tag:blogger.com,1999:blog-5349919444293596440.post3351704859285358967..comments2023-11-15T06:27:26.675-08:00Comments on Riciclaggio della memoria: Venti ed archetipi nell’emisfero nord ed in quello sudPaolo D'Arpinihttp://www.blogger.com/profile/03388741175940858520noreply@blogger.comBlogger1125tag:blogger.com,1999:blog-5349919444293596440.post-66483881900039810872015-07-25T00:56:42.410-07:002015-07-25T00:56:42.410-07:00APPENDICE
Gerolamo Vitali
Quod adeo verum est, u...APPENDICE<br /><br />Gerolamo Vitali<br /><br />Quod adeo verum est, ut in Regno Chile, et in aliis terrae Australis nuper detectae regionibus, accolae contrarias nobis experiuntur ventorum naturas et qualitates; ut testis est Alphonsus de Oualles in descriptione Regni Chile [Alonso di Ovalle S.J., Historica relacion del reyno de Chile... 1646]. Nam ibi Auster perinde est ac nobis Aquilo, impetuosus, frigidus, et siccus: hic vero e contra; et ei collaterales venti qualitates assumunt calidas, et humidas eo prorsus modo, quo nobis experiri est Syrocum, et Austrum, quia profecto illis a Solo Antarctico, et frigida Zona, cuius naturam indunt Auster, et reliqui laterales adventant, Aquilo vero Circius, et Septentrio per Zonam torridam, atque Oceanum transeuntes aerem humoribus repletum et caloribus ferividum illuc asportant. (Hyeronimo Vitali, op. cit., 521,15 s.v. venti)<br /><br />«Gli abitanti del regno del Cile e di altre terre australi non da molto scoperte sperimentano nature e qualità dei venti opposte, come testimonia Alfonso di Oualle (Historica relacion del reyno de Chile… 1646). Infatti, l’austro è simile al nostro aquilone: impetuoso, freddo e secco e il loro aquilone è il contrario. E i venti collaterali assumono qualità calde e umide, non diverse da quelle che noi sperimentiamo con lo scirocco e l’austro. Infatti per loro sopraggiungono dalla terra antartica e dalla zona fredda, la cui natura assumono l’austro e gli altri venti laterali, mentre l’aquilone e il circio e il vento del nord attraversano la zona torrida e l’oceano e apportano un aere pieno di umidità e che ribolle di calore.»<br /><br />Vini in doliis fluctuatio ad vitis efflorescentiam, idque ut notat van Helmontius in vi magnetica non constituto tempore, sed tunc potissimum, quando pro locorum diversitate aut serius, aut tempestivius vitis floret, quamvis multis milliariis dissita, quamvis enim vinum extra provincias conterminas natum alio asportetur, ubi pro soli qualitate vitis provincialis, aut Aprili mense, ut apud nos, aut Octobri, ut in Chile Regno floret (Vitali, Digressio physio-theologica ad verbum sympathia, 46.9)<br /><br />«L’agitarsi dei vini nelle botti si verifica quando la vite fiorisce, come osserva van Helmont ( De magnetica vulnerum curatione [1621]), e non a un tempo stabilito, ma piuttosto quando la vite è in fiore, ciò che può avvenire ora più tardi, ora più presto, secondo la diversità dei luoghi. E questo accade anche a molte miglia di distanza, giacché se un vino che è originario di regioni lontane viene trasportato altrove, si agita al tempo della fioritura della vite originaria: il mese di aprile per la vite delle nostre terre, il mese di ottobre per quella del regno del Cile»<br /><br />Caeterum, cum de ventorum sicut et de signorum natura, et qualitatibus loquimur, semper loquimur habito respectu ad plagam Borealem quam nos inhabitamus; cum certum sit si trans mare Athlanticum, ultraque aequatorem pergeremus, oppositum ex asse ijs, quae hic dicimus experturos. Sed enim nobis loquimur nostrisque regionibus morem gerimus, quarum passiones experimur, affectiones patimur, aerem respiramus. (Hyeronimo Vitali, Lexicon Mathematicum Astronomicum Geometricum, op. cit., 77,360 s.v. auster)<br /><br />«D’altra parte, quando parliamo sia della natura dei venti sia di quella dei segni, parliamo sempre rispetto alla regione boreale che noi abitiamo, ma è fuor di dubbio che, passando l’Atlantico e dirigendoci oltre l’Equatore, faremo esperienza di condizioni esattamente opposte alle nostre. Ma qui noi parliamo di noi stessi, ci regoliamo secondo ciò che è proprio delle nostre regioni, di cui viviamo gli eventi, subiamo gli influssi, respiriamo l’aria.»Paolo D'Arpinihttps://www.blogger.com/profile/03388741175940858520noreply@blogger.com