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Astrologia - Dall'oroscopo atzeco a quello arabo ed altro ancora - Memoria di un studio tenuto a Calcata nel 2007

2007 - Paolo D'Arpini sotto la Bocchetta di Calcata


IL CALENDARIO INDIANO SOTTO IL SEGNO DELLA FEMMINILITA' E DEL CULTO DELLA DEA MADRE
(Adnkronos: 5 gennaio 2007)  

Più complesso il calendario indiano, che i veggenti dell’Himalaya 5 mila anni scrivevano su fogli di palma, fondato sui quattro elementi primordiali, il fuoco, l’aria, la terra, l’acqua. Ad ogni mese e’ associato un animale, una pianta e un minerale. L’astrologia in India e’ prevalentemente di segno femminile, parte dal culto della Dea Madre. Chandra, la luna, regna incontrastata, non a caso proprio nella costellazione estiva del Cancro. ‘
’L’oroscopo indiano e’ uno dei più antichi del mondo - ha ricordato d’Arpini - Scolpito su immagini che ricordano cicli di vita che si rinnovano, esistenze che muoiono e rinascono, in un percorso infinito. Una forma di autocoscienza primordiale - ha spiegato ancora - Ogni essere umano ha la profonda consapevolezza di appartenere ad un ciclo vitale, appunto. Il calendario e’ suddiviso in 12 mesi. Un po’ come tutti i calendari - ha sottolineato lo studioso italiano - Due più uno fa tre. Un numero simbolico, rappresenta la perfezione’’.

Paolo d’Arpini ha ricordato ancora che nel calendario indiano ‘’non si parla tanto di segni e simbologie particolari, ma di ‘porte di ingresso’, di propensioni ‘karmiche’ che corrispondono ai nostri segni zodiacali. La vecchia cieca rappresenta, per esempio il desiderio di impulsi incontrollati, il vasaio che modella l’argilla, l’attaccamento alle cose materiali - ha precisato ancora lo studioso - la scimmia è l’emblema dell’instabilità dell’essere umano, mentre la maschera è segno fortissimo di ambizione e potere’’. (segue)

Analisi comparata integrale qui:

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