramente, molto raramente si troverà un uomo di chiesa sensibile alla sofferenza degli animali. I cristiani di oggi, come di ieri, considerano il problema degli animali un “non problema”; né importa loro che un gran numero di Santi abbia raccomandato la perpetua astinenza dalla carne, e che i più grandi mistici, iniziati, profeti, anacoreti di ogni tempo e dottrina abbiano condannato l’usanza di alimentarsi di carni, ed infine che una moltitudine di ordini religiosi e di comunità spirituali abbiano inserito come regola fondamentale l’astensione dalla carne.

Per giustificare le loro posizioni essi citano i dettami del Vecchio e Nuovo Testamento. Questa loro posizione porta alle seguenti considerazioni: - O il Dio della Bibbia e Gesù erano indifferenti alla sofferenza degli animali, oppure i Vangeli sono stati manomessi.

- Se a Gesù interessava solo la sofferenza dell’uomo, noi, semplici esseri umani, dimostriamo maggior compassione verso le creature sofferenti. E questo è un palese, eclatante controsenso teologico.

- Come giustifica la Chiesa cattolica il fatto che tra i più grandi Iniziati del mondo Gesù sia stato il solo a non aver manifestato amore e compassione per gli animali? Perfino Maometto ha avuto parole in difesa degli animali.

- Se i cristiani considerano il messaggio evangelico la dottrina spiritualmente più evoluta, come può essere tale una dottrina che (rispetto alle altre grandi dottrine spirituali) restringe il campo della compassione invece di ampliarla?

- Come si può pensare che Cristo oggi si schiererebbe dalla parte di chi ritiene legittimo uccidere un animale per mangiare le sue carni (chi lo uccide per divertimento, o per prendersi la sua pelliccia o chi sperimenta medicine e armi da guerra) e non dalla parte di chi invoca amore e rispetto per ogni essere in grado di soffrire?

- Come si può pensare che Gesù si lascerebbe superare in misericordia e compassione da un essere umano che chiede amore e rispetto per tutte le creature?

- Il fulcro del messaggio di Cristo non è forse improntato sull’amore, sulla misericordia?  

- La Chiesa non denigra forse il sacrificio di Cristo quando limita il suo valore salvifico all’uomo colpevole ed esclude gli animali innocenti, vittime del peccato dell’uomo?

- Voi preti e voi credenti avreste il coraggio di uccidere con le vostre mani l’animale che mangiate a tavola? Se rifiutate per pietà o compassione verso la vittima, perché pensate che Gesù sarebbe meno sensibile di voi? Gesù era la coerenza personificata, la compassione personificata: se mangiava la carne avrebbe avuto anche l’insensibilità di uccidere l’agnello...

- Facendo riferimento ai Vangeli sinottici i cristiani dicono che Gesù non ha detto nulla in merito al rispetto per gli animali; ma Gesù non ha detto nulla neppure sulla schiavitù, la pena di morte, la tortura, eppure queste sono state condannate e abolite dalla Chiesa perché implicite nel suo messaggio.

- Come mai i Vangeli apocrifi ed i Rotoli del Mar Morto (sicuramente non manomessi né alterati da trascrizioni) riportano la figura di Gesù che chiede amore e rispetto per gli animali?

La chiesa, a causa della fortissima influenza che esercita sul pensiero e sulla coscienza degli individui non può essere artefice di una cultura che tende spegnere la naturale compassione verso le creature più deboli. Chi è insensibile verso il dolore degli animali come può essere sensibile alla sofferenza degli umani? Nel momento storico in cui lo spirito umano cerca di ampliare i codici morali, civili e spirituali a realtà sempre più vaste ed universali, la Chiesa difende assurdamente la sua posizione antropocentrica il cui spessore morale risulta inferiore a qualunque organizzazione animalista.

C’è una profonda e sostanziale differenza morale e spirituale tra gli universalisti ed i cristiani: quando noi universalisti parliamo di amore, giustizia e rispetto il nostro sentimento si estende a tutti gli esseri viventi mentre la Chiesa limita questi sentimenti ai soli esseri umani. Prima o poi la Chiesa si accorgerà del suo errore millenario, si accorgerà che l’antropocentrismo è il principale nemico dell’evoluzione integrale dell’uomo, si accorgerà che lo spirito deve compiere la sua evoluzione, che il seme gettato deve dare i suoi frutti, che il vero cristiano è colui che si esprime in termini di amore universale, allora e solo allora sarà la vera chiesa dello Spirito.

Franco Libero Manco

(Fonte: Centro Nirvana)

La spiritualità laica non è un'opinione....




Ricordo che parecchi anni fa mi trovai a discutere con due amici laici viterbesi, Osvaldo Ercoli e Luigi Cascioli, sul significato e sulla sostanza della spiritualità laica. Luigi Cascioli, un ateo convinto, autore del libro la Favola di Cristo, obiettava che lo "spirito" non esiste, che è solo una invenzione dei preti. Ed io cercavo di spiegargli che nella storia dell'uomo il senso dello "spirito" è sempre stato presente in quanto espressione di una interiorità. Al che Osvaldo Ercoli mi chiese "insomma, sinteticamente, cosa intendi tu per spirito?". Quasi senza pensarci risposi "Lo spirito è una sintesi fra  coscienza ed intelligenza!".

Da allora ogni volta che qualcuno mi chiede spiegazioni sull'argomento della spiritualità laica non faccio altro che ripetere la stessa cosa. Aggiungendo che l'integrazione della laicità alla spiritualità sta a significare una completa libertà da ogni  impostazione ideologica. La spiritualità laica è la semplice e pura espressione dell'interiorità dell'uomo! E perché no? Anche delle bestie e di ogni essere dotato di intelligenza e coscienza.  Infatti dal punto di vista "spirituale" non c'è  differenza fra Uomini ed Animali, c'è solo una diversità di gradiente intellettivo, ma la coscienza che li anima è la stessa, la possibilità di auto-conoscenza è pure la stessa…

Nelle religioni monoteiste di origine giudea (ebraismo, cristianesimo e islamismo) si considerano gli altri esseri inferiori all'uomo, secondo la bibbia persino le altre razze umane sono inferiori a quella "eletta". Da qui la necessità del superamento di ogni "opinione religiosa".  
 
L'opinione appartiene all'ego,  inizialmente può essere accettata come base  di confronto sulle idee, ma se osserviamo con gli occhi dello "spirito", che tutti ci accomuna, scopriamo che l'opinione è solo un attaccamento, un riflesso condizionato,  di cui potremmo anche liberarci se vogliamo avanzare in consapevolezza.   

Secondo i grandi saggi l’opinione è  un  automatismo della percezione individuale. Insomma l’opinione è sempre e comunque parziale ed incapace di riferire un’interezza. Ma se almeno fossimo in grado di interpretare ogni opinione come un tassello del pensiero universale, cercando di integrarla nell’insieme del conosciuto, forse così stiamo mettendo in pratica quel “sincretismo” auspicabile per il superamento delle ideologie e delle religioni precostituite.  Unica discriminante dovrebbe essere la qualità della sincerità in cui l’opinione viene espressa.

Infatti se un’opinione è solo “strumentale” allora non vale nemmeno la pena di considerarla, essa non è nemmeno etichettabile come “opinione” (che già di per se stesso è un termine “riduttivo”) ma possiamo definirla “imbroglio speculativo” teso alla soddisfazione di un  vantaggio personale. Ciò avviene quando si mente sapendo di mentire e quando si ragiona in termini di affermazione del proprio pensiero!

Secondo me la “spiritualità  laica” deve comprendere anche il lasciare agli altri la libertà di pensare a modo loro,  non possiamo usare la laicità per continuamente controbattere su punti che a noi sembrano ledere tale principio… Insomma dovremmo essere laici persino nei confronti della laicità.  

Ed in sintonia con questo predicato mi occupo della mia auto-conoscenza e lascio agli altri esseri (umani o non umani) di fare la parte che ad ognuno compete! 

Paolo D'Arpini


Sciamanesimo - La visione lunare tolteca per una "nuova era"



Il giovane sciamano messicano Sergio Magana

Il calendario Maya tiene conto solo dell’aspetto solare, maschile, mentre quello Tolteco più antico, integra anche quello lunare, femminile. La visione tolteca propone  un momento di trasformazione profonda in cui ognuno ha la possibilità di confrontarsi e pulire il proprio inconscio per poter vivere nel modo migliore un’opportunità di alto evolutivo.

Guarigione e crescita interiore, i due aspetti fondamentali per entrare in quella che nella visione di tutte le culture tradizionali  per  una “nuova era”. Questo come contributo attivo della realizzazione di una profezia diffusa in tutte le culture del mondo, che annuncia l’arrivo di una nuova percezione della realtà, con l’ottenimento di capacita senza limiti, nella fusione di conoscenze antiche con l’emergere di una nuova conoscenza.

Il giovane sciamano Sergio Magana ha  sviluppato un sistema di guarigione estremamente potente, che lo ha portato a cambiare la vita di circa 10.000 persone in Messico e si sta ora diffondendo su grande scala negli Stati Uniti. Partendo dalla visione tradizionale, propone una vera e propria “ricostruzione quantistica” della persona, trasformando e cancellando le parti psicofisiche fonti di problemi. Il suo è un metodo semplice anche se molto potente, che può essere praticato da tutti.
  
Per me anche questa e passione… diffondere nuovi modi di cavalcare le onde della trasformazione, in qualsiasi momento ed in particolar modo adesso!

Maria Rosa Greco